a volte s'immaginava eroina incompresa di un film in bianco e nero
adorava il bianco e nero
la purezza che abbaglia deformando ogni visione
il macello che t'inghiotte urlando in gola
a volte guidava veloce e si faceva trasportare da questa canzone o da quell'altra
colonna sonora riempitiva del vuoto che sentiva dentro
e s'immedesimava in quelle parole
a volte si lasciava cullare dai suoi sconforti
"troverò mai l'amore?" (diceva nutrendosi di orgasmi solitari)
"che poi beh...in fondo non è così male neanche così" (si confortava: domanda e risposta da sola
come al solito perchè non sapeva aspettare)
a volte immaginava qualcosa la inghiottisse
una bocca larga frantumasse le sue ossicine di pollo tra denti aguzzi
e gli scricchiolii erano musica dolce per le sue orecchie
ma lasciamola stare! torniamo alla cosa del film
nel suo film un po' retrò
era normale essere magrissime
la scopriva
la braccava
la squamava
dal grigiore che la comprimeva
e s'immaginava bionda chiara chiara
come una Gwen Stefany
o un'Alice In Wonderland
e sgranava gli occhi
"no non sono pronta" si autoconvinceva
"ma lei poi chi è?"
e correva correva correva
su quelle scarpette verde smeraldo scuro
verso un vicolo cieco
(te sai dve stà andando?)
(immagine: HOTEL ROOM-GRENOBLE, Dominique Dierick)
(chanson: Death in Vegas, Dirge)
(fino al 31 Luglio potete votare per la mia fiaba: *CLICK*Un angelo chiamato Angela)
era normale essere magrissime
e un qualcuno dal cappello di velluto rosso
la notavala scopriva
la braccava
la squamava
e s'immaginava bionda chiara chiara
come una Gwen Stefany
o un'Alice In Wonderland
e sgranava gli occhi
"no non sono pronta" si autoconvinceva
"ma lei poi chi è?"
e correva correva correva
su quelle scarpette verde smeraldo scuro
verso un vicolo cieco
(te sai dve stà andando?)
(immagine: HOTEL ROOM-GRENOBLE, Dominique Dierick)
(chanson: Death in Vegas, Dirge)
(fino al 31 Luglio potete votare per la mia fiaba: *CLICK*Un angelo chiamato Angela)