lunedì 23 dicembre 2013

MIO AFORISMA su "L'ERUDITA 2014" - Giulio Perrone Editore

Mi è arrivata oggi l'agenda "L'ERUDITA 2014" della Giulio Perrone Editore. Al suo interno si trovano 365 aforismi: uno per ogni giorno dell'anno, di autori famosi e non.


Tra i non famosi, c'è anche il mio! Ed è nella pagina accanto a quello scritto da Rimbaud.





(per leggerlo meglio, cliccate sull'immagine)

giovedì 19 dicembre 2013

SONO ARRIVATA TERZA!!!! - CONTEST LETTERARIO "UNA STANZA TUTTA PER ME"

Ci tenevo molto a questo premio, indetto dalla Leconte (Storie All Write). E' stata la prima casa editrice a credere nelle mie potenzialità letterarie. La prima ad avermi recensita (click!) su una sua rivista. La prima che mi ha fatto prendere un treno per Roma, nel 2007, per conoscerci di persona.

Ho partecipato al contest "una stanza tutta per me" perchè era ispirato a una delle mie autrici preferite (Virginia Wolf) e anche perchè sentivo di "dovere" qualcosa alla stanza che ho descritto.

Copio/Incollo di seguito, dal sito della Leconte ( http://www.storie.it/il-paroliere/risultati/ )



UNA STANZA TUTTA PER ME il verdetto, i verdetti
Le redazioni di Storie e di Leconte hanno selezionato le fotografie e le didascalie-racconto e voi le avete votate in massa. Il che, a prescindere dalla classifica, è il vero scopo di questi contest: far conoscere a più lettori possibile prose di qualità.
Come sapete, abbiamo selezionato 20 prove su ben 92 giunte in redazione. Insperate infiltrazioni in vite private, piccole ed emozionanti storie da camera.
Ebbene, alla fine della spettacolar tenzone, abbiamo pensato a 3 menzioni speciali per altrettanti cimenti diversi dagli altri. Attenzione, non migliori: diversi. Capaci, cioè, di raccontare una stanza da una prospettiva inconsueta e con parole scelte. Ecco, dunque, le 3 menzioni speciali che le nostre redazioni hanno deciso di assegnare in questa occasione, a prescindere dall’esito delle votazioni (che vedremo in seguito nel dettaglio):
IL CUORE – MARIA SARDELLA
Per il sentimento che non si riduce in sentimentalismo. Una cucina talmente familiare da sembrare – anche per un solo momento – di ogni suo lettore.
LO SPAZIO – LAURA CALDERINI
Per la cura dell’immagine che si accompagna alla prosa. La sua è la foto tecnicamente più adeguata e offre luce a una narrazione che si sporge oltre il fiato della didascalia.
IL VIAGGIO – PATRIZIA LUCCHI
Per l’implicazione suadente e oggettiva di una stanza di passaggio. La camera d’albergo come un tappeto volante: finito di leggere ti fa scendere ma non dimentichi il panorama.
A MARIA, LAURA e PATRIZIA un piccolo premio “fuori montepremi”: potranno scegliere 2 libri a piacimento dal catalogo Leconte. Questo il link per consultarlo:
Dopodiché, ognuna di loro potrà inviarci una mail a info@storie.it con i titoli scelti e li riceveranno a casa.

L’ALMANACCO DI UNA STANZA curiosità, primati e statistiche sul contest

Alla fine sono giunti in redazione più di 2000 voti. Queste alcune preziose, spesso divertenti note in margine. Come dire, i retroscena…
La più votata dagli abbonati di Storie è risultata MARIA SARDELLA (38 voti);
I più votati dagli amici Facebook di Storie sono stati WALTER LAZZARIN e PATRIZIA LUCCHI (61 voti);
Il primo voto è stato assegnato da ROBERTA SIRIGNANO il 7 dicembre alle 13.45 in favore di PATRIZIA LUCCHI e LAURA CALDERINI;
L’ultimo voto valido è giunto esattamente alle 23.59 del 16 dicembre. Lo ha espresso ILLARY TERENZI a favore di PATRIZIA LUCCHI.
Incredibile: se si fosse votato fino alle 12.33 del 17 dicembre, i primi due classificati sarebbero stati in perfetta parità! Ma, naturalmente, non abbiamo potuto prendere in considerazione preferenze espresse dopo tutto il 16 dicembre…
Ecco il podio dei più votati dagli iscritti alla newsletter di Storie e Leconte: 1. WALTER LAZZARIN (28 voti); 2. STEPHANIA GIACOBONE (27); 3. MENNATO NICOLELLA (21).
I 3 racconti letti più a lungo (con le relative fotografie) sul sito di Storie, secondo Google Analytics, sono risultati: 1. RICCARDO MALOSSI (6 minuti, 12 secondi in media); 2. GAETANO SCICCHITANO (5 minuti, 1 secondo in media); 3. WALTER LAZZARIN (4 minuti, 38 secondi in media);
Non facciamo nomi, ma val la pena di segnalare il caso disperato di un certo (o una certa) N.VIM. che ha inviato ben 12 voti per la stessa persona da 12 mail diverse! Solo che le ha spedite nel giro di 8 minuti e non è stato difficile sgamarlo/a…
La più votata dai fan di Leconte su Facebook è stata ILARIA PAMIO (46 voti);
Il racconto preferito di MARILENA – anni 9, figlia del responsabile dell’ufficio amministrazione di Leconte, Marco Arcidiacono, lettrice precoce e già inarrestabile – è stato quello di GIULIA CARAVAGGI. Marilena ha spiegato, sicurissima: “La camera mi piace ma le parole un pochetto di più”. Creatura.
I racconti preferiti da RINA, nonnarzilla 86enne del nostro collaboratore Carlo Federighi, sono stati quelli di STEPHANIA GIACOBONE e WALTER LAZZARIN: “Scritti bene, veri, non sembrano mai scritti per atteggiarsi”. (Rina è stata correttrice di bozze a Il Messaggero negli anni ’70).
I racconti preferiti dalle redazioni di Storie e Leconte? Beh, è facile: tutti e 20. Nessun buonismo, neppure l’ombra dei tarallucci e del vino, li abbiamo semplicemente preferiti ad altri 72 e saremo felici di pubblicarli prossimamente sul sito di Storie e nel libro “Una stanza tutta per me” edito da Leconte. Uscirà entro la fine del 2014…

UNA STANZA TUTTA PER – i risultati finali, vincitori e premiati

E beh, come si suol dire, è stata una lotta dura ma combattutta senza alcuna paura. Ci ha colpiti e appassionati la quantità di voti espressi per 20 autrici e autori che comunque siamo felici di aver selezionato. Come detto, saranno tutti pubblicati prossimamente sul sito di Storie e poi nel libro “Una stanza tutta per me” edito da Leconte. Uscirà entro la fine del 2014…
Ecco la classifica finale:
1. STEPHANIA GIACOBONE (169 voti);
2. WALTER LAZZARIN (161);
3. ILARIA PAMIO (140);
4. Laura Calderini (121);
5. Patrizia Lucchi (120);
6. Maria Sardella (105);
7. Riccardo Malossi (99);
8. Giulia Caravaggi (93);
9. Mennato Nicolella (92);
10. Nadia Brusin (89);
11. Silvia Buda (85);
11. Damia Lanaro (85);
12. Ivan Fiorentino (84);
13. Viola Carmilla (82);
14. Laura Elena Luca (80);
15. Gaetano Scicchitano (79);
16. Daniela Landi (73);
17. Renata Bourdin (72);
18. Valter Bettin (69);
19. Francesca Facoetti (65);
• PRIMO PREMIO – Stephania Giacobone
Speciale Mafie con il dvd originale del film di John Huston “L’Onore dei Prizzi” con Jack Nicholson e Kathleen Turner, i libri “SpazzaNapoli – storie di monnezza da una città rifiutata” di Santoro, Di Gennaro e Angelini (Leconte), “Portami rispetto – una storia di ‘ndrangheta” di Vins Gallico (Rizzoli”) e “Bloody muzzare’” di Attilio Del Giudice (Leconte).
• SECONDO PREMIO – Walter Lazzarin
Il cofanetto originale in dvd del film “Partner” di Bernardo Bertolucci e un piccolo omaggio a Pat Metheny con i cd originali di “Still Life (Talking)”, “Watercolors” e “Letter From Home”.
• TERZO PREMIO – Ilaria Pamio
Speciale Daryl Hall & John Oates – il duo di maggior successo del pop/rock internazionale ma soprattutto due musicisti di classe e un cantante sopraffino come Hall – con i cd originali “Do It For Love”, “Marigold Sky”, “Our Kind Of Soul”, “Greatest Hits Live”, “Soul Alone” di Daryl Hall e cd singolo “Romeo Is Bleeding”.


Che dire? Se non GRAZIE GRAZIE GRAZIE a tutti quelli che mi hanno votata!!! Yeaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah

domenica 8 dicembre 2013

CONTEST LETTERARIO: UNA STANZA TUTTA PER ME

Siamo (io e Federica Pamio, fotografa) tra i 20 finalisti!!! del contest letterario

► COME SI VOTA - Esprimere le vostre preferenze (non più di 2, please!) è semplice, basta inviare un’e-mail intitolata “Voti Una Stanza” all’indirizzo info@storie.it con i 2 nomi delle autrici o autori che avete preferito.
Le votazioni sono aperte fino a lunedì 16 dicembre.

(qui, trovate gli altri finalisti http://www.storie.it/il-paroliere/leggi-e-vota/)

Questa la mia/nostra stanza

Ilaria Pamio
Ph. F. Pamio
1. La stanza di Ilaria
Sympathique di Pink Martini, potrebbe accompagnarvi alla visione della mia camera: accogliente, dalle sonorità allegre, ma con un sottofondo di amarezza.
L’ho desiderata per tanti anni, da quando, nell’altra casa, dividevo la stanza con tre sorelle (Arianna, Sara e Federica), a tre anni fa, quando Arianna si trasferì altrove. Io riuscii ad accaparrarmi un secondo armadio e pregustai l’acquisto di una scrivania degna di questo nome.
La mia stanza è viola e verde acido. Avevamo scelto insieme quei colori. Ho sempre adorato il viola, da prima che iniziassi a scrivere su vari blog col nick Viola Rossi (il cognome in omaggio al cantante che, per primo, ho amato). Il verde acido invece doveva magicamente allargarla, perché è piccolissima. E illuminarla, ha finestrelle che lasciano passare pochissima luce, che mi sveglia la mattina.
Entrando, sulla sinistra, si trova la grande libreria bianca. Ereditata da Arianna. Nella sua nuova casa era di troppo. La metà con antine alberga collezioni di tazzine, bicchierini, candele, incensi, smalti colorati, una corona di carta, un portamonete londinese regalatomi da un viaggio, in cui metto solo monete da 1 euro, per ogni giorno felice, e un libro d’artista ispirato a delle mie poesie, fatto da ragazzi dell’Accademia d’Arte di Brera, del quale sono molto gelosa. Nell’altro lato ci sono libri, i miei tentativi di racconti, raccolte di poesie mai pubblicate, buste paga, esami medici. Tutto nascosto dal disegno, fatto da Sara in stile Pop-Art “why do the good girls always want the bad boys?”
Sulla destra c’è l’armadio autunno/inverno, la colonnina dei cd che non ascolto più, le maschere appese regalo di amici e il letto in ferro battuto. Amo questo letto. Per il colore scuro, il materiale di cui è fatto, i ghirigori in stile liberty. Mi abbraccia sotto il suo piumone e il plaid la notte e non ride quando gli chiedo rifugio, ubriaca. Anche se non capita da molto! Saranno due anni, o forse più. Un’amica mi accompagnò in casa e mi mise sotto le coperte, semivestita, mezza incazzata, solo perché era il suo trentesimo compleanno e io avevo battezzato ogni piazzola di sosta milanese. Dopo che avevo mandato affanculo “non toccarmi!” un uomo che la stava aiutando a sorreggermi.
Là in fondo trovate lei: bianca, grande, invidiata. Nonostante tutt’intorno abbia un casino di fogli, agende, pennini, penne, abatjour di rossetti colati, fatta da un amico a cui ho corretto il romanzo, cerco sempre di lasciarne una parte sgombra, per il pc. Un grande spazio bianco, tutto mio. Che mi dà l’illusione di svuotare la mente, per creare racconti o appuntare poesie.
A lato della scrivania, c’è la poltrona elettrica che era del nonno. Lo ha accompagnato nel suo ultimo mese di vita, quando divenne piccolo e riusciva a cibarsi solo succhiando da una cannuccia. E ora è qui con me.
La musica è sfumata. C’è solo il traffico lontano delle auto, il quadro fatto da Federica prima che partisse per Monaco, i nostri incubi appesi. Tutto è qui, nel mio rifugio.
(Ilaria Pamio)



sabato 7 dicembre 2013

"LA LADRA DI CAROTE" su VERSANTE RIPIDO


VERSANTE RIPIDO DI DICEMBRE E' ON LINE!

...siamo in linea con il numero di dicembre della nostra fanzine per la diffusione della buona poesia. Il tema del mese e' "l'amour fou".
Vi riepiloghiamo in anteprima l'indice degli articoli che troverete nel numero di ottobre al link

Home

   

Forse davvero non era troppo tardi, editoriale di Claudia Zironi





La ladra di carote di Lila Ria.

   
  
Lila Ria (Ilaria Pamio) vive a Cassano Magnago. Primogenita di quattro sorelle e zia di Vinicio.
Nella vita è customer assistant per la Emirates.
Nel 2008 è stata recensita, per racconti e poesie, dalla rivista internazionale Storie – All Write – Leconte Editore, numero 62-63.
Nel 2007 il racconto/leggenda metropolitana “Luce” è stato pubblicato sulla rivista on line Prospektiva e nel 2010 il racconto “Nel nome del Padre” sulla rivista musicale Youthless Fanzine#31.
Nel 2010 alcune sue poesie sono state illustrate da dieci studenti del Biennio di Grafica dell’Accademia di Brera di Milano e hanno costituito un libro d’artista in esemplare unico.
Vincitrice del Premio Logos Perrone Editore nel 2010, con la poesia “[Visioni da una fotografia#2]”, scritta con lo pseudonimo Viola Rossi, e nel 2013 di “Subway Letteratura” poesia under 35, con la poesia “Mais”, ha pubblicato poesie in alcune antologie, partecipato a collettive artistiche.
Ha da poco terminato il suo primo romanzo semiautobiografico.
Molti dei suoi scritti e delle sue collaborazioni sono racchiuse su http://infondoagliocchi.blogspot.com



A questo link 
trovate la mia collaborazione per "VERSANTE RIPIDO", che ringrazio!



sabato 30 novembre 2013

LA MIA BARCELLONA


Barcellona è bella! Molto. Davvero.
Non c'ero mai stata, non immaginavo (quasi) nulla.
Nonostante i miei "limiti" sono riuscita a vedere Le Ramblas, Piazza Catalunya, La catedral 





e il quartiere gotico (stupendo!), la Bocheria (mercato al chiuso) e i negozietti vintage - il PRIMO GIORNO - 27 Novembre.



neogotico Ponte, nel cuore del Barri Gotic — presso Ponte al Carrer del Bisbe


A pranzo siamo stati un attimo fregati... Siamo passati per vari localini. Ci chiedevamo come mai fossero vuoti (forse perchè erano solo le 14?) e abbiamo scelto "il peggiore" tra tutti.
I cui pescetti mi si sono riproposti fino a sera. (sarebbe stato molto meglio, se mi fossi ingozzata di frittini alla Bocheria. Ma nooooo "che poi se stuzzico troppo, io non mangio più".

Sera: Cena in un posto meraviglioso. Buonissimo! Il "SABoC"



un  ristorante gestito da due ragazzi (uno vicentino) in cui ti propongono le pietanze per temperatura.
 

Taxi: mi hanno fregato un'euro. Lo stronzo mi ha detto c'era un sovrapprezzo (per il fatto che gli ho fatto trasportare la carrozzina). Gli altri tre tassisti, non mi hanno addebitato alcun sovrapprezzo. Ma vabbè...

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28 Novembre: Gesù mi vuole bene mi ha regalato una giiornata molto soleggiata. Il bel calduccio, che ti scalda muscoli e ossa.

Mattina: Parc Guell






 

Pranzo: dopo essere stati rifiutati (SIAMO CHIUSI!) dalla biondina che c'era all'ingresso del locale in cui fanno le migliori tapas di Barcellona (ovvio, non ricordo il nome!), ci siamo fermati in un locale "a caso" in cui alle 16.30 ci hanno accolti ben volentieri! e ci hanno proposto tapas (buonissime!!!!) e vino stroncagambe.
 

Pomeriggio abbiamo preso la metro viola e raggiunto la Sagrada Famillia. Non ci sono entrata. Mi è bastato guardarla dall'esterno per lasciarmi catturare.









Più tardi, dato che non ero abbastanza stanca/ciuca, ci siamo fatti un aperitivo sulla via di casa. E il mojto ("ma è alcolico Michi????") mi ha dato la botta di grazia. BRAVA ILA!!!

Sera: cena a La Paradeta. un locale in cui entri e c'è il bancone del pesce fresco. Scegli tu cosa farti cucinare e poi ti chiamano col numerino che hai sullo scontrino.

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Ultimo giorno: 29 Novembre

Mattino: shopping (mentre Michi era a vedere lo stadio del Barcellona e a fare 8500 foto)

Poi Casa Batlò "E’ stata soprannominata con diversi appellativi tra cui “Casa dels ossos” alias ” Casa delle ossa”e “Casa del drac”, alias “Casa del Drago”. Facile intuirne il motivo: i balconi sembrano le ossa mandibolari di qualche strana creatura e il tetto è a scaglie colorate a imitazione della schiena di un drago. All’ interno è tutto un vortice di onde, curve e spirali a testimonianza del rifiuto di Gaudì verso le linee rette. I dettagli della casa sono stati curati da lui in persona.. gli scorrimani ergonomici, i camini del tetto usati come ornamenti, i pomelli delle porte, le grandi vetrate e persino i mobili della casa vengono dal suo genio. La casa è stata inoltre progettata per ricevere luce naturale in tutte le sue parti ed il gioco di colori degli azulejos vi dimostrerà la fantasia del mastro Gaudì." (http://www.visitarebarcellona.com/casa-battlo/)






 la scala ha un'impugnatura che si adatta perfettamente alla mano
il caminetto, con sedute
 postazione della serva/ della controllora dei fidanzatini
 postazione dei padroni/ o dei fidanzatini


 impugnatura adatta alla mano



 

E a pranzo (sì, beh, erano le 16.30 ormai) Tapas.

Poi di nuovo hotel (ACTA BCN 40. Gentilissimi, pulito, materassi comodi e bagno adatto alle persone disabili), recupero bagagli, AEROBUS, aeroporto e arrivo a Malpensa.

Devo dire che (stavolta) sono stata fortunata. Molto gentili i ragazzi dell'assistenza disabili di Malpensa (soprattutto quelli del ritorno, in cui avevo le gambe stanchissime!)
Complimenti a Barcellona che ha TUTTI i marciapiedi adatti ai disabili (con scivolo), pullman con la pedanina e metro LINEA 2 (VIOLA) con ascensore
Erano 13 anni che non prendevo una metro! Prenderla con queste facilitazioni è semplice anche per "quelle come me".

La cosa più bella che io abbia visto, credo sia Casa Batllò. Stupenda con tutto quell'azzurro. Sembra di essere in un acquario.
la Sagrada Famillia è bellissima, emozionante, ma (la sera) un po' inquietante.

Credo mi resterà in mente per un bel po' la prima delle sei portate del ristorante (di cui non ricordo il nome!!!) che aveva avocado, mela verde, limone e non ricordo che altro. E anche il loro minimojto dessert (simile alla granita siciliana alla menta).
 
Ma anche l'anziana testimone di geova che, con la scusa di aiutare me e Sara con la carrozzina, voleva avvicinarci alla sua religione ("siamo italiane. no Comprendo")
Un'altra cosa che non credo scorderò è l'autista del secondo taxi. Musica cine/messicana in sottofondo, baffetto retrò e movimento di testa e bacino mentre guidava. Terrificante!

Adios...

(altre foto, sulla mia pagina fb)

domenica 24 novembre 2013

Gooood moooooorning Lilaaaaaa


(E succede, che ti svegli. Un po' tardino. E ti trovi questo...)

tu. sai.


...giova ricordare e sottolineare (anche per i lettori del tuo blog) che l'immagine è un murales di Bansky
, il più grande artista "di strada" attualmente.
Detto questo mi tengo il merito della scelta.
retlaW
10:34 (6 ore fa)


martedì 19 novembre 2013

Lipstick





 “Quella bocca masticava libri
come nudi cubetti di ghiaccio
e la lingua di lei restava asciutta
vuota di parole.





Ispirata a un'opera di Federica e alla lettura di "Persuasione" di Jane Austen


(Non è che io sia ferma, non stia scrivendo più.
Ho un paio di progetti che non dico, per scaramanzia.

Questa poesia la scrissi ad Agosto, quando ero nel Salento.
Il giorno dopo essere stata alla mostra "Food Art Awards" - a Ceglie Messapica.
Tra i vincitori c'era mia sorella Federica Pamio: l'opera è sua)