giovedì 29 dicembre 2011

VIVAMAG! GENNAIO 2012

E con questa...
Buon Anno
a T U T T I!!


martedì 29 novembre 2011

VIVAMAG! DICEMBRE 2011

Guardate quant'è
MERAVIGLIOSA
la copertina del numero di Dicembre!


Qui (click!) trovate il PDF

qua sotto, il contributo mio e di Federica




Ciao Terry!

 

venerdì 18 novembre 2011

ANGES



“Serviamo a riempire
e gettare terra sui crateri
che hanno ingoiato anime.
Angeli inattesi
come frecce appuntite nel costato
che piange fuoco.
E diventiamo nastri di raso
e luci soffuse colorate
nella notte, quasi fosse Natale.”






(Ilaria, 12/11/11, dedicata a Vinicio, che è nato quando è scomparso il nonno)


L'immagine è una foto che ha fatto mia sorella Federica a Monaco. Gliela ho fregata, perchè cercavo in internet l'immagine di un angelo.
Questo mi sembra un angelo, che vola sull'acqua.

martedì 15 novembre 2011

LUCE

 [la rivista on line "Prospektiva" ha aggiornato il sito. Cancellato l'archivio "vecchio" (2007/2008). Questo era un mio racconto che avevano pubblicato sul loro portale nel 2007. Onde evitare che vada perso, lo copio qui]




Quando giunse in quella cittadina, la sua gelateria fece da subito furore. Aveva trenta? Forse quaranta gusti diversi di gelato. Ma gelato buono. Gelato piccolo per i bambini. Coni gelato normale, grandi, croissant col gelato. Prima che lei arrivasse, in quella città (che della città, a dire il vero, aveva solo il numero di abitanti) non c’era nulla: né un centro in cui ritrovarsi, né qualche attrazione, né qualcosa per cui valesse essere fieri di abitarvi.
Luce dei tuoi occhi, aveva chiamato così la sua gelateria, giocando col suo nome, Luce per l’appunto, era situata proprio a fianco della chiesa principale. La gente passava di lì dopo la messa della domenica per allietare il dopo pranzo. I ragazzi facevano sosta fissa alle cinque, dopo la partita a pallone. Gli innamorati ci andavano a qualsiasi ora, mano nella mano.
Luce aveva un sorriso amichevole per tutti. Era gentile quando ti diceva “scegli, cosa vuoi?”. E tu potevi scegliere tra i gusti di frutti, i gusti crema, ma anche tra quelli più esclusivi come un tartufo bianco, una mousse, un ratzinger (sì, fatto apposta dopo l’elezione del nuovo papa), uno yogurt ai frutti di bosco, oppure i gusto basilico, o pomodoro per i palati più intraprendenti.
Era una donna molto bella. Alta, bionda, un bel sorriso, un bel davanzale che un po’ sbucava dal grembiulino bianco da gelataia. Indossava spesso la gonna e tacchi da vertigine, nonostante stesse in piedi molte ore.
Non era di quella città. Aveva affittato un appartamento sopra il negozio in cui lavorava con la figlia. Mentre d’estate tornava a casa la domenica sera e il lunedì, d’inverno non la si vedeva praticamente mai. Si diceva se ne andasse in paesi esotici, a trovare il caldo patito mentre era al lavoro. Si diceva…se ne dicevano tante sul suo conto. Mi sono sempre chiesta come facesse lei a sopportare i continui fischi nelle orecchie. Ma forse, era proprio il suo essere donna di mondo, l’aver avuto varie esperienze che la rendeva intaccabile dai pettegolezzi.
La gente, mioddio, la povera gente ignorante si riempiva la bocca di chiacchiere sul suo conto. Le lasciava poi fluire come fiumi di cioccolato quando trovava qualcun altro del suo stesso livello, così da poter imboccarsi gioiosamente a vicenda.
C’era stato il tempo in cui le comari fuori di chiesa dicevano mettesse apposta quelle scollature per rubare i mariti delle povere donne.
C’erano poi le impiegate negli uffici che le attribuivano di volta in volta nuove storie d’amore. Prima il tipo col Mercedes, il poverino! Quello coi tre figli e la moglie che correva tutto il giorno. Poi il rappresentante col Cayenne, quel bell’uomo sui trentacinque sempre lampadato con cui tanto faceva la carina.
Le ragazze dal parrucchiere dicevano di quanto fosse volgare il rossetto carminio che metteva per far colpo sul notaio di quella ditta lì, che nemmeno sapessero come si chiamava.
La signora aveva un cane, un carlino che la figlia vent’enne, fregandosene dei pettegolezzi sulla madre, portava dignitosamente a passeggio per le stradine pullulanti di quella stessa gente di cui vi ho parlato sopra. Quella gente vuota, che aveva bisogno di Luce, giusto… “pour parler”.
La giovane, la sera, a tavola con la madre, sorrideva di queste leggende e si dicevano “beh… sei un po’ la Binoche de noialtri, non sei contenta?” e sorvolavano così metri e metri più in alto dell’idiozia della gente.
Non vi dirò come faccio a sapere tutte-quelle-cose-erano-stronzate, ma, credetemi: per quanto appariscente fosse, col tipo della Mercedes aveva parlato della difficoltà di crescere così tanti figli (lei una, ma da sola!). Col rappresentante sorrideva spesso (di lui) della sua storia con la ventitreenne. Il notaio? Il notaio era l’ennesimo consulente al quale chiedeva chiarimenti per alcune pratiche ancora in attesa con l’ex marito.
Dove sono ora Luce ed Anna? In qualche paese esotico! (mica ve l’ho detto prima?).
Chissà se torneranno in primavera. O se andranno davvero in Spagna.
Ad aprile compio gli anni. Vorrei una torta gelato di Luce.



("Leggenda metropolitana" scritta e pubblicata nel 2007 sulla rivista on line Prospektiva)
su invito di PRACANDANO. RUBRICA: "IL COCCODRILLO BIANCO"

mercoledì 9 novembre 2011

Agés


"Loro erano in salotto
con la neve sottile sopra la fronte
e quel vetro enorme
alle loro spalle.

E noi due laggiù in giardino
su quella tiepida panchina di marmo
a fumare erba e
i cerchi bucati levarsi alla finestra."

(ai miei nonni, Ciano e Teresina
e a Chucky...)

mercoledì 2 novembre 2011

VIVAMAG! NOVEMBRE 2011

Ai miei lettori affezionati, comunico che anche per il mese di Novembre
Federica e io siamo su
VIVAMAG!

e, questa, è il nostro contributo

g r a z i e!
alla redazione di VIVAMAG!
ai nostri lettori
a Gaia che mi manda sempre i pdf

alla Fede che collabora da Monaco

domenica 30 ottobre 2011

Dente arriva in città e incontra i fan

Doppio appuntamento con il cantautore di Fidenza che ha appena presentato il disco "Io tra di noi". Sabato 29 ottobre sarà in concerto al Twiggy, nel pomeriggio incontrerà i fan alla Casa del Disco
Grande appuntamento al Twiggy Club dove sabato 29 ottobre si terrà il concerto di Dente. Il cantautore di Fidenza che ha conquistato il pubblico di tutta Italia con il suo album "L'amore non è bello" arriva in città con l'ultimissimo "Io tra di noi". Una serata, quella varesina, che vedrà la presentazione degli ultimi dodici pezzi del nuovo album ma non solo, e che apre un tour che lo vedrà girare per tutta Italia come ci aveva raccontato lui stesso. Classe 1973, Giuseppe Peveri alias Dente, è uno dei cantautore più amati da pubblico e critica e con i suoi testi racconta l'amore "disilluso" su un sound unico che continua a piacere. Oltre al concerto, che si aprirà alle 22.30, Dente incontrerà i fan alla Casa del Disco di Varese dalle 17.30 dove parlerà del suo ultimo disco, incontrerà il pubblico e firmerà autografi.


I O        C' E R O!



articolo estratto da qui

sabato 29 ottobre 2011

La prima intervista – a cura di Iannozzi Giuseppe

Giuseppe (Beppe) Iannozzi


LilaRia

In fondo agli Occhi – Lila Ria

lunedì 24 ottobre 2011

BUON 4° MESE VINICIO!!!!!




VINICIO

"Sei arrivato come un'ondata sulla testa
e m'hai lasciata tramortita
per ventiquattr'ore.
E ora l'immagine di te
è perpetua nella mia
pancia.
E vorrei,
avessi le mani veloci delle tue nonne
negl'occhi l'ingenuità di tuo nonno
la dolcezza della bisnonna.
E i denti da latte di tuo padre
le gambe a righe di tua madre
quel po' di follia delle tue zie.
E le nuvole di bianco soffiato
che ho da mesi nello stomaco"
(15 Marzo 2011) 

martedì 18 ottobre 2011

IL GIORNO IN CUI DIVENNI CLEOPATRA

Beh, che dirvi? Se già vi siete letti tutto il mio blog, e attendete trepidanti mie news, vi lascio alla lettura di un racconto, iniziato la sera di venerdì e terminato sabato sera (avevo la scadenza il 15 Ottobre, per un'iniziativa della FISH - Federazione Italiana Superamento Handicap).

E' dedicato a mia sorella Sara e al suo moroso Michi, che quest'estate mi hanno fatto trascorrere quindici giorni meravigliosi nel Salento.
eccolo!
CLICK QUI 


Buona lettura!

martedì 11 ottobre 2011

VIVAMAG! OTTOBRE 2011

so che molti di voi, leggono il mio blog SOLO per vedere la poesia che pubblico con Federica sul
VIVAMAG!

questo, invece, è il nostro contributo

 G R A Z I E
alla redazione di VIVAMAG!
a Federica,
che mi ha regalato una foto che stava facendo per un suo esame

a chi ci legge
a quelli a cui piacciamo
(e a quelli a cui non piacciamo: così ogni mese facciamo meglio!)

mercoledì 28 settembre 2011

Gallarate capitale della lettura con Duemilalibri

La manifestazione letteraria si accorcia nei tempi ma non nei contenuti. Dal 29 settembre al 9 ottobre in diversi luoghi della città: presentazioni, cene, aperitivi con i poeti. Big di quest'anno saranno Mari, Margherita Hack e don Colmegna

(articolo estratto da: VARESENEWS)


immagine di separazione
Incontri con gli autori, spettacoli teatrali, mostre, cene letterarie, aperitivi con i poeti ed eventi dedicati ai più giovani: la manifestazione Duemilalibri – Giornate del libro e dell’autore conferma la ricchezza e la varietà d’ispirazione che hanno contraddistinto le passate edizioni. Con qualche significativa novità. Margherita Hack, Silvia Roncaglia, Alessandro Mari, Silvio Raffo, Franco Buffoni, Giulietto Chiesa, Betty Colombo, don Virginio Colmegna sono solo alcuni dei protagonisti che si avvicenderanno a Gallarate tra il 29 settembre e il 9 ottobre.

L’iniziativa, presentata questa mattina (giovedì) in conferenza stampa, è organizzata dal Comune di Gallarate – Assessorato alla Cultura, in collaborazione con le librerie Carù, Biblos, Rinascita e Boragno, e, per la prima volta, con il contributo di un comitato tecnico composto dalla scrittrice Marta Morazzoni, dalla professoressa Gabriella Baldissera e dall’architetto Franca Cattaneo Zoerle. Il Comune si è avvalso anche della partnership della Regione Lombardia, della Provincia di Varese, della Biblioteca Majno e della Fondazione Culturale 1860 Gallarate Città. Allacciate sinergie con Il Melo Onlus, Sestante Fotoclub, Teatro delle Arti, Associazione PerCorsi Senz’Età, Associazione Società Corali Italiane – Delegazione Provinciale di Varese e Associazione Vivere Crenna.

Durante l’incontro odierno con i giornalisti, è stato l’assessore alla Cultura, Sebastiano Nicosia, a introdurre le giornate del libro. «Il cambio di Giunta seguito alle elezioni della scorsa primavera – ha spiegato – ci ha costretti a lavorare in tempi strettissimi. Abbiamo ridotto l’arco temporale della rassegna, per concentrare l’attenzione del pubblico e contenere i costi, e anticipato di circa un mese il periodo di svolgimento. Speriamo, così, che il clima più mite incoraggi la partecipazione e invogli le famiglie a vivere la città. Quanto agli aspetti contenutistici nuovi, mi piace sottolineare la presenza di Margherita Hack, simbolo della ricerca scientifica e della divulgazione. Sarebbe bello, in effetti, fare di tali settori editoriali un elemento costante delle prossime edizioni».

La professoressa Baldissera ha chiarito il motivo del titolo scelto per l’edizione 2011, “Viaggio nelle diversità”: «La cultura deve guardare tutti gli aspetti della realtà. E’ importante, in quest’ottica, l’attenzione speciale che Duemilalibri riserva al 150esimo anniversario dell’unità d’Italia e al Risorgimento. Si è trattato di un faticoso cammino volto a unire le diversità, un cammino tuttora in corso». Sulla multidisciplinarietà della rassegna ha insistito, invece, Marta Morazzoni: «Storia, poesia, biografie, cinema, teatro: Duemilalibri non si limita alla narrativa tradizionale ma cerca di moltiplicare le aperture. Anche la scelta dei testi da presentare è un tentativo di gettare uno sguardo il più ampio possibile: ci sono libri editi da poco, che si sono segnalati all’attenzione in tempi recenti, e altri che hanno alle spalle una vita un po’ più lunga, nella convinzione che un libro non “muore” nel giro di poche settimane. Segnalo, infine, il ricordo, affidato ad Armando Torno e Marco Passarotti, di padre Roberto Busa, a lungo ospite discreto all’Aloisianum di Gallarate, figura importante non solo per la cultura italiana ma anche per quella europea»

«Abbiamo cercato di localizzare gli appuntamenti – ha infine spiegato l’architetto Franca Cattaneo – in modo da coinvolgere l’intero centro storico. Oltre che a valorizzare i teatri, si è pensato a sfruttare il municipio per mostre e momenti dedicati ai bambini, così da far frequentare in modo nuovo ai più piccoli e ai loro genitori gli spazi istituzionali. Andato a vuoto per problemi strutturali il tentativo di sistemare le librerie a palazzo Minoletti, verrà allestita una tensostruttura per ospitare i volumi accanto allo storico edificio, come segnale di progettualità futura. I locali in cui si svolgeranno aperitivi, cene e incontri con gli autori completano la geografia della rassegna».

Di seguito, il programma completo
della manifestazione, che sarà consultabile anche sul sito internet www.duemilalibri.it. Il sito darà indicazioni sui luoghi in cui si svolgeranno aperitivi letterari e simili, unici eventi a pagamento (verrà concordato un prezzo speciale) della rassegna.

Giovedì 29 settembre

Ore 20.30 – Inaugurazione al Teatro del Popolo di via Palestro 5 e, a seguire, “Fratelli d’Italia…. La Coralità varesina canta il 150° dell’Unità d’Italia”. A cura dell’Associazione Usci – Unione Società Corali Italiane Delegazione Provincia di Varese.

Venerdì 30 settembre

Ore 18.00 - Presentazione:
mostra “Sferica” a cura de Il Sestante Fotoclub;
mostra “La Fiaba: libri d’arte e pop-up” a cura del Teatro delle Arti.
Palazzo Borghi, via Verdi 2.

Ore 18.30 – Aperitivo con Sonia Grandis.

Ore 21.00 - “Le Giardiniere - Le donne del Risorgimento”. Letture e musiche con Sonia Grandis, Marta Boneschi e Daniela Pizzagalli.
Teatro del Popolo.

Sabato 1 ottobre

Ore 10.30 - “Il signore delle farfalle”. Lettura animata con Silvia Roncaglia e Cristiana Cerretti, laboratorio per bambini dai 6 ai 10 anni. Prenotazione obbligatoria (0331.795364).
Biblioteca Civica di piazza san Lorenzo.

Ore 15.30 – “Ma che razza di razza è? Inventiamo una razza che non c’è”. Laboratorio per bambini dai 5 ai 7 anni con l’illustratrice Cristiana Cerretti. Prenotazioni obbligatorie (0331.795364).

Ore 17.00 - Festa dei nonni 2011 “Cats: il miracolo della vita” – Spettacolo a cura de Il Melo.
Il Melo – sala Planet, via Magenta 3.

Ore 18.30 - Incontro con Silvia Vegetti Finzi “Nuovi nonni per nuovi nipoti”.
Il Melo - Sala Planet.


Ore 21.00 – “Spide Galaxies”, performance e coreografie di Gilles Jobin a cura del Museo d’Arte Gallarate.
Teatro Condominio Vittorio Gassman, via Sironi 5.

Domenica 2 ottobre

Ore 11.00 - Armando Torno e Marco Passarotti ricordano Padre Roberto Busa, pioniere dell’informatica linguistica nel mondo.
Sala conferenze Teatro Condominio.

Ore 15.30 - Lettura scenica “Favolose principesse” con Silvia Roncaglia.
Teatro del Popolo.

Ore 18.30 – “Quello che sappiamo dell’universo”, incontro con Margherita Hack.
Teatro Condominio.

Lunedì 3 ottobre

Ore 11.00 - I ragazzi incontrano Massimo Maisetti: “Cinema, crocevia di linguaggi”.
Scuderie Martignoni, via Venegoni 3.
Rinfresco a cura dell’Ipc Falcone.

Ore 21.00 - Incontro con Alessandro Mari: “Toppo umana speranza”.
Sala conferenze Teatro Condominio.

Martedì 4 ottobre


Ore 18.30 - Incontro con Alessandro Barbero: “Gli occhi di Venezia”.
Sala conferenze Teatro Condominio.

Ore 21.00 - Letture da “Prove d’autore” di Harold Pinter . Tradurre Teatro = Tradurre Musica. Incontro con Alessandra Serra, Marina Spreafico e Augusta Gori.

Mercoledì 5 ottobre

Ore 18.30 - Aperitivo con il poeta Alberto Nessi.

Ore 21.00 - Incontro con Alessandro Bertante: “Nina dei Lupi”.
Sala conferenze Teatro Condominio.

Giovedì 6 ottobre

Ore 17.30 - “Facebook for families. Opportunità e rischi dei social network nella relazione educativa tra genitori e figli”
Scuderie Martignoni, a cura dell’Associazione PerCorsi senz’Età.

Ore 18.30 - Aperitivo con il poeta Silvio Raffo.
Ore 21.00 - Incontro con Sabina Colloredo: “568 D.C. I Longobardi – La Grande Marcia”.
Sala conferenze Teatro Condominio.

Venerdì 7 ottobre

Ore 18.30 - Aperitivo con il poeta Fabio Pusterla.

Ore 21.00 - “Paesaggi letterari scandinavi: la mia Svezia” incontro con Vitantonio Dell’Orto e Carmen Giorgetti Cima.
A cura dell’Associazione Vivere Crenna.
Villa Delfina, via Donatello.

Sabato 8 ottobre

Ore 11.30 - Aperitivo con il poeta Franco Buffoni.

Ore 16.30 – “Le storie di bosco arancione”, incontro con Marina Bianchi e Marta Verdesca, libro per piccoli lettori (3-6 anni) con spunti per mamme e papà.
Palazzo Borghi.

Ore 18.30 - Incontro con Giulietto Chiesa: “Zero²”.
Sala conferenze Teatro Condominio.

Ore 21.00 - “Le luci negli occhi” spettacolo narrativo di e con Betty Colombo.
Teatro del Popolo.

Domenica 9 ottobre.

Ore 11.30 - Aperitivo con il poeta Edoardo Zuccato.

Ore 18.30 - Incontro con don Virginio Colmegna: “Non per me solo:vita di un uomo al servizio degli altri”.
A seguire, buffet a cura dell’Ipc Falcone.
Teatro Condominio.

sabato 24 settembre 2011

le garçon


"La sigaretta gli pendeva dalle labbra
come un'appendice irta
e il traffico ferramentoso stagnava
davanti a un semaforo
mentre lui sedeva sui gradini di cemento
col suo grembiule rosso e quegli occhi
rubati al cielo"

venerdì 9 settembre 2011

No al taglio dell’assistenza! Fermiamoli con una firma!


Questa manovra parcheggia i disabili, per sempre.
Mauro Biani per la campagna No al taglio dell’assistenza! Fermiamoli con una firma!
Nella caotica ed incerta situazione che avvolge la discussione sulla Manovra bis, una sola decisione sembra intoccabile: la riforma fiscale e assistenziale che consenta di drenare 40 miliardi in tre anni dalle tasche delle famiglie e dai servizi alle persone.
La riforma dell’assistenza che è necessaria nel nostro Paese non è certo quella che il Governo propone. Servizi migliori, più efficienti e vicini ai diritti e ai bisogni delle persone, moderni e volti all’inclusione anziché alla segregazione, sono lontanissimi dalla volontà di chi intende comprimere ancora l’assistenza sociale, piegandola alle esigenze di cassa, sacrificandola per evitare di assumere decisioni che possano disturbare altre e più forti categorie di cittadini.
Le Federazioni delle associazioni delle persone con disabilità (FAND e FISH), rifiutano recisamente questa ipotesi che prelude al confinamento e all’esclusione di disabili, bambini in difficoltà, non autosufficienti.
Le Federazioni, coscienti del momento politico, avanzano una sola richiesta: sganciare la riforma assistenziale da ogni automatico vincolo pregiudiziale di cassa fissato dalla Manovra di luglio (Legge 111) e drammaticamente confermata da quella in discussione. Non si faccia cassa sui servizi alle persone!
Le Federazioni chiamano a raccolta non solo tutti gli aderenti, ma anche, al di là delle sigle e degli schieramenti, ogni persona con coscienza civile che abbia a cuore il futuro del nostro Paese e la sua coesione sociale. Chiedono a tutti di supportare e rafforzare la loro azione politica, e le altre proteste simili diffuse in tutta Italia, facendo sentire la voce di ognuno.
Abbiamo predisposto un semplice modulo che consente ad ognuno di aderire all’iniziativa, inviando automaticamente la conseguente protesta alla Presidenza del Consiglio, ai Ministri dell’economia e del Lavoro e ai diversi responsabili delle Commissioni parlamentari coinvolti nella discussione.
Non ci sarà mai crescita in un Paese insensibile a chi è rimasto o può rimanere indietro, in un Paese disattento a chi subisce discriminazioni e gode meno opportunità!

FIRMA ANCHE TU!


1 settembre 2011

FAND (Federazione fra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità)  
FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap)

Finora sono state inviate 19745 email.


(questo blog, in genere è dedicato ai miei racconti e alle mie poesie. Dato che il mio blog http://figliadiunadeaminore.blogspot.com non è molto visitato, approfitto della visibilità di "http://infondoagliocchi.blogspot.com" per questo appello. grazie...)
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domenica 4 settembre 2011

VIVAMAG! SETTEMBRE 2011

Il nuovo VIVAMAG!
è in distribuzione
(nella provincia di varese)



qui (click!) trovate il pdf

qui sotto, il contributo mio e di Federica


grazie a VIVAMAG! che ci pubblica
grazie a quelli (pochi ma buoni:-)) a cui piacciamo
grazie a Federica Pamio, che SEMPRE interpreta merveilleusement le mie cose

domenica 28 agosto 2011

GLIMPSE N°6 VIOLA




Chi mi conosce, sa che il viola è il colore che sento dentro.
In questo numero di GLIMPSE, dedicato al VIOLA (a pagg 20 e 21) trovate anche le mie poesie: "Mistica Bellezza", "_Protége moi_", "E la ragazza col viola nel cuore", "[Senza titolo#6]"

i nomi e i link degli altri artisti, li trovate a pagina 25


il link del sito è: http://glimpsezine.wordpress.com/2011/08/24/06-viola-purple/

martedì 9 agosto 2011

DiStretti -of my mind- / Lullaby

DiStretti-of my mind-

"Che se ci pensi
sono solo schegge nel nostro cervello
quei continui pensieri di vetro
che ci affliggono.
E nei corridoi
dovremmo correre
sbattendo!  Contro le cose,
e gl’ingranaggi buttarli
per sempre."

Boroughs of my mind
- distretti della mia mente -

Gennaio 2009

Circuiti elettrici, poliuretano,

vernice acrilica, stucco su

scarti di legno

2 elementi 50 x 70 cm. e 60

x37 cm. (foto: particolare)











Lullaby


"Quei ragni danzavano
, non nel mio letto,

stavolta attorno al Sole.
Che era opaco, e scuro
coi raggi d'amianto.
E la Luna li cullava,

con una ninna nanna soave."



Lullaby
Novembre 2006

Ragni di stoffa adesivi, pietre dure,

ghiaia, colori acrilici su cartone.

Cornice originale fine ‘800

restaurata.

27 cm. x 20 cm.






(“DiStretti –of my mind-“ e “Lullaby”. 08/08/11. H. 19:50,
per Ivo da Ilaria, ispirate da 2 sue opere)


giovedì 4 agosto 2011

FESTIVAL DELLA LETTERATURA DI MANTOVA 2011

Finalmente
è arrivato! Anche quest'anno uno degli eventi più attesi da noi (pseudo)scrittori.
Il link del programma del FESTIVAL è questo

SICURAMENTE (salvo imprevisti... ) PARTECIPERO' 
EVENTO 169: (sabato 10 settembre, H. 11:00)
"Bernardo & Giuseppe Bertolucci" con Corrado Augias e Neri Marcorè

EVENTO 199: (sabato 10 settembre, H. 16:45)
"Margaret Mazzantini"


mi interesserebbero altri eventi (infrasettimanali) 

EVENTO 4: (mercoledi 7 settembre, H. 16:15)
"Bjorn Larson"


EVENTO 17: (mercoledi 7 settembre, H. 21:30)
IL MONDO FINIRA' MERCOLEDI ALLE 21:30 - "Tullio Avoledo con Davide Boosta Dileo"



oppure

EVENTO FUXIA [45-46]: (giovedì 8 settembre, H. 16:00)
PAGINE NASCOSTE - "José Y Pilar"
(gli ultimi anni di vita di José Saramago)

EVENTO 70: (giovedì 8 settembre, H. 19:15)
TUTTI GLI SCRITTORI DEL MONDO - "André Schiffin con Stefano Salis"




si accettano inviti!: sono seria

giovedì 28 luglio 2011

Poudre

"è che parlarti
è come leccare la polvere
e posso anche colorarmi le braccia
o andare a dormire con le farfalle
ma la tua voce così aguzza
mi trapana le ginocchia
e il soffitto mi comprime la schiena
e io non riesco più ad avere le nuvole
e tu non riesci a capire
che non siamo nient'altro che (IM)perfetti estranei
che un giorno hanno solo
fatto l'amore"


[ci ho pensato in auto, oggi. mentre tornavo da Malpensa.
la foto non è mia. è di Giovanna. gliel'ho rubata]

mercoledì 27 luglio 2011

Cadeau

(quindici rose color bianco vestito da sposa,
legate in un fiocco azzurro,
sono il grazie di Patrizio, per aver scritto "Emma",
nata da un suo dipinto.)

venerdì 8 luglio 2011

VIVAMAG! Luglio/agosto 2011

Questa su VIVAMAG! è la mia 12esima collaborazione
1 ANNO tra ILARIA&VIVAMAG!


[come già era stato per "Foulards" - entrambe scritte a Maggio 2011 - ho voluto scrivere due "pensierini" molto soft. Non perchè io sia diversa da quella che ero prima. Ma perchè a Giugno è arrivato Vinicio nelle nostre vite e io, da brava zia, ho voluto che non si spaventasse. Già da così piccolino.

Ringrazio P A R T I CO L A R M E N T E mia sorella Federica, perchè le foto utilizzate per la mia "Abeilles"/Api sono molto intime. Sanno molto di vita]



come ogni mese, VIVAMAG! è scaricabile qui

mercoledì 15 giugno 2011

"L'ART EST PARTOUT" - BEN VAUTIER

"Era quel suo modo di guardarmi gli occhi, un po' come se mi spogliasse. Nuda. E io dovevo guardare altrove, mentre lui m'accompagnava, inclinando la testa. E quel suo parlare veloce veloce, lasciando cadere tutte le R. Dure"
(28 Aprile 2011)

[Mi manchi perchè il primo giorno che ci siamo conosciuti, salendo le scale, avrei voluto prenderti in braccio e nn l’ho fatto. E da allora aspetto un momento buono per prenderti in braccio.
Mi manchi perchè quelle poche volte in cui abbiamo dialogato a tu per tu è stato interessante e piacevole.
Mi manchi perchè un giorno o l’altro vorrei cucinarti qualcosa di veramente buono: quella pasta al tonno proprio nn si poteva mandare giù.
Mi manca il momento in cui ti siedi nella mia macchina, accanto a casa tua, perchè fa capolino il tatuaggio che hai sul fondo della schiena e nn potrei fare a meno di notarlo nemmeno se fossi cieco - 3 Giugno 2011]

domenica 5 giugno 2011

TELL IT ALL (Raymond Carver) - Leconte editore, 155 pagg


 "THE MESSAGE" 
Pain takes a terrible revenge
against whoever//unmasked it
giving it the shape it deserves,
revealing, from inside,
its four dimensions:
length, width, depth, and silence-
It waits//crouching//in the background
filing its claws
for maximum hurt power
and waste effect
on a finally found ease.
You knew this all time
and have been trying to tell us

Devo ringraziare il mio fottuto ginocchio sinistro, se ho terminato questo libro.
L'ho iniziato tantissimi mesi fa (e mi sono imposta di leggerlo in inglese!). Poi ho preferito leggermi "per conto mio" dei racconti di Carver e leggere "questo gioiellino" regalatomi dalla Leconte, a posteriori.
L'ho terminato questo we, in cui il dannato ginocchio non mi dava tregua, e non mi ha permesso di avere una vita sociale.
A essere sincera (qui) non ho trovato spunti per i dialoghi - mi era stato consigliato Carver per migliorare i dialoghi del mio romanzo - però ho trovato molto altro.
Io Carver non lo conoscevo. Ma in questo libricino c'è tutta l'intimità dei suoi amici, conoscenti e della sua compagna. E lui è come se si mostrasse nudo a noi, che leggiamo i suoi racconti, tramite la voce di altri.
Mi è piaciuta molto la poesia INSTRUMENT
"The man can't sleep, listen to ice
in the bare trees, tastes blood in his teeth.
Much later, the ice and the blood become
wind, yes, which plays sad violin until morning"
Mi è piaciuto molto l'atto (scritto a quattro mani, con la moglie Tess Gallagher)"Posso fare qualcosa per lei?", dove tutti mi sembrano pazzi.
E, ovviamente, "The message" (scritta da un amico di Raymond), che è una poesia non patetica sul dolore, fisico, che una persona prova. E mi piace chi ha il coraggio di scrivere del dolore fisico, che si prova, senza la necessità di compatire nessuno.
Come m'immagino Carver? (al di là delle foto, che ci sono nelle ultime pagine del libro) come un uomo che "sembrò portasse in giro la sua massa enorme come se ne provasse vergogna. Stava seduto sul divano con il corpo rannicchiato, come per dire che non aveva mai avuto l'intenzione di diventare così grande, e aveva un'espressione imbarazzata sul volto." (P.118)

[le mie recensioni si trovano qui  ANOBII ]

martedì 31 maggio 2011

VIVAMAG! Giugno 2001


(Giugno, per me, è l'azzurro. La pace. La tranquillità.
Io e mia sorella Federica l'abbiamo rappresentato così)
Grazie allo Staff di Vivamag!
a chi ci legge
e, soprattutto, a Federica (che so che piace :))

il PDF della rivista intera, lo trovate QUI (click!)

lunedì 30 maggio 2011

(NO COMMENT)

(un paio di mie amiche, sono autorizzate a pestarmi, se mi ricapita...)

lunedì 23 maggio 2011

Chambre

Paris est une chambre rose
un cendrier bondé de mégots
à côté de mon nez
au réveil.
Paris est une moi avec des cheveux violets
assise sur un canapé dans la hall
et une fille italienne que me regarde
et dit à son ami "guarda!
una vera aubergine francese!"
Paris est La Chia
qui entre la porte
et me demande "prendiamo un taxi?"
et moi, je regarde la fille, qui rougit.
Paris est la tour Eiffel
nous qui montons en file indienne
et Daniele que pour me plaisanter
il va battre
contre le cul d'une Française.
Paris sommes nous
avec la cigarette allumée
près d’un vas dans Le Louvre
et un agent de police qu'il se rapproche.
Paris est une voix rocailleuse le matin au téléphone
la cr
êpe avec nutella à midi
les kilomètres sur les genoux

nos derrières sur les bancs des Champs Elysées.
Paris sont Lucia et Nancy
que font les idiotes
dans una main
de ciment.
Paris est la Montmarte
qui je n’ai pas vu
les tableaux, les impressionnistes, l'odeur des rues
et les clochards à qui donner un franc comme rire.
Paris c’est le nouveau millénaire
le Moulin Rouge
Pigalle et le métro
et un blond inconnu immortalisé
dans une polaroid.



Parigi è una stanza rosa
un posacenere zeppo di cicche
sotto il mio naso
al risveglio.
Parigi è una me coi capelli viola
seduta su un divanetto nella hall
e una ragazza italiana che mi fissa
dice all'amico "guarda!
una vera aubergine francese!"
Parigi è La Chia
che entra dal portone
e mi chiede "prendiamo un taxi?"
e me che guardo la ragazza, che arrossisce.
Parigi è la tour Eiffel
noi che saliamo in fila
e Daniele che per sfottermi
va a sbattere
contro il culo di una francese.
Parigi siamo noi due
colla sigaretta accesa
accanto a un vaso dentro il Louvre
e un agent de police che ci si avvicina.
Parigi è una voce rauca la mattina al telefono
la
crêpe alla nutella a mezzogiorno
i chilometri sulle ginocchia
i nostri sederi sulle panchine degli Champs Elysées.
Parigi sono Lucia e Nancy
che fanno le pirla
dentro una mano
di cemento.
Parigi è la Montmartre
che non ho visto
i quadri, gli impressionisti, l'odore delle strade
e i clochards a cui dare un franco come niente.
Parigi è il nuovo millennio
le Moulin Rouge
Pigalle e le métro
e uno sconosciuto biondo immortalato
in una polaroid.

giovedì 5 maggio 2011

)NO PANIC!(

)NO PANIC!(

"Dobbiamo solo toglierci
i ragni neri dalle tasche
E le curve e le montagne
e i materassi immaginari"

(a C. e G.)
(lei, è Louise Bourgeois. lui, uno dei suoi ragni)

mercoledì 27 aprile 2011

VIVAMAG! Maggio 2011

Da oggi, in uscita

 Federica e io, anche questo mese,
abbiamo lasciato il nostro contributo
(grazie,
a Federica
a VIVAMAG! che ci pubblica
a chi ci legge)

martedì 19 aprile 2011

THE SUBLIME IS NOW

Dal 26 Marzo 2011 al 3 Aprile ad Arsago Seprio (Varese) c'è stata l'antologica di Giovanni Oteri. Un artista, un pittore, che ho conosciuto l'estate scorsa.

Riporto qui sotto l'articolo estratto da ARTEVARESE (se cliccate, vedete il video dell'intervista) e, più in basso, la biografia che ho scritto per Giovanni e che è stata inserita nel suo libro (pagg 17-20). Buona lettura!


01-04-2011

Oteri, i miraggi e l'oasi dell'arte

Atmosfere caliginose e misteriose, Muse ispiratrici e foriere di incubi e di sogni meravigliosi: la straordinaria acribia pittorica di Giovanni Oteri si ammira ad Arsago Seprio. Ecco l'intervista rilasciata ai nostri microfoni. / VIDEO

Arsago Seprio:
Le opere di Oteri in mostra ad Arsago SeprioLe opere di Oteri in mostra ad Arsago Seprio
Il sublime è quì, ora. Ultimi giorni per poter visitare la mostra antologica "The sublime is now", aperta nella Sala Polivalente del Centro Culturale Concordia di Arsago Seprio fino a domenica 3 aprile.
Le atmosfere rarefatte e funeste di De Chirico e di Salvador Dalì, i colori patibolari che variano dall'indaco al blu e i rimandi alla classicità più solare e mediterranea.
Si gioca tra questi contrasti malinconici e tenebrosi, l'arte di Giovanni Oteri, riconoscibile al primo sguardo dalla strabiliante tecnica pittorica. E dalle tenebre, intanto, emergono un barlume di luce celeste e una finestra di speranza.

Nelle opere esposte ad Arsago, il corpo umano è indagato fin nelle più organiche intimità; ogni oggetto si fa carne, ossa, simbolo e all'orizzonte spunta il cubo perfetto della moschea.
Nei suoi dipinti si amalgamano miraggi e chimere, sentimenti di oggi e volti di uomini e donne realmente incontrati, conosciuti, amati: i simboli della Magna Grecia, sua terra nativa (è nato a Reggio Calabria nel 1946), la Roma degli anni della gioventù, gli elicotteri dell'Agusta, dove lavora per 30 anni, i paesaggi mediterranei della Libia. Come un novello manierista, come Giulio Romano o Pontormo, anche Giovanni Oteri guarda ai grandi della pittura Rinascimentale. Nella breve intervista dichiara: "Amo e credo nell'Uomo fatto a immagine e somiglianza di Dio. Dunque, credo in Dio. Non nelle istituzioni ecclesiastiche. Dopo aver attraversato ampie zone di tenebra, ora vedo degli spiragli di luce".

Clara Castaldo





GIOVANNI OTERI: L’UOMO, L’ARTISTA
(“Io so' io, e vvoi nun zete un cazzo” citaz. Gioacchino Belli - Li soprani der monno vecchio)

 

Sono dell’idea che artista ci nasci. E Giovanni Oteri nacque pittore. Egli inizia a disegnare da bambino e la prima volta che dà dimostrazione delle sue abilità, è in terza elementare e la maestra lo accusa di essersi fatto fare il disegno dai genitori. La sua mente bambina aveva già ipotizzato questo pensiero, e Giovanni aveva portato a scuola dei gessetti colorati, coi quali riproduce lo stesso disegno alla lavagna. Sul volto della maestra appare un’aria stupefatta e quella lavagna rimane per quattro anni in esposizione nella presidenza della scuola.
Giovanni, pur avendo una chiara visione della sua vocazione, anziché fare degli studi artistici, per imposizione del padre, farà degli studi tecnici (perito elettromeccanico).
Giovanni disegna. E passeggia per le strade con la sua cartelletta colma di disegni da vendere. A mille lire, a tremila, quando va benissimo a cinque mila lire. Ogni estate ha la fortuna di essere ospitato a Roma da una zia e, diciottenne (tra il ’68 e il ’69) a Piazza del Popolo fa un incontro importantissimo: quello con De Chirico. Quest’ultimo, visionando i suoi disegni, rimane colpito dal suo tratto e gli propone di assistere a delle lezioni di pittura. Non deve fare domande. Non deve fare nulla. Solo guardare. L’unica regola che De Chirico gli impone è la puntualità: deve essere in studio ogni mattina alle otto e mezza. E la mattina in cui Giovanni arriva nello Studio del maestro alle otto e trentacinque, lo rispedisce a casa, senza ascoltare scuse.
L’incontro con De Chirico gli fa capire l’importanza delle regole. Perché l’arte è una cosa seria. Come lo sarà ogni lavoro che Giovanni deciderà di intraprendere.
A causa del suo carattere ribelle, per due anni a Oteri verranno respinte le sue richieste d’iscrizione in tutte le scuole d’Italia, e si diplomerà a ventun’anni.
Giovanni fa delle mostre, dipinge e nel 1970 ha l’opportunità di fare la sua prima personale a Biella, dove abita il fratello. La pro-loco gli mette a disposizione un locale, e in quella occasione incontra Mario Franchini, giornalista del Corriere della Sera che scriverà su di lui un articolo intitolato “Il pittore che realizza i sogni”.
Lascia Reggio Calabria, la terra in cui Giovanni è nato e, a sette anni, ha rischiato di subire un abuso sessuale da parte di un arciprete (è del 2002 “L’idolo” – Al centro del quadro c’è una figura mezzo uomo/mezza donna con un cappello da prete. Sulla sinistra persone che gridano di paura, persone che vengono zittite. Sullo sfondo un’architettura del passato. Sulla destra delle bocche con lingue assetate di sesso. E sotto tutto la bestia che guarda, senza agire.) Ma è anche la terra in cui ha avuto la sua prima esperienza sessuale, a diciassette anni, con una prostituta, che gli insegna tutto sul sesso. La figura femminile è molto presente nei suoi quadri (sono degli esempi: 2002 “Nudo di schiena”, 2010 “Guardami, comprami” – la donna come oggetto del desiderio che può essere comprato, come fosse una bottiglietta di Coca Cola, 2010 “Modella nello studio” – la visione personale di un’amica morta, il bellissimo corpo sensuale abbandonato al letto di morte) perché Giovanni ama molte donne e, a seguito di una lancinante delusione avuta a ventun’anni, decide di amare molte donne senz’amore.
Si trasferisce a Roma. Per un paio di mesi è ospite di Novella Parigini e, in quel periodo, conosce Anna Salvatore, moglie di Pasquale Campanile e Mario Schifano. In Francia, invece, conosce l’artista Mario Tozzi. Incontrerà anche l’attrice irlandese Barbara che lo mantiene, durante i mesi della loro relazione (nel 2010 farà un quadro “Roma, ricordi” in cui ci sono molte donne, molte lingue e molte bocche che desiderano deliziare il loro desiderio e c’è un fiore arancione, che rappresenta l’attrice)
Giovanni trova poi un impiego a Senago, nell’area milanese. Presso la INDOSIT, ditta di dosatori per liquori. È un periodo florido, per quanto riguarda gli introiti economici.
Quando conosce Natalia, sua moglie, sua musa, se ne innamora perdutamente. Giovanni è un uomo che ha avuto e ha molte donne. Ma Natalia ha qualcosa che le altre non hanno:  ha l’intelligenza per capire il personaggio Oteri e mantenere unita la famiglia. È la più bella, la più dolce, la più saggia, la più comprensiva donna che Giovanni abbia conosciuto. È una donna affascinante, ma una donna che non ha pretese. Una brava confidente che sa aspettare i tempi giusti per il dialogo. Se Giovanni si paragona a un nocchiero che guida una barca a vela, la vera forza motrice che comanda è Natalia, l’amore stupendo della sua vita.
Giovanni Oteri lavora sette anni per questa azienda, finché i soci dichiarano fallimento e operai e capi si trovano faccia a faccia in tribunale. Giovanni è uno dal cuore grande, uno che sa quello che vuole. Rifiuta soldi sottobanco, e si schiera dalla parte degli operai. Perdono. E un Giovanni fuori di senno dà uno schiaffo all’avvocato di CGL che li ha venduti. C’è il rischio di andare in galera, ma grazie al Magistrato di Cosenza che ha compreso il dramma, non viene arrestato.
Giovanni per sei mesi si trova disoccupato e con due figli piccoli.
L’arte è una cosa seria, ma l’artista con famiglia non può vivere d’arte. Deve per forza avere un’altra occupazione. Viene assunto come scaricatore per la DEL GROSSI, un’industria alimentare. Deve trasportare sacchi da cinquanta chili di farina, ma non avendo più la forza di una volta, insorgono due discopatie. Avviene un dramma nel dramma. Perché l’uomo, oltre alla situazione fisica cagionevole, ha due figli e un affitto da pagare. In quel periodo Oteri conosce l’affetto delle persone che lo aiutano, la farmacista che gli fa credito per gli omogeneizzati e gli altri prodotti da acquistare per i figli piccoli. Giovanni sarà grato per sempre, a chi gli è stato vicino in quel dannato periodo, ma d’altra parte è convinto che tutto l’amore gli torni, come una sorta di boomerang, per l’amore incondizionato che lui ha dato in passato.
Successivamente viene assunto dalla SIAI MARCHETTI, un’industria aeronautica, nella veste di redattore tecnico grafico. Lo stipendio non è un granché e per vivere dipinge, su commissione, quasi quaranta fiamminghi, firmandoli con uno pseudonimo, perché crede nell’uomo e in quello che sa fare ed è sicuro che riuscirà ad uscire vittorioso da questo periodo.
Nel ’78, quando i figli hanno tre e cinque anni, ha la possibilità di andare, per lavoro, in Libya e trascorrere lì due anni, prima di portare con sé anche la famiglia. Dopo tre anni, a causa dell’embargo, la famiglia torna a casa, ma lui attratto dalla proposta commerciale si allontana di nuovo.
Trascorre sette anni in Libia, dal ’79 al ‘86, (è del 1984 “Solitudine (Tripoli – Libya)” raffigura due barche sole nel mare, la più grande rappresenta Giovanni, l’altra Natalia) e presso l’accademia militare di Sebha conosce Gheddafi.
È nel ’86 che gli viene proposto un contratto da quindicimilioni al mese. Un’offerta che ha dell’incredibile! Ma è in quel periodo che Regan bombarda Tripoli e Giovanni ritorna in patria.
Trova occupazione in Agusta, ma quando sente la cifra proposta (un inerzia rispetto ai cinquemilioni mensili che guadagnava in Libia) pensa di tornare in quella terra disastrata: è la  famiglia lo trattiene.
Coi soldi guadagnati in Libya, Oteri compera l’appartamento per sé e per la sua famiglia, e in Agusta occuperà la posizione di Responsabile Centro Stampa Pubblicazioni Tecniche.
Nel frattempo continua a fare delle mostre. Ma è sempre lui che bussa alle porte degli altri.
Attraverso i sogni vede quello che succede e come deve realizzarlo (1978 “Studio per la parabola del sogno” – un disegno preparatorio. Attraverso i sogni vede l’immagine della donna, le due maschere, le tre grazie. È un periodo non positivo della sua vita, quasi allucinatorio).
Nel 2007 Giovanni va in pensione. È proprio in quell’anno che un gallerista italo-americano Tano Mallamaci gli propone di restare ospite da lui a New York per due mesi, tutto spesato. Giovanni Oteri era già stato in America, con Art Expò, nel 1999, ma questa è la prima occasione che ha di poter fare qualcosa da solo.
Finalmente libero da ogni impegno e da ogni costrizione lavorativa, pianifica un viaggio da fare a Natale, con la famiglia, nella maestosa New York.
Una sera, guardando la tv, si accorge di vedere un puntino nero. Fisso. Dapprincipio non ci fa molto caso, dà colpa alla stanchezza. Ma quando si accorge che il puntino è sempre presente, decide di fare delle analisi e con un’ecografia vengono trovate due grandi masse nei reni. Due tumori, uno del diametro di tredici centimetri a sinistra e uno di sei a destra. Dopo l’esame istologico, a Giovanni vengono dati sei mesi di vita. Viene operato il ventisette dicembre ’07 e gli vengono asportati cinque pezzi.
Da sempre crede nell’uomo, fatto a somiglianza di Dio. Non crede a chi gli dà sei mesi di vita. Non crede agli indovini. Mette sé stesso davanti a tutti e dice “l’indovino sono io”.
Segue un secondo ricovero, il 4 Aprile 2008, in cui affronta cinque traumatiche ore di dialisi. In quelle ore si susseguono visioni. Mentre il suo sangue viene purificato, ha una sensazione spaventosa, ma allo stesso tempo stupenda. Vede il suo corpo morto disteso su un letto e la sua anima che sale (2010 “Sospensione nel tempo e nello spazio” – l’uomo che si stacca dal corpo, e inizia a volare, 2010 “Lievitazione”). Si sente leggiadro, sereno, libero di volare tra le nuvole. Una nuvola più grande si apre e Giovanni vede un prato immenso di un verde fresco, profumato. Un ambiente in cui incontra gli affetti del passato, il fratello perso nel 2001, i genitori, gli amici, i parenti. E una gioia grande gli riempie il cuore. Alla fine del prato c’è un imponente cancello. Lì trova una sorta di guardiano dalla figura immensa e sfuocata che si limita a dirgli “Torna indietro! Non è il tuo tempo” (2009 “Il buio e poi la luce” – un trittico molto suggestivo, ansiogeno in cui si percepisce la sofferenza e il ritorno alla vita) .
L’uomo ritorna combattivo sulla Terra. La sua testa vuole lottare. Il suo fisico non lo regge in piedi. Utilizza un bastone e soffre di forti dolori alla schiena dovuti alla discopatia. La morfina lentamente lo aiuta a rinascere e lascia l’ospedale che è sessantasette chili, contro gli ottantaquattro di prima. È un periodo durissimo per Oteri. Anche Natalia, da sempre legata al marito, perde molti chili. L’amore per il marito fa stare lei, quasi nella stessa situazione in cui si sente Giovanni.
Fatica Giovanni. Ma il suo credere nella reincarnazione e nel fatto che sta espiando le colpe di un altro, lo aiuta a combattere e a riacquistare peso.
Ora Oteri ha una forza nuova. Una creatività incredibile. Uno spirito guida gli è accanto, in ogni momento della giornata. Non ha sconfitto il cancro, ma ci convive. I suoi quadri passano dai colori molto forti, come un rosso simbolo di dolore, amore, passione (ne sono degli esempi: 1991-1993 “Studio per la confessione”, 1994 “Disperazione”, 1995 “La modella”, 1996 “Degrado urbano”, 1999 “La chiamata”, 1999 “Passato e presente”) ai dipinti nati dal suo viaggio astrale/cosmico, in cui si tuffa nella terra, nella sua amata Calabria, e utilizza colori più tenui, sul viola, indaco (2009 “Spaccatura: Nord/Sud”,  “Contadino”, “Primavera”, “Jimenez III”, 2010 “La mia terra”, “Roma”, “Passato remoto”, “Le origini II”, “La grande madre”). Colori che, gli induisti, dicono si vedano prima di vedere il bianco della luce accecante.
Dopo la malattia (2010 “Venerdì santo” – una rappresentazione del Cristo, per non dimenticare mai quello che gli è accaduto), dopo il suo libro “Volare senza ali”, del 2009, sono gli altri a cercarlo, non è più lui che bussa.
Quello che vive adesso nel 2010/2011 è un periodo stupendo. Un periodo in cui dare amore lo riempie più che riceverlo. Seduti sul divanetto blu del suo nuovo studio, un sogno realizzato dopo dieci anni, mi dice “con l’amore puoi realizzare quello che desideri, e sei sereno”.
Ora che il Sindaco, di Arsago, dove abita dal 1978, gli ha proposto di fare un’antologica, si sente molto fiero, di sé e del percorso che ha costruito in tutti questi anni.
Giovanni Oteri crede in sé stesso. Nella sua forza. Nella sua volontà. In ciò che realizza.
Dai sessant’anni ha capito di essere lui l’attore e, ricordando l’incontro del 1996 con Renzo Vespignani (per lui è l’omaggio del 2009 “Grazie Renzo” – le due figure in secondo piano sono copiate da “I ragazzi di vita” opera del Vespignani, e la figura in mezzo, la modella Natasha è opera dell’Oteri,), considerato Il Maestro, la guida a ciò che ha realizzato, stimandolo sia come uomo, che come artista, si sente orgoglioso di dire, a chi non lo segue “io sono io, voi non siete un cazzo”.

(Ilaria, 29 Gennaio 2011 – 6 Febbraio 2011, per Giovanni Oteri)

sabato 9 aprile 2011

VIVAMAG! Aprile 2011


qui, il pdf


Da un sondaggio effettuato da VIVAMAG! al Festival Cortisonici di Varese, la rubrica POESIA (ovvero, quella per cui collaboro io) è risultata la meno preferita.
Non mi aspettavo certo di occupare un'altra posizione, dato che credo la poesia sia meno immediata della fotografia, del fumetto, del cinema.
Quel che è certo è che questo, brutto o bello che sia, è quello che partorisce la mia pancia. E io non sono capace di scrivere le cose su richiesta/a tema. Mi piacerebbe, ma credo non sia possibile, che i lettori di VIVAMAG! mi scrivano un parere circa la mia rubrica. Un parere sincero, che vada al di là del semplice MI PIACI/NON MI PIACI.

Per il resto, ringrazio, come sempre
mia sorella Federica per aver adattato le sue foto ai miei testi
e lo staff di VIVAMAG! per lo spazio, che ancora mi dedica.