sabato 31 maggio 2014

ASSOLO PER TINA MODOTTI

Inediti di Ilaria Pamio – assolo per Tina Modotti


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Immagine

IL LETTO
“Il letto con le coperte arricciate
nella fretta della mattina attardata
e i mollettoni, le forcine
tenute in testa la notte
per rimanere bellissima
agli occhi di lui
e le lenzuola
che ne raccolgono ancora l’odore”




tina-modotti-articolo

LASCIATEMI
“Lasciatemi!
Stanca, su questo pavimento invecchiato
che stasera non ho mani per scrivere
e occhi cuciti per vedere.
Il ventre è vuoto,
la bocca arida
non mi resta che una spalla forte
sulla quale dormire”




TinaModotti-Burattinaio

LèGAMI
“Lègami!
Questi polsi inutili
cingendoli con le mie stesse creazioni.
Mi sono rotto
dentro, dei miei burattini
che oramai nessuno si fila gli spettacoli,
tutti rinco-gli-o-niti
con il proprio smart phone tra le mani.
Bloccami il sangue nelle vene,
non voglio più sentire.
Dammi la Pace, non voglio legàmi”




piedi

PIEDI
“Loro sì che sanno
cosa sia guadagnarsi la vita.
Stanchi, denutriti e vestiti di scarpe
vecchie e smangiate.
E tu, lamentati pure
, se vuoi, ma ricordati
quelle mani affrante
degne di onore.”




type

THE TYPEWRITER
“La notte insonne
trascorsa a battere sui tasti
le lettere in sincrono
col tic tac dell’orologio a pendolo
la rabbia scaraventata su un foglio
che il giorno dopo avrebbe affisso al muro
in nome della libertà”




piccola

VIRGINIA
(dedicata a Paola e alla piccola Virginia)
“La sua bocca succhiava ancora
da lei il latte materno
e il suo corpo si sentiva esausto
prosciugato da ogni forza.
E poi la guardava
con gli occhioni sorridenti nella notte
la manina le strizzava il seno
come a voler fare un po’ da sé.”



Inediti di Ilaria Pamio per WSF e per Tina Modotti



lila
Biografia:
Sono una che ama scrivere. La scrittura mi ha permesso di buttare sulla carta tutte le cose che mi facevano/fanno male e mi ha resa più serena. Ho visto pubblicati alcuni miei scritti
2004: racconto “Too soon for being an angel” – con-1000 storie (con lo pseudonimo “lunatica”)
2007: racconto/leggenda metropolitana “Luce”- rivista on line Prospektiva
2007: poesia “Amore friabile” –Kimerik (con lo pseudonimo “ilariathequeen”)
2008: poesia “Uscita d’emergenza” – antologia “Voci dell’anima” premio internazionale Il Molinello
2009: poesia “zerosette II zerosette”-antologia “Voci nuove” premio internazionale Il molinello
2009: poesia “Pezzi di me” – seconda classificata “PREMIO GIOVANE HOLDEN”
2010: vincitrice “PREMIO LOGOS V EDIZIONE” con la poesia “visioni da una fotografia #2″] (con lo pseudonimo Viola Rossi)
2010: racconto “nel Nome del Padre” – rivista Youthless Fanzine
2011: poesia “La Speranza / di Sara”-antologia “PREMIO GIOVANE HOLDEN EDIZIONI” 2011: poesia “Requiem” – antologia “premio VILLA TORLONIA” Giulio Perrone Edit.
2013: vincitrice “sezione poesia under 35″ per Subway Letteratura con “Mais”
2013: aforisma per “l’Erudita agenda 2014″ della Giulio Perrone
2013: terza classificata al contest letterario “una stanza tutta per me” della Leconte Editore
Dal Luglio 2010 all’Ottobre 2013 ho collaborato con la rivista VIVAMAG! di Varese. Ho collaborato anche con “GlimpseZine” con tre mie poesie e nel 2013 con “Versante ripido”.
Restano inedite, tre raccolte poetiche “CAVERNE” (2005-2012), “POESIE PER ROSANGELA” (2012), “POLAROID” (2012-2013) e il romanzo semi-autobiografico, terminato ad Aprile, “TUNNEL” (2013)
Blog: http://infondoagliocchi.blogspot.it/

(articolo estratto da: http://wordsocialforum.com/2014/05/29/inediti-di-ilaria-pamio-assolo-per-tina-modotti/#comments)

sabato 24 maggio 2014

GALLINE IN BORSETTA 2 - IL REPORT DELLA SERATA

So che è sabato, che sono le 15.10, fuori c'è il sole e io (ora) sono in camera a scrivere un report, con "soli" due mesi di ritardo.

E' che stavo guardando/ascoltando/leggendo tutto tutto tutto un link che mi è stato suggerito ieri. E, mentre le sue parole scorrevano, ho pensato "cazzo! io scrivo meglio di lui. E poi basta! Basta! Basta! con 'sto pessimismo cronico".

MESSAGGIO SOLO PER DOUBLE:
[Double, io ti voglio bene. Ma non credo tu possa rispecchiarti in questo. E, se non fossi stato tu a inviarmelo, lo avrei mollato al secondo minuto. Sei meglio di questo, e di queste stronzate qui, pseudofilosofiche, fidati. O forse sono io, talmente scema da non comprenderle boh]
.


E mi è tornato in mente che, mesi fa, dopo aver vissuto l'esperienza delle "GALLINE IN BORSETTA (2)" (ve lo avevo raccontato qui) avrei voluto scrivere un piccolo report e, non avendone mai il tempo, lo faccio ora.

La serata si svolgeva al THE FAMILY - CIRCOLO DI ALBIZZATE (localino molto molto carino, se siete di Varese, andateci! o cliccate sulla loro pagina fb per tenervi aggiornati sulle varie iniziative), mi aveva contattata un'amica (Serena) dicendomi che ci sarebbe stata questa serata per la festa della donna, il cui tema era LA BELLEZZA IN OGNI SUA FORMA (musica, poesia, teatro) e che lei, mi aveva proposta alle altre sue amiche/ collaboratrici in veste di poetessa.
Immediatamente ho detto SI'! perchè mi piaceva l'idea di leggere dei miei pezzi davanti a qualcuno e poi la location era molto molto carina.
Passato il mio momento gioia-impulsiva ho razionalizzato: oddio come faccio. Se poi non mi esce la voce/ se poi m'inciampo e casco/ se poi nessuno mi applaude/ e se non piaccio?
Ma insomma! Scrivo da (circa) 10 anni. Ho oltre 100 testi inediti, non ho mai avuto l'opportunità di farmi conoscere (se non attraverso una rivista o il mio blog), a 33 anni (ne ho 34 da poco) sarebbe anche ora mi svegliassi! E quindi... allez du courage! Ho provato la lettura dei testi per circa due settimane, ho studiato come modulare la voce, le pause, i respiri e alla fine ho detto... vado!

Arrivata lì, ovviamente le gambe tremavano. La Sere è arrivata subito all'entrata a prendermi e farmi coraggio e io (a stomaco semivuoto) le ho detto "prendiamo un prosecco? Devo bere un bicchiere sono agitatissima".
lei mi ha subito presentata alle ragazze e Barbara (che poi sarebbe stata la conduttrice della serata) mi ha subito abbracciata e accolta con un "eccola qui la nostra poetessa! Tu sarai la parte culturale della nostra serata, perchè io faccio un po' la scema, mentre te tirerai su il livello".

[inciso] Barbara è una donna bellissima. Una forza della natura. Appena l'ho vista mi ha ricordato un po' Serra Yilmaz, attrice turca presente nei film di Ozpeteck, ma con l'energia di un bambino di tre anni (è che io ho un nipotino di quasi tre anni, Vinicio, che non ha mai le pile scariche...).

C'è stato anche un secondo prosecco prima dell'inizio, e il ragazzo del THE FAMILY che me l'ha servito, avrà creduto fossi un'ubriacona. Ero solo agitatissima, con il locale zeppo di gente e io, per fortuna, avevo come pubblico conoscente solo mia mamma, mio papà, il papà di Vinicio, mia sorella Federica che mi è stata accanto sulle sedie della prima fila e due amici di vecchia data e dal cuore grande: Antonio e la moglie Ottavia.

Sul palco (fatto di pallets) cosparso di mille borsette, rubate dall'armadio della mamma di Serena, si sono accese le luci ed è partita la musica di Bob Sinclear



(per il resto vi copio/ incollo il copione)



  So che i fogli sono un pochino stropicciati, ma sono quelli di quella sera e forse hanno assorbito un po' della mia tensione.
Non posso spiegarvi tutta la serata nei dettagli, ma posso entrare più nel particolare, per quanto riguarda la "mia parte".
[p.s. io non sono salita sul palco, per ovvie motivazioni logistiche - un gradino, il mio amato ginocchio- ma avevo microfono e due sedie appena sotto. Con le gambe tremanti ho fatto cinque passi e mi sono avvicinata alla cadrega.



(queste siamo io e la Sere, che mi intervista)

NOME: ILARIA
COLOREPREFERITO: ROSSO
SEGNO: TORO
AMICI: TANTI
PROFESSIONE: ARTISTA
ARTISTA? IN CHE SENSO?: IO SONO UNA POETESSA

e poi, il resto, ammetto che non lo ricordo. Perchè eravamo entrambe emozionate e ci siamo perse un po' via...

CE NE RECITI QUALCUNA?: FACCIAMO CHE VE LE LEGGO


E ho letto:

PEZZI DI ME
“pezzi di me
sparsi
sul pavimento di cotto

minute ore fa
rimbalzavano
pallini di mercurio blu
raccoglili tutti
mettili insieme
con maniacale precisione
come fossero minuscole schegge di vetro
incolla i frammenti
stringili con cinghie di nylon
(e promettimi che)
le allenterai
solo
quando
sarò tornata di marmo”

- - - - - - - - --

“Bambine trasparenti/
sull'uscio di casa/
e perle/
e fiori/
e unghie smaltate/
e rovi”

-- - - - - - - - - -

Lullaby

"Quei ragni danzavano
, non nel mio letto,
stavolta attorno al Sole.
Che era opaco, e scuro
coi raggi d'amianto.
E la Luna li cullava,
con una ninna nanna soave."




 E prima di introdurre l'ultima, salivazione sottozero, ho detto "Chiudiamo con una più divertente"


FACCIAMO CHE
f a c c i a m o c h e
tutto quello che non ricordo non è mai esistito

che sono un po' stufa dei tuoi sproloqui su chi/con chi/ho fatto che
e credo tu sia in difetto
e continui a parlare di quell'agitarsi di ali sul divano
e hai bisogno di certezze: si. ti hanno vista tutti

gli occhi mentono, sai?
non eri fra me e lui
non potete sapere fin dove
ignorate cosa

f a c c i a m o c h e
tutto quello che non ricordo non è mai esistito

è morta la mia collezione di orsacchiotti
e non mi sazio di caramelle al luna park

anche se a volte mi ricopro di strass
per compensare lo stress

e ho cuoricini rosa ricamati sui piedi
e ridi (cosa sei diventata?)

{e vorrei regalarti il mio vasetto blu
zeppo di farfalle senza ali
che a me, non serve più}




Sono stata molto molto contenta di aver vissuto quest'esperienza. Riuscire a sovrastare la tua timidezza, le tue paure e soprattutto esternare cose che avevi dentro.
Ma ancor più bello sono state le due ragazze che mi hanno fatto i complimenti per l'intensità dei testi. da pelle d'oca... (una mi ha anche chiesto dove poteva comprare un mio libro, peccato che non esista).

Alla fine le ragazze (credo fossero una trentina, una delle quali con lo scialle cucito nella filanda - uno dei testi popolari che hanno cantato - da una sua nonna) hanno cantato/ ballato sul palco. Incitate dalla supernergetica e divertentissima Barbara. Io sono stata richiamata a bordo palco, con la ragazza che cantava e la ragazza e con la ragazza che introduceva i vari capitoli dello spettacolo, come fossero i capitoli di un libro.



e questo è il bellissimo mazzo di fiori che mi hanno regalato.

Grazie ancora alle ragazze della Biblioteca di Albizzate per avermi reso partecipe di questa straordinaria esperienza.

E, speriamo, che se riavrò occasione di leggere dei miei testi in pubblico, io sia più sciolta.