venerdì 13 novembre 2009

Non Piovono più Rane

dato che splinder sta diventando una vetrina per pochi... ho deciso che scriverò qui.


POESIE IN VERSI


ringrazio Cristina per l'invito. e spero mi leggiate (se fate click sul link, trovate la mia "non piovono più rane")

domenica 4 ottobre 2009

"Pezzi di Me"

l'avevo scritta un paio d'anni fa, al termine definitivo di una love story un po' travagliata. un tira e molla un po' troppo protratta nel tempo. quando, forse, tutti e due eravamo stanchi. Avrei voluto inserirla come incipit di un capitolo del mio romanzo. Ora, essendo stata pubblicata, non può più essere riutilizzata. Ringrazio ANCHE QUI, i miei amici, il mio fans club (Lucia per tutte! le calciatrici), i miei -ultimi- lettori su splinder. ringrazio chi si ricordava di averla già letta. Chi, un paio di anni fa, aveva abbinato una sua foto, e mi aveva permesso di partecipare alla mia prima collettiva artistica. Ringrazio chi mi ha detto che è toccante. Chi ho visto piangere mentre la leggeva e mi ha detto "beata te che riesci ad incanalare il male che senti in questo modo". Ringrazio chi ci credeva. Già dalla prima volta in cui l'ha letta. E le mie sorelle, per essere venute a Lucca con me.

(immagine: rubata a
http://www.lindatreash.com/images/old-town-stairs-big.jpg )

(chanson: Subsonica - Istantanee - vecchissima! ma rispecchia me, come stavo in quel momento)

domenica 20 settembre 2009

SONO ARRIVATA SECONDA!

III EDIZIONE PREMIO LETTERARIO GIOVANE HOLDEN


VINCITORI
III EDIZIONE
PREMIO LETTERARIO GIOVANE HOLDEN

Si è svolta sabato 19 settembre a Lucca nella Sala Maria Luisa della Provincia di Lucca (Palazzo Ducale – Cortile Carrara n° 1) la finale della III Ed. del Premio Letterario Giovane Holden, organizzato da Giovane Holden Edizioni e rivolto a quanti avevano nel cassetto una poesia, un racconto o un romanzo, tutti rigorosamente inediti. La cerimonia di premiazione, svoltasi davanti a oltre 200 persone provenienti da tutta Italia, è stata organizzata in collaborazione con l’Associazione culturale "I soliti Ignoti" e con il patrocinio della Provincia di Lucca.
Tra i circa 500 partecipanti, la giuria, presieduta dalla giornalista Anna Benedetto, ha decretato i seguenti vincitori e segnalati speciali per ogni sezione:

Sezione poesia (In corsivo l'opera selezionata inserita in antologia)

  1. Elena Piccinini - Reggio Emilia - Presagio
    La poesia più che dal bisogno di raccogliere il soffio segreto dell'essere e gli impulsi dell'animo, sembra nascere dai sensi riposti di un'energia che percorre il corpo generando una scrittura legata all'esperienza intima e allo stesso tempo fisica del dolore e dell'esperienza in genere. Il linguaggio quasi macerato da un affanno di esistenza, e sovente incline al frammento, lascia balenare un caleidoscopico universo di sensazioni.
  2. Giovanni Marco Pruna - Iglesias - Alba consapevole
    Ilaria Pamio - Varese - Pezzi di me
  3. Patrizia Cozzolino - Napoli - Il sacro rito del Vivere

Menzione speciale della Giuria:

  • Alessio Franchi - Pomarance - Pisa - George Best
    Una poesia diversa, ironica, sarcastica, irriverente, di nessuna maniera, che punta al lato contraddittorio delle nostre quotidianità.
  • Elena Ferramola - Mirandola - Modena - Pesantissima palla di rabbia
    Deliziosa. Un montaggio toccante di immagini malinconiche e insieme rudemente reali.
  • Susanna Pistone - Parma - Primavera
    Queste poesie sembrano scatole di latta in cui sono regalati alla memoria frammenti di vita, immagini di sole, resti di giochi e carte di caramelle. In una collezione di odori e ricordi degna della soffitta di una vecchia casa vittoriana.

Quarti classificati, a pari merito (in ordine alfabetico):

  • Laura Apparuti - Rubiera - Reggio Emilia - Alla fine
  • Elena Basanisi - Roma - Esodo estivo
  • Fabio Carapezza - Parma - Acari
  • Azzurra Casamassima - Viareggio - Lu - Assenza
  • Laura Cortesi - Bonate Sopra - Bergamo - Ultimo bacio
  • Gerardo De Stefano - Istrana - Treviso - Il film mai visto
  • Marina Favro - Caluso - Torino - Col naso al finestrino
  • Vincenzo Lisciani Petrini - Teramo - La giostra
  • Elisa Longoni - Verbania - Aspetto
  • Monica Martinelli - Roma - Memoires
  • Domenico Mazzaglia - Viagrande - Catania - La libera scena
  • Rossella Nisio - Rieti - Inverno
  • Angelo Persico - Pontecagnano - Salerno - Mi parlerai dei superuomini
  • Sonia Sangiorgi - Andorno Micca - Biella - L’eterno
  • Donatella Sarchini - Milano - Una nube leggera
  • Mauro Savino - Potenza - Acquaforte
  • Roberta Selan - Pordenone - Piccole mani aperte
  • Daniel Skatar - Brno - Repubblica Cecoslovacca - La realta dei sogni
  • Giovanni Vanni - Mascali - Catania - Diario di un giovane antico
  • Viviana Ventisette - Campi Bisenzio - Firenze - Domenica di pioggia
  • Rodolfo Vettorello - Milano - Amare e riamare
  • Massimo Zaccagna - Firenze - Il calzino
  • Gino Zanette - Godega di S. Urbano - Treviso - Oltre i papaveri

Sezione racconto (In corsivo l'opera selezionata e inserita in antologia)

  1. Marta Rivetti - Chivasso - Torino - Blank
    Un dipinto di dolore tratteggiato con pennellate grosse e violente. Il ritratto di una ferita, lucido e insieme sfacciato. Un racconto che a tratti somiglia a una poesia, in alcuni passaggi a un videoclip, in altri a scene di un film muto ma pieno di luce. Scritto con grande tocco e calcolato ritmo nello scandire la narrazione e nel distribuire il dolore che ne stilla.
  2. Ugo Criste - Genova - Il pozzo
    Angelo Persico - Pontecagnano - Salerno - E poi ho guardato il cielo
  3. Emanuela Massaglia - Viareggio - Lucca - La voce

Menzione speciale:

  • Rossella Nisio - Rieti - Inseparabili
    Un racconto che indaga su una particolare forma di rapporto, quella tra animale e uomo. Troppe volte dato per scontato, troppo spesso sbilanciato. Anche in questo racconto, dove all'inizio questo rapporto pare a prima vista solo dettato da un piacere reciproco che ne è l'unica misura, nasconde invece ancora una volta l'incapacità dell'essere più intelligente di capire fino in fondo a chi si trova davanti. Una narrazione puntuale e ricca di particolari descrittivi rende il testo interessante.
  • Aldo Zoppolat - Torino - La soffitta
    Il racconto risulta ben costruito e il linguaggio appare forgiato addosso ai personaggi che vengono analizzati con la spietata e amara consapevolezza dei lati oscuri che ognuno di noi cela, dormienti, in sé.

Quarti classificati, a pari merito (in ordine alfabetico):

  • Camilla Amici - Genova - Insonnia
  • Gabriele Astolfi - Bologna - Non e successo niente
  • Enrico Barbieri - Curtatone - Mantova - Tuo padre, le tue gambe
  • Andrea Bonvicini - Trento - Parole nella sabbia
  • Navid Carucci - Roma - Cuba
  • Giovanni Cicero - Sommacampagna - Verona - Non le nuvole, né gli alberi
  • Pierangelo Colombo - Casatenovo - Lecco - Una vita di frodo
  • Cristian Confalonieri - Milano - Rovine
  • Salvatore Curro - Aprilia - Latina - Greatest Hits
  • Barbara Danesi - Pomezia - Roma - Riflessi
  • Riccardo De Sanctis - Formello - Roma - Nomen Omen
  • Paolo Delpino - Milano - Confessione di un sostituto procuratore della Repubblica a un commissario di polizia
  • Eleonora Filippini - Rimini - Tarti-Goal e Cotterina - Un’amicizia a prova di gelo
  • Wolfango Horn - Bologna - Un tocco di modernità
  • Luca Lomonaco - Milano - Canto di Natale
  • Simona Maestrelli - Viareggio - Lucca - Angelica 2032
  • Antonio Marinucci - Avezzano - L’Aquila - Cronache del dopobomba
  • Massimo Martinelli - Capraia e Limite - Livorno - Non sanno che mi piace ballare
  • Elena Piccinini - Reggio Emilia - Robert e l’amico Leonardo
  • Alessandro Renna - Prati di Vezzano - Spezia - Non la si fa al vecchio Abner
  • Elena Rui - Parigi - Francia - Non lo dire a nessuno
  • Andrea Saviano - Bassano del Grappa - Vicenza - Non chiedere l’autografo all’assassino
  • Erica Scaramal - Miagliano - Biella - Oltre
  • Rodolfo Vettorello - Milano - Amori d’autunno

Sezione romanzo (In corsivo l'opera selezionata)

  1. Luigi Pagano - Acerra - Napoli - Maremuto blues
    Romanzo che cattura fin dalla prima riga in un'atmosfera abilmente orchestrata dall'autore. Il lettore viene condotto, con gentile fermezza, in un labirinto in cui le parole si fanno silenzio e i sentimenti si svelano ruvidi e sensuali come i colori a olio su una tela grezza.
  2. Gianluca Ciuffardi - Livorno - Il vuoto e cio per cui combatte l’Ombra del piccolo Dio
  3. Emanuela Massaglia - Viareggio - Lucca - Il volo della farfalla

Menzione speciale:

  • Nicola Fabio Vitale - Ostuni - Brindisi - Lucifero, la storia di un angelo caduto dal cielo
    Romanzo di forte impatto emotivo, sapientemente giocato sul timore e il fascino della fragilità umana.
  • Dante Torrieri - Montesilvano - Pescara - Alessandro Magno e l’Amuleto magico
    Romanzo perfettamente costruito in cui fabula e intreccio si fondono in una straordinaria ricostruzione storica.

Quarti classificati, a pari merito (in ordine alfabetico):

  • Antonella Agnello - Pandino - Cremona - Diario di un cane
  • Antonio Berardi - Taranto - Il canto del grano
  • Luciana Bonadiman - Bassano del Grappa - Vicenza - Karina
  • Andrea Bonvicini - Trento - Come la pioggia
  • Marina Brognoli - Brescia - Giulia, Albertina e Richelda: una sola storia
  • Tiziana Capocaccia - Roma - Le baby-sitter del finesettimana
  • Matteo Capozza - Palestrina - Roma - Lo specista
  • Bruna Franceschini - Brescia - Il mistero dei lovegatti
  • Dario Ghiringhelli - Turate - Como - Una vita qualunque
  • Monica Gorret - Nus - Aosta - Stava tutto in una gerla
  • Fabrizia Iranzo Imperatori - Thonex - Svizzera - Gelato al limone
  • Teresa Lagana - Modena - La donna nuda con le mani in tasca
  • Gerardo Lando - Ferrandina - Matera - Il nonno generale
  • Francesco Lepri - Gubbio - Perugia - Il culto del mistero
  • Vincenzo Lumenti - Foggia - Donna Sofia di Roccabruna
  • Ettore Mariani - Monza - Rebecca, la luna e Dio
  • Gabriele Marra - Casarano - Lecce - Via della desolazione
  • Achille Mauriello - Agliana - Pistoia - Coda d’anima
  • Valeria Nitto - Citta Giardino - Siracusa - L’artefice di un nuovo mondo
  • Elena Orsi - Gorizia - Qualcosa in futuro per Maika
  • Niva Ragazzi - Lomazzo - Como - Liberazione
  • Enrico Rigamonti - Annone di Brianza - Lecco - Silenzio e disonore
  • Monica Serra - Formello - Roma - Cuore di drago (SQUALIFICATA)
  • Claudio Adolfo Pietro Tonelli - Monza - La prosa perduta
  • Roberto Vaccari - Modena - Nel mare d’inverno

Giuria

  • Anna Benedetto - Giornalista (Presidente di giuria)
  • Marcella Malfatti - Scrittrice
  • Emiliano Galigani - Registra teatrale e musicista

Premio

Il primo classificato di ogni sezione riceverà in premio una pubblicazione ad personam nelle collane di narrativa e poesia. Tutti i finalisti hanno ricevuto un attestato di merito e un libro offerto dalla Giovane Holden Edizioni.

Antologia

E' stata realizzata un'antologia del Premio contenente i finalisti delle sezioni Racconto e Poesia. I finalisti e tutti gli interessati che ancora non l'hanno acquistata potranno farlo cliccando sul bottone in basso.

Premiazione

Alla cerimonia di premiazione del 19 settembre 2009 sono intervenute più di 200 persone. La cerimonia si è svolta a Lucca alle ore 17:00 in sala Maria Luisa, Cortile Carrara n°1.

IV Edizione Premio Letterario Giovane Holden

La IV edizione del Premio Letterario Giovane Holden prenderà il via in occasione del Pisa Book Festival 2009 in programma a Pisa dal 9 all'11 ottobre 2009.

I vincitori delle passate edizioni che hanno già pubblicato

I finalisti delle passate edizioni che hanno deciso comunque di pubblicare con la Giovane Holden Edizioni

  • Laura Bondi con il romanzo Il volto dell'anima
  • Luigi Rispo con il romanzo La primavera del baco insanguinato
  • Andrea Ventura con il romanzo La Bestia Feroce
  • Vittorio Morelli con il romanzo 25-62-80
    Risultato vincitore della passata edizione, ma assente alla Cerimonia di Premiazione, ha “dovuto” cedere il diritto alla pubblicazione a Giuseppe Scuderi. L’autore e l’editore hanno poi però deciso che era nel loro destino vivere insieme questa avventura letteraria…

Info

Per informazioni: premioletterario@giovaneholden.it

Copertina Antologia III ed. Premio Letterario

Antologia III ed.
Premio Letterario
Giovane Holden

Acquista "Antologia III ed. Premio Letterario Giovane Holden"


312 pp
18,00 €
Collana: Fuori collana
2009
Isb

giovedì 30 luglio 2009

l'ho ricevuta oggi. finalmente. l'antologia "VOCI DELL'ANIMA" - premio "IL MOLINELLO 2009" in cui è stata pubblicata una poesia dedicata a mio padre "zerosette II zerosette" (07/11/07)
una poesia diversa da quelle che scrivo generalmente. una sfida. con un grande valore affettivo, ma di cui dubitavo fortemente la scelta per un'eventuale pubblicazione.
avevo chiesto alla presidentessa come mai l'avessero scelta (dato che non ne vedevo un "gran" valore artistico) e la motivazione era stata
"Le poesie che hanno un valore affettivo per l'autore sono le migliori. Si sente che c'è qualcosa tra le righe. Di particolare."

ringrazio Nicla Morletti
ringrazio Robert (da cui ho tratto l'articolo che segue), per avermi invitata a partecipare

LA prefaziONE DI NICLA MORLETTI

Voci dell'anima, antologia del Premio Il Molinello 2009
Eccoci di nuovo al consueto appuntamento. Il prestigio del "Molinello" aumenta. Sono sempre numerosi i poeti, i narratori, gli editori che ci telefonano, inviano plichi, scrivono lettere per ringraziare gli organizzatori e tutti coloro che lavorano intensamente per la riuscita del premio.
Voci dell'anima è alla tredicesima edizione. Un'antologia ricca di riflessioni e pensieri autentici.
Cos'è un Premio Letterario se non un incontro tra letterati? Ci si può trovare in un caffè, in un salotto. Ma il Premio è un'altra cosa: è un rito.
Si fanno conoscenze, si scambiano le idee, ci si confronta, ci si arricchisce spiritualmente. Si confidano timori e speranze. Si diventa amici: il veneziano con il piemontese, il sardo con il siciliano e così via. Tutti insieme. E, per quanto riguarda "Il Molinello", tutti al Teatro del Popolo e all'Auditorium Comunale di Rapolano Terme. Con l'augurio di incontrarci ancora. Con il batticuore. Con i dattiloscritti sottobraccio. Con emozione. Appassionatamente.
E poi Voci dell'anima che raccoglie pensieri, riflessioni, poesie, confessioni, racconti degli scrittori contemporanei. Di coloro i quali mettono a nudo la propria anima di fronte al foglio bianco. Di coloro che non temono il confronto con gli altri. Di chi vuole crescere e migliorare. Gli intellettuali del 2009. Gli uomini che dovrebbero essere i pilastri della nostra storia, fatta esclusivamente
di eventi piacevoli, pace tra i popoli e tanta serenità. Senza inganni né dolore.
Un augurio a tutti, gentilissimi autori. Un grazie per i vostri messaggi di armonia e di speranza, per le vostre frasi d'amore, per la vostra nobiltà d'animo.

VOCI DELL'ANIMA

a cura di Nicla Morletti e Giovanbattista Alfano
Antologia del Premio Letterario Internazionale "Il Molinello" 2009
Edizioni Il Leccio
2009, pag. 380
Per ordinare il libro clicca qui

OPERE

ADA NATALE, Rosetta Aniello
ADRIANA MONDO, Nel grembo oscuro del mondo
ADRIANO GIZZI, L'essenza e il senso
ALBERTTO CALAVALLE, Luna
ALBINO COMELLI, Alba onirica
ALESSANDRO ARNALDO PARDINI, San Biagio
ALESSANDRO PONZIANI, La notte, scrittore!
ALESSIO FORTINO, Age of Brain
ALFREDO PANETTA, Il tempo della memoria
ALVARO MORLETTI, Bagliori di luce
AMELIA CASADEI, Illusione
AMELIA VALENTINI, Via Roma
ANDREA ANCONA, 1950: a noi non manca niente
ANDREA D'OGLIO, Rondini
ANDREA MASOTTI, L'esilio
ANDREA POLINI, Chiaro di luna
ANGELA AMBROSINI, Sempre torna alla memoria
ANGELA BOGNANNI, Senilità
ANGELO MARINO CERRATO, Certezze di facciata
ANNA FRANCESCA BASSO, Il guardiano del fiume
ANNA MAGNAVACCA, Scrivere una lettera
ANNA MARIA CARDILLO, Noi bambine giocavamo a campana…
ANNA MARIA SANFILE, La fuga dei sogni
ANTONELLA GUIDI, Tu speciale
ANTONIA IZZI RUFO, La rondine
ANTONIETTA SEDDA, "Sorella luna" - L'ultimo Canto leopardiano
ANTONIETTA TAFURI, Le morti bianche
ANTONIO DE SANTANNA, Ida ed io
ANTONIO GIORDANO, Le verità dei bambini
ANTONIO ROSSI, Il mondo dei cardellini verdi
ARMANDO GIORGI, Nel nido di mio padre
ARTICO GIANNETTI, Il mio bosco
ATHE GRACCI BIASCI, Il podere del nonno a Vicopisano
AUGUSTO FINESSI, Le stelle della Val Visdende
BALDO LERRI, Camminando sotto una sciacquio di pioggia
BARBARA PASSONI, Gabriele Zoja - Racconto di formazione
BRUNELLA MALLIA, Il dolore è…
BRUNO FONTANA, La strada del Paradiso che porta all'Inferno
BRUNO LONGANESI, Adamo ed Eva
CARMELO CONSOLI, Le comete desiderio
CARMELO FERRERA, Abbracciami
CARMELO PERCIPALLE, Angel
CARMEN DE MOLA, Ora che c'è un posto anche per te
CARMINE VALENTE, I tuoi occhi mamma
CELESTE ZANCOLLI RODRIGUEZ, Silvia
CELESTINO CASALINI, Finché basta
CLAUDIA CUSIMANO, Il cercatore d'oro
CLAUDIA PICCINI, L'odore del vento
CLAUDIO ALVIGINI, Il principio di non contraddizione
CLAUDIO CENNI, Marmellata di more
CLAUDIO TRIOLO, Vorrei portar con me
CRISTINA FRIZZONI, Io spero
CRISTINA MARCOLEONI, Nel nodo dorato
CRISTINA SILI, Rosso come il volo
DANIELA BALDASSARRA, L'amore che ci cambia
DANIELA MAMELI, Inno alla solitudine
DANIELA QUIETI, Tempi astratti
DANIELA RAIMONDI, Premio di poesia
DILÈA HELENA DE OLIVEIRA PIRES, Hadad e Samier: tra l'amicizia e il conflitto
DIONIGI MAININI, Sentimento e passione
DOMENICO LUISO, Giaciglio
DOMENICO MACCARANA, Vecchio
DOMENICO NOVEMBRE, Quello che vorrei
EDDA GHILARDI VINCENTI, C'era, sì c'era
ELENA MARIOTTI, Benedetto sia il tuo nome
ELISA GIANNI, Back to life - Tornare a vivere
EMILIA FRAGOMENI, Le ombre del silenzio
ENRICA SUPRANI, Adelaide
ERMANNO PETITTI, Con te, sognando il Walhalla
ERMELINDA BOVE, Il paradiso
ERNESTO GRIECO, Tramonti all'alba
EUGENIO MORELLI, Ricordi
FABIO MUSATI, Il piccolo pino
FEDERICA FABBRICIANI, Colori
FEDERICA FOTINO, Iperurani antichi
FEDERICO TARALLO, La collina
FILIPPO BARAVELLI, Resistenze
FIORELLA MACCHIONI, Abbandono
FIORENZA PEROTTO, Ragazza
FRANCA FASOLATO, Né spazio né tempo
FRANCA MARIANNI, Non altro che il cielo
FRANCESCO BROCCHI, Il morso del ragno
FRANCESCO MUNDO, Il filtro del male
FRANCESCO ORONZO CANDIDO, La ballata di Teo
FRANCESCO TANZI, Concerto
FRANCESCO TARANTINO, Indulgenze
FRANCO FIORINI, Perdono
FRANCO QUERINI, New generation
GAETANO CUGNO, Il cappotto del nonno
GERARDO GIORDANELLI, Solitudini
GIACOMO GIANNONE, Notte alle Molinette
GIAMPAOLO MERCIAI, Nel grido ribelle, una vita
GIANCARLO ANGELINI, L'inventario della vita
GIANCARLO INTERLANDI, Le ragioni del cuore
GIANCARLO REMORINI, Vagabonda la luna…
GIANFRANCO FAGNANO, La fuga
GIANFRANCO RASPELLI, Coriandoli di neve per il carnevale degli angeli
GIORGIO BESSI, L'urlo
GIORGIO SALSI, Il disertore - A Callìope
GIOVANNA ORO, Il melograno
GIOVANNI CASO, A giumella bevemmo i nostri giorni
GIOVANNI CONTARINO, Di cibo di vino (Ballata di un cuoco di mare)
GIOVANNI DI LENA, Verso un dove oscuro
GIOVANNI MINIO, Risveglio
GIULIO FRUCHI, La crisi psicologica della società italiana e il suo riflesso
GIUSEPPE CAPPELLO, I cromatismi del Tyne
GIUSEPPE CARDELLO, I lupi alla luna
GIUSEPPE ROMUALDO MIELE, La primavera del '43
GIUSEPPE SEMBOLONI, A Enzo Biagi
GIUSEPPE TIROTTO, Quando s'accendeva la radio…
GIUSEPPINA MIRA, Il mio risveglio
GLORIA BARBETTI, Il mio viaggio sognato
GRAZIANA BERNABEI, Uno spillo conficcato
GRAZIANO SIA, Se ci fosse il sole
GUERINO IAQUINTA, Uomo-rifletti
ILARIA FANTON, Tutto troppo presto
ILARIA PALOMBA, Illusioni

ILARIA PAMIO, Zerosette II Zerosette
INES SCARPAROLO, Ai miei figli
IRENE RAVINA BOTTERO, E tu sarai
ISABELLA MONTESI, Preghiera
IVANO SUMA, Notte in terrazza
JESSICA MALFATTO, Anima
LAURA CALERI FALCONE, La voce dell'anima
LAURA HYERACI, Silenzio, comincio da te
LAURA TONTI PARRAVICINI, Il tempo di volersi bene
LAURA VICENZI, Nel regno di Glasgow
LEDA PANZONE NATALE, I due colombi
LELLA DE MARCHI, Guinness
LENA MALTEMPI, Vita contadina
LENIO VALLATI, L'arcobaleno
LETIZIA FANI, Un respiro di vita
LETIZIA VITALE, Aggrappato ad una vita
LIA TIELLA PETROLLI, Mio fratello non era figlio unico
LIDA DE POLZER, Ricorda
LIDIA COLLA, Ora che la tenebra
LIDIA VIVIANI, Fonte amara
LORENA LOREFICE, Il varco
LORENZA ZUCCARO, Questo silenzio
LUCA LAURENTI, Il Molinello
LUCIA BONELLI, L'odore del buio
LUCIA GIOVANELLI BERTAGNA, Vi fu un tempo
LUCIA SALLUSTIO, Epifania
LUCIANO GENTILETTI, Ricordi d'infanzia
LUIGI FORMISANO, Addolorata madre
LUIGIA IZZO, Frugali realtà… lacerate
MARCO LINARI, Dalla corazzata "Littorio" alla littorina
MARGHERITA BASSI, Trasmutazione
MARIA CARLA BARONI, Equilibrio
MARIA CRISTINA FOLINO, Aiuto!
MARIA LUISA ORSI SIGARI, Mani
MARIA MASTROGIOVANNI, Bambino negato
MARIA TIZIANA DONDI, Sera
MARIAROSA LANCINI COSTANTINI, Al grande domatore e ballerino mancato
MARILIA ARICÒ, Che peccato che il tempo va avanti
MARINA ELETTRA MARANETTO, Ira
MARINA MARIA IOSÉ RIOTTO, Nel prato della speranza
MARINELLA COSSU, La tua gente
MARIO CIOFI, Il fantino
MARIO D'ALISE, Il tuo amore
MARIO PASSERINI, Una diversa storia
MARIO PRONTERA, Ho filato (ovvero sia "Della mia poesia)
MARIO SODI, Un'età mai vissuta
MARISA PROVENZANO, Immagine muta
MARTINO CONSOLI, Miracolo a Milano
MASSIMO MARTINELLI, Vorrei che qualcuno ci vedesse…
MASSIMO VECOLI, Timore del gelo
MAURICE PIQUÉ, Quella donna
MAURIZIO BACCONI, Canto dei bambini di S. Anna di Stazzema
MAURO MARCHESOTTI, La voce del vento
MELANIA TOMAINO, La follia
MICHELE COMPER, In fondo
MICHELE LUCATUORTO, Come il canto degli angeli
MILENA MORANO, Umana buona sostanza
MONICA TRENTIN, Sol omnibus lucet
MORENO MARANI, Ultima chiamata dell'inverno
NADIA CHIAVERINI, A mia figlia
NUNZIATA FRANCO, Un semplice ti amo
PAOLA DE PLANO, La passeggiata
PAOLA GRANDI, Le ombre lunghe della sera
PAOLA PICA, L'incontro
PAOLO ALBERTINI, Il nodo
PAOLO LANDI, Il bel cavallo
PARIDE DURONIO, Un miracolo di Padre Pio di Pietrelcina
PIERLUIGI CURCIO, William Wallace
PIETRO CATALANO, Quali parole
PINA DI NARDO, Una rosa
PINA PETRACCA, 27 Gennaio
PINO ANGELICO, I promessi sposi
PIO GALGANI, Un sogno misterioso
RACHELE GALLI, Sguardi sul giardino
RENATO BERNINI, Farfalle colorate
RENATO GRECO, Altra cosa curiosa
RENATO PATERNOSTER, Da un "Cavallo di Troia"
RICCARDO BENUCCI, Lettera a Palmina
RITA CAPPELLUCCI, Vorrei… "Voglio!"
RITA MARTA MASSARO, Gli alberi della Gornalunga
RITA SCALI, Appunti di viaggio
ROBERTA BAGNOLI, Nell'armonia del silenzio
ROBERTA SELAN, Alla fine del giorno
ROBERTO GENNARO, Nasce il giorno insieme a noi
ROSA SPERA, I giorni degli aquiloni
ROSSELLA BONARI, Aspirazioni
SALVATORE AVELLINO, E questo è amore?
SALVATORE GRIECO, Lo scarso stipendio
SALVATORE SALIS, Incantesimi
SANDRO ANGELUCCI, Sei una perla
SARA PASSERINI, Boom
SARITA MASSAI, Lascia che sia
SERGIO ZANOCCOLI, Mattoni
SILVANA AURILIA, Il confine
SILVANA CROTTI, Casa mia…
SILVIA EBREUL, La lezione
SILVIA ORLANDI, Se ti avessi mangiato il cuore
SIMONA ROSATI, A parte il mare
SONIA ROLANDO, La torre
TERRY FERRARI AMPOLLINI, E lo riconobbi
TINA TRAINA, Magazzolo
TOMMASO MARIOTTI, Ti regalerei il mare
TRISTANO TAMARO, Parliamone
UMBERTO VICARETTI, Portano nelle tue mani tutto il grano
VALERIA DI FELICE, Reinventami
VALERIA POGGIALI, Ciclone
VIDA BARDIYAZ, Dalla finestra
VINCENZO BORZUMATI, Terzicorea progenie
VINCENZO CUCCORESE, Le donne della mia generazione
VINCENZO DE CRECCHIO, Aria
VINCENZO TAFURI, Il ritratto
VITINA CALANDRINO, Il tempo
VITO GIUSEPPE MELE, Un'emozione
VITTORIO GIANNINI C/O PAOLO TIEZZI, Se avessi saputo…



(pur la chanson: "Ovunque proteggi" - Vinicio Capossela )

martedì 7 luglio 2009

Grida




Grida
sotto lenzuola rosse e stanche
lacrime di una notte da dimenticare
in cui il cuore ti esce dal costato
e la cassa toracica trema. le gambe. la faccia riflessa

la donna in cantina urlava
allungava le braccia a me sconvolta
mi prendeva. e mille occhi attorno
capelli lunghi e neri un viso da vecchia


sudavo
voltandomi. le davo la schiena "lasciami!"
mi rivoltavo nel letto ansimando
l'aria. tutta l'aria del mondo. e quella che non ho
avuto







(pour la chanson: "GLASS" - bUT fOR Lasches )

martedì 16 giugno 2009


E la farfalla dalle ali d’Angelo
emise una nuvola invisibile dalle labbra
limpida
come un bambino. O un gatto arancione che fa le fusa
e voleva allungare il braccio
oltre il muro. Per rapirlo
con la voce muta dei sogni
e il sorriso di sangue di chi ha male al cuore
una favola. Rosa e ovattata
con la Luna e un sorriso di stelle e cielo
e la paura di soffocare per le bellezza
delle sue mani. Di quel mondo inventato
in cui lo voleva portare.
L’avrebbe rapito
e portato in ogni luogo che avevano immaginato

(ispirato da/
dedicato a
lei <--CLICK!)

(pour la chanson: Jeff Buckley - Calling You)

venerdì 29 maggio 2009

Cristo Nero

vorrei partecipare ad un concorso per racconti noir.
leggetevi (o RIleggetevi) questo...



Cristo Nero (cliccateci!)


poi, tornate qui sul blog.
attendo NUMEROSI commenti
merci...

domenica 26 aprile 2009

Butterfly



Butterfly
Un vecchio stanco
è nell’angolo
su una sedia a dondolo
una coperta di lana a scacchi
sulle ginocchia indolenzite
Il cappello sulla testa
bassa
la tazza rossa del caffè
sul tavolino
gelida
nessuno l’ha bevuto
Tracce scure
sul polveroso pavè di legno
orme adulte
vanno dalla finestra
schiusa
all’uomo immobile
l’occhio guarda dietro
la nuca
nulla
solleva la mano il capo
un taglio lungo
tutta la gola
sangue rappreso nella piega
del collo
una luce fioca nella stanza
buia
una farfalla gialla con le ali
spezzate
sul vetro

(per la canzone: Massive Attack - "Butterfly Caught")

martedì 7 aprile 2009


Ci sono volte in cui la testa ti sembra scoppiare.
E le formiche ti ronzano nelle orecchie.
La mattina poi ti guardi allo specchio.
Gli occhi ti sembrano distantissimi.
La bocca ti chiedi dove sia
.







(pour la chanson: "WINTER IN THE HAMPTONS" - Josh Rouse)




mi trovi anche qui " www.figliadiunadeaminore.blogspot.com "






HAPPY
BIRTHDAYMOON

venerdì 27 marzo 2009



è un periodo incasinato della mia vita.
da tre giorni ho "abbandonato" anche il mio romanzo

non so a chi possa interessare, però ho apero questo

http://figliadiunadeaminore.blogspot.com/

sistemo un paio di cose nella mia attuale vita.
poi torno a scrivere. giuro...



(pour la chanson: "Wrong"- Depeche Mode)




revengedoll.splinder.com

"Di Revenge, premio il talento, la simpatia, la sensibilità."


Peter Pani











(non so quanto tempo fa...)

mercoledì 11 marzo 2009

Grace

Grace
Mi sono risvegliata in un parco. Ho un abito bianco leggero addosso. I sandali ai piedi. Le braccia graffiate. La mia testa pesante. La reggo con una mano. Come se qualcuno m'avesse picchiata con una mazza da baseball. Ho malissimo alla nuca. Sono caduta. Forse. Ho picchiato la testa. Non ho nulla con me. Nè una borsetta. Nè un telefonino. Solo una lunga collana di perle al collo e dei braccialetti attorno ai polsi.
Cartacce attorno a me. Bicchieri di plastica rotti. Palloncini sgonfi. Preservativi ammosciati.
Ho un gran freddo nelle gambe. E nessun orologio. Cammino. Ciondolando. Fatico a mantenere l'equilibrio su questi tacchi. Mi sento gli occhi opachi. Focalizzo a fatica. E cammino.
Un silenzio.
Nemmeno una sirena di polizia nell'aria.
Mi stringo le braccia attorno. Per il freddo. Per la paura. Non ricordo dove sono. Non c'è nessuno qui, a cui io possa chiedere.
E poi tutte queste statue. Chi ce le ha messe?
C'è uno nudo che mi guarda allargando le braccia. C'è uno con delle ali. C'è una donna vestita solo con un drappo che sta parlando con un uomo con una coroncina d'alloro in testa.
Li guardo. E iniziano a piangere sangue.
Sono circondata da statue grondanti sangue.
Corro!
I loro occhi mi sono addosso.
Corro.
Il che si allarga attorno alle gambe.
Corro!
Non riesco a respirare. Non ho aria nel naso.
Corro!
Corro.......................................................................






(on air: "Grace Under Pressure" - Elbow )

sabato 28 febbraio 2009

{Londra chiAma Ilaria}

La sua gamba ballava ticchettosa sul pavimento. Come se da quel suo gesto dipendesse o meno l’arrivo del vecchio ascensore arrugginito. Il rumore ruvido delle congiunzioni rimbombò su tutto il pianerottolo. Come un avvertimento, evita di prendermi. Lei salì, al volo. Come ai tempi del liceo saliva sul pullman per andare a scuola, sempre in ritardo. Le porte si chiusero. Schiacciò “T” terra.
Le urla sue e del suo ragazzo avevano invaso tutto il piano, fino a dieci minuti prima. Suoni distorti, vociare confuso, solo due frasi ben scandite:
-Non sai parlare Sara! Non sai parlare! Parla con me! Dimmi cosa pensi
-Ma vattene affanculo.
E poi la porta sbatté forte. E lei scese in strada. Coi suoi jeans non stirati e con l’elastico messo di fretta attorno ai capelli, in una sorta di cipolla.
Sbuffò e riempì i polmoni d’aria, come a dirsi calma, ragiona. E infilò le sue mani nella pochette alla ricerca del cellulare, compose il 4563 e chiamò un taxi.
-Mi può venire a prendere?
-Dove si trova?
-abito ad East Croydon. Zona 25. A cinque minuti dalla stazione. Sono una ragazza bionda, magra, con una borsetta viola.
Le automobili le stavano scorrendo davanti. Microrganismi nel marasma del traffico londinese.
Il tassinaro arrivò col suo macchinone stile God Save The Queen Elisabeth. La riconobbe già quando svoltò la curva. Si fermò proprio davanti alle sue adidas fuxia, facendo stridere i freni di quello scatolone nero con l’apertura al contrario, come le auto di altre epoche.
Lei si accomodò sul sedile posteriore.
-Salve. Mi accompagna alla stazione, per favore?
L’uomo magro coi capelli corti grigi e un cappellino cercò gli occhi di lei nello specchietto retrovisore
-Che treno deve prendere signorina?
-Non lo so. Il primo che arriva.
Dava come l’impressione di essere una che stava fuggendo. Lasciando definitivamente Londra. E, magari, una vita per la quale aveva combattuto, nonostante i se e i ma di sua madre e del mondo.
Era talmente arrabbiata, che non riusciva nemmeno a piangere. Il suo corpo si rifiutava di avere ogni minimo sussulto per quello che era stato il suo convivente, ormai da due anni. Un record da guinnes dei primati per una abituata a relazioni da tre/quattro mesi con ventotto pause nel mezzo.
Li avevano dati per predestinati. Quella volta che si erano incontrati per strada a Milano e lui le aveva chiesto “ti va un caffè?” e lei aveva visto quegli occhi da bambino in quel corpo vissuto e gli aveva detto “perché no”. E gli amici di lui l’avevano scambiata per la sua ragazza, lui le aveva strizzato l’occhio e gli avevano lasciato lo credessero. Poi lei gli aveva chiesto il numero di cellulare, si erano mandati sms per una settimana, e dopo 6 giorni condividevano lo stesso letto nella stanza di quel motel che c’è prima dell’ingresso in autostrada. Tra lenzuola blu a fiori grandi e grida di donne assatanate.
E poi… lui l’aveva guardata con la sua faccia a forma di triangolo capovolto. Le disse era stanco di viaggiare, di non avere una vita stabile e le chiese di andare con lui a vivere. A milano, in un monolocale grigio all’ottavo piano. In uno di quei buchi all’interno di quegli agglomerati giganteschi con milioni di antennine all’esterno e nessun balcone per stendere i panni.
Poi lui non ce l’aveva fatta a restare fermo
-Mi opprime questa vita. Le solite facce. La solita gente
-Ma se non usciamo mai?
-E’ che qui non mi va di uscire. All’aria aperta mi sento soffocare. Ho bisogno di un paese libero, vieni con me a Londra bambina, per piacere
E lei l’aveva inseguito. Di nuovo. Perché quando lui le toccava le mani era in grado di farle sentire le scosse lungo la schiena. Perché lui le diceva questo è amore e lei voleva credergli.
Ma ora era lei quella che stava fuggendo, e scappava da lui, dai loro litigi a sensi opposti.
L’uomo magro che stava al volante la stava sballottando di qua e di là sul sedile. Stava facendo uno slalom tra le macchine in doppia fila. L’acqua cadeva del cielo investendoti. Se guardavi oltre il finestrino, potevi vedere uomini vestiti di tutto punto in bicicletta con le mollette ai pantaloni e un ombrello gigantesco. Donne con gonne leggerissime che attraversavano la strada con capelli nuovi di parrucchiere e nemmeno un ombrello.
Dopo pochi minuti, l’uomo distinto inchiodò alle porte di quella stazione zeppa di gente.
-Oddio non ho nemmeno un ombrello, si lasciò scappare dalla bocca
-Signorina, rise l’autista, sfottendola. Siamo a Londra. Bisognerebbe sempre avere con sé un ombrello
-E’ gentilissimo lei, sa?
Lei mise di nuovo le mani nella sua borsetta, stava cercando i soldi per la corsa. Contò con le dita sul palmo della mano 75 pounds, e glieli posò sulla sua mano rinsecchita
-Buona giornata
-Buon viaggio signorina, ovunque lei vada. Sarcastico.
Si guardò attorno. Di fronte a lei c’erano dei maxi computer appoggiati su delle colonne gialle. Avrebbe dovuto digitare qualcosa. Inserire delle monete. Fare il biglietto, salire su un treno. Il primo che arrivava per londra. Poi avrebbe preso una aereo per milano e avrebbe chiamato uno dei suoi amici per farsi riportare a varese.
C’era una coda infinita di persone davanti a lei. Persone di tutti i tipi. Signore con vestiti eleganti e rossetti volgari, ragazze punk coi capelli dai colori artificiali, ragazzi mulatti con jeans Armani, ragazzi biondissimi coi capelli quasi bianchi. Si mise in coda. Era la quarta della fila. Un vociare intenso tutt’attorno. Sei poliziotti accerchiarono un ragazzo di colore con un ombrellino rosa in mano. Lo stavano intimando “apri le gambe, allarga le braccia, taci” lo stavano tastando. In mezzo alla gente! La gente gli scorreva a fianco. Senza fermarsi. Lei era ’unica che lo guardava. L’unica che sembrava essersi accorta della cosa.
Una bimba coi capelli lunghi e il vestitino rosso gli passò accanto. La vocina la distrasse
-Guarda mum. Abbiamo lo stesso ombrello!
-Si si. …le aveva risposto lei sfuggevole. Del resto era una di quelle col tailleur. Probabilmente era di corsa per una riunione. O forse boh.
-Sorry… La voce acuta della vecchietta in coda dietro di lei la scosse.
-Excuse me…
Ora era lei quella davanti allo schermo giallo. Cercò tra gli spazi vuoti della borsetta se aveva qualche moneta. Ne trovò un paio. Le infilò nella fessura e digitò la destinazione del suo biglietto. La macchinetta le fece scivolare tra la mano il pezzetto di cartoncino e lei se lo mise in una delle tasche posteriori dei jeans.
Drrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin. Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin. Sentì una vibrazione sotto l’avambraccio. Aveva la suoneria bassissima. Guardò lo schermo “Frank”. Poi guardò di nuovo “sei chiamate senza risposta”. Nel casino totale non aveva sentito il telefono, ma non le importava. Lo ripose nella borsetta.
-A volte è un bambino assillante, non lo sopporto! Aveva detto lei alle amiche
-Ma di che ti lamenti Ila? È così teneeeeeeeeeeero. E poi sembra Grignani
-Solo perché ha i capelli lunghi. Non assomiglia a Grignani, ha gli occhi chiari
-Comunque è carino… Vorrei anche io un ragazzo così
-Guarda l’ho ordinato su un catalogo on line. Basta che digiti 35enni, dotati, occhi azzurri e voilà. Magari aggiungici immaturi e con problemi psichiatrici. E ne hai uno uguale al mio. Pronto, bello, da portarti a casa.
Questa volta decise che non gli avrebbe risposto. Lui non l’avrebbe inseguita di corsa, come le altre volte. Era bloccato a letto con un’anca che gli faceva male. Lo rendeva nevrotico.
Drrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin. Drrrrrrrrrrrrrrrrrrrriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin. Mani nella borsetta. Sguardo allo schermo. “Frank”. Di nuovo.
Lo ripose nella borsetta. Chiuse il bottoncino col click.
Si diresse verso l’uscita della biglietteria. Passò la porta. Una discesa di quaranta portava ai treni. Lasciò scivolare la mano sinistra sul corrimano blu. La vernice le sarebbe rimasta appiccicata sul palmo insieme al nero della sporcizia.
Accanto a lei correvano uomini con la valigetta. Di fianco a loro c’erano cartelli grandi come schermi dei cinema con scritto “pericoloso. Vietato correre”. Sollevò gli occhi al cielo. Voleva piangere. Aveva desiderato vivere a Londra. Aveva desiderato Frank. E adesso, come ogni volta, era finita.
Notò una telecamera sopra la sua testa. Ci giocò, fissandola con aria di sfida. “Dai… indovina quanti anni ho?”
Scoppiò in una risata. Sarebbe stato bello fregare una telecamera. Fregare i superespertoni che stan’ dietro i nastri delle telecamere. I CSI londinesi.
Terminò la discesa e si ritrovò in mezzo a cinquantamila persone.
In un angolo, una panchina. Un ragazzo obeso poggiava la testa contro quella della sua ragazza obesa. Le mani di lui nelle mani di lei. Gli occhi chiusi nei loro sogni.
Una ragazza coi dredlock si accorse che li stava guardando. Le sorrise.
-Hai del fumo?
-Mi spiace. Non fumo. Non più.
Abbandonò la coppia di ragazzi felice e s’incamminò ai lati della stazione. Passò accanto alla vetrina di un negozio che vendeva profumi. Le scritte appiccicate con la colla al vetro dicevano “Love and sex in the shower” e lei rise di nuovo. Rise forte. Da sola, con attorno ottomila persone.
Gli schermi in alto lampeggiavano in contemporanea. C’erano stati dei ritardi. A qualche treno era successo qualcosa. Un sacco di corse saltate. Gente che correva come ragni impazziti. Uno dei tipi con la valigetta colpì in faccia un bambino. Fermò la sua folle corse. Si piegò a novanta, la cravatta ricadde davanti agli occhi del bimbo. Gli toccò la faccina “sorry”. Il bimbo pianse, a scoppio ritardato. La madre che non si era accorta di nulla, lo prese in braccio. Lo cullò.
Lei era immobile. Ferma sugli occhi chiari del bimbo. Aveva la stessa espressione di Frank, in una foto vecchia di trentadue anni, in braccio a sua madre.
Prese il biglietto dalla tasca. Lo guardò, lo stracciò. Lo gettò per terra e iniziò a piangere. Da sola. I visi davanti alla sua faccia erano annacquati.
Una vecchina claudicante le si avvicinò
-Cos’hai? Stai male?
-Un po’…è che ho litigato con una persona a cui voglio bene… e sto scappando da lui
-Sei troppo giovane per avere dei rimpianti. Chiama il tuo ragazzo, dagli un’altra chance
-Come sa che è il mio ragazzo?
-Mica sono vecchia per niente…
E se ne andò, accarezzandole un braccio
-Chiamalo.
Si asciugò le lacrime, sbavandosi il mascara sulla faccia. Aprì il bottoncino. Estrasse il cellulare dalla borsetta.
Fece scorrere il menu fino a rubrica: andò alla lettera “F”


(ai miei 14 lettori sinceri, rimasti.
con tanti sorry per la mia latitanza.
ma sto facendo tante cose.
una, era questo raccontino)


(pour la chanson: "Personal Jesus- Depeche Mode"
thankS all'amica Moon)