venerdì 21 dicembre 2007

COSE BELLE DEL 2007

starò invecchiando… ma sento la necessità di fare un resoconto di questo 2007 (in cui io ho 27 anni)
è vero. non sono mai contenta, soddisfatta, di nulla. soprattutto di me stessa. vorrei di più, molto di più.
ma se guardo la mia agenda arancione (che QUEST’ANNO è praticamente vuota! rispetto al mio solito scrivere scrivere scrivere) la mia agenda da borsetta (che è ingrassata di 4 volte rispetto a quando mi è stata regalata) il mio blog su splinder, gli scontrini-sono un po’ disordinata, appunto cose sugli scontrini!-, il messaggi nel cellulare-sono smemorata, annoto tra gli sms i nomi, le cose da fare-i miei quaderni…

R E S P I R O

mi rendo conto quest’anno (in fondo…) non è stato poi così male

GENNAIO

pubblicazione della mia urban legend “Luce” sulla rivista letteraria on-line Prospektiva
http://www.prospektiva.it/archivio.htm

FEBBRAIO

la mostra a milano di Tamara De Lempicka















MARZO

la mia prima intervista


Ilaria intervista Silvia
Ilaria sarei io...
quella che da grande vorrebbe mollare il lavoro di ragioniera (impiegata!) andare a vivere al mare, in francia e fare la scrittrice
Silvia è una mia amica
pittrice, fotografa, insegnante, attrice di teatro
cosa ci accumuna? avere 26 anni. essere le uniche due in compagnia che non hanno fatto il liceo scientifico. e l'amore viscerale per il viola

ho fatto a lei un'intervista tipo... giornale di moda, credo
scusate: ma non conoscevo politici (si... un mio amico lo è, ma mi fa schifo la politica, non avrei potuto chiedergli niente)
può apparire frivola
(tratto dei vernissage... che voi disprezzate ;-)
ma in realtà... le ho chiesto tutto quello che dà un po' avrei voluto chiederle
e che sentendomi troppo 'gnuranta in materia... non ho avuto mai la voglia di chiedere

ecco a voi... le mie venti domande...

buona lettura!
Ilaria




1)io e te ci siamo conosciute circa tre anni fa, quando hai fatto una mostra in quel locale di busto... ora non ricordo il nome... quello col biliardo). mi aveva attratta tutto il viola che metti nei tuoi quadri. io amo il viola, e ci do significati miei (la nostra parte irrazionale, il subconscio, la nostra anima... credo il viola sia un colore bellissimo. perchè è forte, e racchiude tutto) per te, cosa rappresenta il viola?
Il viola è l’unione emblematica di emozioni, l’unione di due colori blu e rosso in cui la saturazione di uno o dell’altro crea un viola scuro e freddo o un viola caldo e dolce.
è un colore che vibra tra queste due tonalità, proprio come vibrano l’emozioni umane.



2)nei tuoi quadri astratti, il colore viola che viaggia libero sulla tela, contrasta sempre con forme piu lineari, precise in oro: per quale motivo?
...dimmi ma hai mai letto le mie spiegazioni...poste vicine alle tele....dai scherzo...
L’oro è la brillante lucidità della mente e della razionalità...
Che, inquadrata e rigida, blocca le più vive emozioni umane.
Per questo i viola appena dopo l’oro si trasformano in “viola piatti” e senza sviluppi “mosso materici” ed emozionali.
...però non faccio sol quadri astratti...perchè tu non hai mai visto i primi...ho sempre fatto figurativo ...l’astratto subentra quando sei pieno di sensazioni e di creare mimesi del reale...



3)sai... quando ci sono i vari vernissage, le mostre, gli aperitivi e molta gente si mette a guardare i tuoi quadri. dice "bello" "brutto" ma, magari, come me, non capisce molto. ci associa significati propri, distanti dai tuoi, a te, scoccia questa cosa? che ognuno veda in un pezzo di te, quello che vuole?
Tutti devono vedere qualcosa o quello che pensano...
Sono felice che possano esprimere le loro più intense sensazioni e se riuscissero a capire anche una piccala parte di me, un piccolo frammento...avrei dato qualcosa a qualcuno...
Quello che ogni artista vuole esprimere non è solo qualcosa di personale da tenere gelosamente per se, ma da poter far condividere...con il mondo.




4) ti fanno incazzare quelle persone che, in quelle occasioni, non degnano le tue opere nemmeno di uno sguardo?
...mi stanno indifferenti, non puoi sempre piacere a tutti e poi solo alcuni possono capire veramente qualcosa a chi già non interessa non potrai mai far entrare neanche uno spillo di te...ci sono occasioni in cui neanche persone che conosci da una vita capiranno mai nulla di te...e che devi fare, devi solo apprezzarle per quello che sono.

5)sai, in quelle occasioni, c'e sempre un sacco di gente. è difficile trovarti "disponibile", chiederti cosa significa un quadro. a te, fa piacere chi ti avvicina e ti chiede spiegazioni?
..io sono sempre disponibile, infatti faccio sempre un giro con tutti per far vedere i lavori..
.e anche lì se vedo poco interesse non disturbo neanche.... ma faccio vedere direttamente dov’è il buffet.
Comunque sono super felice quando tante persone vengono...alla fine vengono per me...magari non capiranno nulla ma non è importante....l’importante è che ci siano...


6)una volta mi hai detto dipingi la notte (io scrivo la notte) per che motivo lo fai? per il tuo poco tempo? o perchè la notte esce spontaneo tutto quello che hai dentro?
A volte perché esce lo spontaneo a volte perché c’è poco tempo a volte perché è emozione...a volte perché ci sono solo...bisogni di quel momento e basta a volte è così...non saprei altro...


7)mi dici come è iniziata questa passione? da piccolina disegnavi dappertutto. oppure... è nata poi?
Dipingevo già da 6 anni e prima avevo in mano matite e colori con cui coloravo tutto persino tovaglie e tappeti ...tra le varie urla di mamma...
Poi ho sempre dipinto, creato e disegnato anche quando ero a scuola con le caricature delle prof.... E regali di natale... Corsi di pittura serali e notturne a dipingere.

8)laureata a Brera (da un anno), insegnante in scuole medie, tieni corsi di pittura serale: che altro vuoi fare? (o fai?, che ho omesso)
Ormai 2 anni....scuole medie e liceo scientifico di varese...ma supplente... E non è appagante come essere prof ma è ancora lunga... Corsi pomeridiani di disegno al liceo di gallarate e tutor assistente con prof a Brera....cosa vorrei fare....????ù
Insegnare....insegnare ...mentre dipingo dipingo dipingo e vendo vendo vendo.....

9)credo... ti dia molte soddisfazioni questa vita, vero?

Molte ma ne voglio di più ...e poi non mi annoio mai.....

10)io non riuscirei ad avere una vita così movimentata, lavorare ad orari in cui gli altri escono a bersi una birra: è la passione che ti aiuta?
Correre avanti e indietro è stressante e ci sono delle volte che dici ...basta...
ma non è vero...morirei senza le mie mille cose...mi annoierei!!! ( a volte anche io sto volentieri sul divano a dormire tutta la sera)
Poi cambiare, fa bene!

11)fai anche parte di un'associazione culturale (quinto livello) cosa ti ha dato? solo nuove amicizie, o anche altro?
Mi ha dato...nuove e vecchie amicizie, un motivo in più per fare eventi e mostre anche quando il troppo lavoro non ti permette di pensarci...
L’unione fa la forza e sicuramente tante cose non le avrei fatte per la poca voglia di vendermi...loro ti “vendono” (non in scopo lucrativo e basta) e io sono contenta di non dover pensare altro che a portare e allestire un evento o altro.

12)una volta ci siamo soffermate sul tuo tatuaggio. e mi hai detto di averlo fatto a londra, a diciassette anni è stato un periodo difficile della tua vita. sei cresciuta molto grazie a quell'esperienza? sì... perchè per molte cose... ti vedo più adulta, più "sgamata" di una ventiseienne qualunque (dai... prendi me, per esempio...)
Tante cose ti fanno cambiare e migliorare e crescere...io ne ho ancora tante di strade da fare...ma sicuro non sarei come sono se fossi stata a piangermi addosso allora...se non avessi lottato e non fossi fuggita da me stessa non avrei capito tante cose di me stessa e degli altri.
13)appari sempre gioiosa, estroversa (credo di non averti mai vista incazzata. triste... sì, ma i fine serata non contano, dai...) piena di vita: sei davvero così? sempre sempre sempre? o è anche la tua una maschera pirandelliana?
Credo di essere veramente così... Contenta della vita...con tanti alti e bassi...
mi incazzo come tutti...ma non sono una “sola” borbottosa, meglio un sorriso e via...
L’unica maschera che ho messo è quella della formalità inutile, richiesta in vari lavori di merda...

14)hai molti amici. molti davvero. ma con quanti ti confidi? c'entra il tempo di conoscenza di una persona, o basta un evento a far sì tu ti fidi di lei, e ti apra? o magari, non sei una che si confida molto?
Io parlo con tutti amo stare a contatto con il mondo...e voglio bene a tutti ...mi sfogo di cavolate...ma non conosco veramente una persona unica di cui mi possa fidare...
Mi sono fidata di alcune persone e proprio quelle mi hanno deluso, perché non ti capiscono mai veramente, tu doni tutta te stessa e tutto e loro ti chiedono altro senza capire veramente come stai...ho trovato sempre gente non poco egoista.
Devi solo capire che hanno dei limiti e che sono fatte così...ma sicuramente la tua vera amicizia te la sei solo inventata nella testa.

15) ti reputi un'artista?
Mai dirsi..artista ..ma alla fine cosa altro potrei essere....mi piacerebbe veramente esserlo e vivere dipingendo e creando per tutta la vita...
16) per passione, fai teatro. sò che ci metti l'anima. ti reputi un'attrice? No per nulla o lo fai come hobby? (è superfluo chiederti se lo fai per acquisire sicurezza, non ne hai proprio bisogno! si capisce già da come stringi la mano. fidati... me l'ha detto una volta quella mia amica che ti ho presentato a un tuo spettacolo) tutti hanno bisogno di fiducia e sicurezza in se stessi...anche quando ti sembrano forti...anche io tremo ad un esame e a parlare in pubblico ma poi l’adrenalina fa passare tutto...e ti fa dare il massimo.
Sicuramente è una piacevole attività lavorativa che mi aiuta giorno dopo giorno a mantenere la mente allenata....tutto a memoria...e poi a essere sciolta e libera di parlare davanti alle più svariate persone..

17)cosa vedi nel tuo futuro?
la verità...non voglio sognare troppo e vedremo quello che succederà..tante cose mi sono capitate così, senza un motivo e non posso decidere troppo.
però ..cosa devo fare... Allora 2°laurea entro settembre ottobre 2007, mi devo riscrivere alle graduatorie di 3 fascia e provare a fare l’abilitazione all’insegnamento...e altro...

18)come ti vedi da grande?
spero con figli e un marito... Ma sempre pittrice e creatrice...ma vedremo...il matrimonio non è una cosa che mi interessa davvero.

19) cosa sono esattamente i trittici? perchè l'esigenza di fare su tre tele o quattro cose che potresti fare in una e dividere gli spazi con delle linee? (domanda da profana!)
necessità stilistica, tecnica e formale...bisogna creare equilibrio...e forma.
Le mie sono storie di vita...a volte vengono suddivise per creare una direzione, una vita...


20)possiedi una gran dose d'amore. che metti in ogni tuo pezzo d'arte. ti ho letta bene?
Tantissimo amore e non ho più paura di dimostrarlo o di farlo vedere al pubblico...io vivo di sensazioni...buona continuazione ....



era il 5 Dicembre 2006, l'avevo fatta per la "Leconte Storie All Writes" - Roma
(lei, ora, ha un sito: la trovate qui http://www.silviagabardi.it/ )


APRILE
il pranzo col gruppo di scrittori milanesi di Pennadoca
http://www.pennadoca.net/pennadoca/index.php?option=com_content&task=view&id=248&Itemid=82
http://www.micheleegli.ch/milano.html (le foto)
la mia prima fiaba Un angelo di nome Angela” scritta (e bocciata) per Assoali

MAGGIO

la pubblicazione della mia poesiaAmore friabile
nell’Antologia “Concorso di emozioni”-poesie e racconti d’amore della Kimerick
http://lilaria.splinder.com/post/12039230

LUGLIO


il matrimonio di Flavia e Giovanni
Nel vostro giorno
il sole ci scioglieva
e la Benny e la Vera ci raggiungevano
con stole d’oro in pendant
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mentre la mamma della Flà ci chiedeva di entrare
(“se la vedo mi commuovo”)
Silvia TreFoster in leggings e
Ufo con le scarpette/tacco/dodici rosse
ci fotografavano in ogni posa
e all’interno Giò, Luca e il Brother
attendevano
la fotografa

Una piccola chiesetta
minimale, coi canti del prete
un Santo Stonato dagli amici
e la Flà, per la prima volta?,
che non indossava il nero
ma come al solito,
parlavaparlavaparlava
anche mentre snodava la Fede
fla4.jpg
Tre amici davano voce alle letture
altri due portavano il vino e il pane
esortati dal prete
invisibili a tutti
durante lo scambio della Pace

E poi il lancio del riso
e l’attentato alla Flà dal piccolo Emiliano
e i chicchi in ogni décoleté
e la foto di amici tutti stand up
e l’altra tutti sit down

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L’interminabile pranzo
intervallato da
“sizza?”
fino alle sei
che alle cinque eravamo stanchi
e la ‘ziamadre’ seduta con noi
a cantare
e i segnaposti con la grafia elementare
infilati nelle borsette
e centinaia di rose rosse, bianche e salmone portate da Giò
parcheggiate nelle auto
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Destination Fontanili
e un altro po’ di amici
attendevano gli sposi in deshabillè
tranne il velo, quello sì! Per un po’
a ognuno le fiches per la consumazione
e trecento foto o più
e continuare a sorridere, a parlare
come una festa qualsiasi con-tutti-noi
io e Glo
E poi lasciarsi
con voi che raggiungete Gorgonzola
e la stanca felicità
disegnata sui vostri volti
(Lilaria, 4 Agosto 2007)

la mia prima volta a Roma e da un casa editrice (Leconte-Storie All Writes)
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AGOSTO

la mia prima volta in Sardegna
http://lilaria.splinder.com/post/14496635
la mia schiena

SETTEMBRE

l’incontro con Chuck Palahniuk al Festival della Letteratura di Mantova
http://lilaria.splinder.com/post/13802587
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la partecipazione ad una collettiva artistica di Impulsi Creativi a Gavirate (VA)
http://www.flickr.com/photos/9704877@N02/
(sul tavolo a casa mia)
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(sul treno…)
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(il resto del treno…)
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NOVEMBRE
la pubblicazione della mia poesia “Poison’s Girl” nell’antologia erotica di ErosityLove
http://www.lulu.com/browse/preview.php?fCID=1515231
DICEMBRE
la pubblicazione nell’e-book Erotikamente http://www.lamenteeilcuore.com/attimi/materiale/erotikamente%20141207.pdf
( “Nel ventre di Saffo” e “Tutto il cielo di Andrea” )

il mio sogno scritto (e bocciato) per “The Sleepers
la pubblicazione della mia poesia “Uscita d’emergenza” per “Les Fleurs Du Mal“-Nicola Pesce Editore

mercoledì 19 dicembre 2007

ci hanno pubblicate!
(siamo a pagina 12)
E-book Erotikamente

(grazie Antonella...)


(canzone: PIOMBO - Subsonica)
perchè ieri notte
avevo il piombo nella pancia

"Nel ventre di Saffo" + "Tutto il cielo di Andrea"

ci hanno pubblicate!
(siamo a pagina 12)
E-book Erotikamente

(grazie Antonella...)



(canzone: PIOMBO - Subsonica)
perchè ieri notte
avevo il piombo nella pancia

venerdì 14 dicembre 2007

Se scrivo non ti penso



Se scrivo non ti penso

Percorro ostinata
Da giorni
Da mesi
Da nonsòpiùquanto
Scalini marci
Di legno rotto
Fradici
Di sangue


E salgo
Aggrappandomi
Con entrambe le braccia
(se cado?)
Vado piano
Stanca
Disfatta
Distrutta


A volte scendo
Un paio di gradini
(sotto ci sei tu)
E non vedi il rosso
Sotto i miei piedi
Scalzi
E vorrei raggiungerti
Ridi


Proseguo
La salita
Tra pareti d’occhi
Grandi
Che mi guardano
Mi soffocano
E c’è uno schermo
Un vecchio film


Una donna
In bianco e nero
Pura d’altri tempi
Mi tende la mano
Le allungo il braccio
(fammi volare)
Mi volto indietro
Ti vedo

E leggo “Rabbia
Bevo vodka
Riempio paure
Intaso la testa
Fumo
Erba
Ma se scrivo
Non ti penso


(scritta per VOLOBLIQUO -click- la sera del 3/12/07
TU sai chi sei
IO oggi ho saputo mi pubblicano una poesia...tanto non te ne frega. delle mie "cose alternative")


(la chanson: "Dig" degli Incubus, grazie Chicco:-*)

martedì 4 dicembre 2007

lancio vecchie bambole amiche





(non è stupenda?)


lancio vecchie bambole amiche
schianti
contro un muro di ghisa
urlano
lascrime vere che non mi toccano
(non mi toccano)
urlo
la mia rabbia verso il mondo
che gira gira
troppo forte
e se ne fotte
grido
(che nessuno sente)
parole morte in gola
aprimi la bocca
guarda
in fondo
infila la mano dentro di me
fammi sentire dolore
ma tirala fuori
e lanciala via
(da me)


(scritta su un nuovo blog: http://isettepeccati.splinder.com/ )
(canzone: Tokai- Antianti feat. Samuel & Veronika)

sabato 10 novembre 2007

CORALLO


CORALLO
QUARANTANOVE€CINQUANTA

Qui c’era un uomo.
Coi capelli lunghi grigi.
Lo sguardo ermo e bello.
Qui c’erano cinesi a servirti.
Carine ed in ordine.
Qui c’era una ragazza celiaca.
Magra magra. Più di me.
Ma anche più giovane. E carina.
Col suo sacchetto col cibo.
Che chiese di prestare attenzione all’uso delle posate.
E delle stoviglie.
E l’uomo solitario aveva lo sguardo di fronte al mio.
E la donna imbellettata era alle mie spalle.

E la menava.
Per un sacco di cose.
Indossavo la mini ed era estate.
Guardavo l’uomo.
Un personaggio da film. O da libro.
Di quelli con la faccia vissuta.
Di quelli che sembrano averle viste. Un po’ tutte.
E ti dirò che mi dispiace.
Che avrei voluto dirgli raccontami. Che un giorno scriverò di te.
Che avrei voluto dirgli io la trovo interessante.
E invece.
Sono rimasta.
Lì.
A sfiorarne lo sguardo.
Mi sono anche alzata. A pagare.
Gli sono passata accanto.
E.

Non mi sono più voltata.

(immagine: Sardegna Agosto 2007)
(song: "che cos'è l'amor?+besame mucho" (live) Vinicio Capossela)

lunedì 29 ottobre 2007


(Tharros - Sardegna. agosto 2007. TU sai)
anche senza te
ho messo a zittire
i miei sacri fantasmi
la tua lingua
ha nutrito la mia mano
in atti erotici
d'amplessi convulsi
e solitari appannamenti di mente
ho lasciato alla sabbia
le mie vergogne immotivate
e il mare ha nutrito
i miei sogni
(mi hai persa
mi sono ritrovata)

(canzone: Spark - Tori Amos. grazie a Chucky**, grazie a Francesco)

sabato 6 ottobre 2007

nel ventre di Saffo

nel ventre di Saffo



Muoverei appena le dita
che scrocchiano
sul tuo ventre
che mi respira sulle labbra
[scostandoti appena
quell'elastico casto]
-intensità viscosa che
di saliva mi umetta il labbro-
ed è un morso che
userei per farti gridare
orgasmico quel dolore
velenoso quell'attimo
ove la notte
non ha porte

il mio ventre oscillerebbe
sempre più veloce
impazzito
impaziente
al solo tuo tocco
trepidante
curiosa
inesperta
mi lascerei guidare selvaggia
dalla maestria del tuo sapere
che m'accarezza
urlandomi dentro

lieviterebbero baci
oscurando il sole
lieviterebbero lingue
nelle cavità scoperte
[eseguirei un sezionato
ghirigoro sul tuo seno]
-distanze ora sfumate
e la carne m'infiamma-
in crescendo t'appenderei
venerandoti
come scolpito desiderio

seguendo ogni centimetro
della mia pelle
le tue labbra di seta
penetrerebbero lingua nelle mie
ed oltre
tra l'immensità delle mie cosce
e i miei glutei insaziabili
percorsi da fili elettrici
graffierei la tua schiena
aggrappandomi ai tuo capelli
tendendo collo e nuca eccitate
urlando
prima di ricadere
esausta


un sogno condiviso... da Ilaria e Morfea



(song: lasciami leccare l'adrenalina - Afterhours)
(immagine: special thankS to
Anneheche )

giovedì 27 settembre 2007

IMPULSI CREATIVI - IL VAGONE 2007

accadde domenica23settembre2007. a Gavirate (varese)
è la prima collettiva artistica a cui ho partecipato...
l'associazione si chiama "impulsi creativi"
io ho esposto 5 poesie
abbinandole a 5 foto della mia amica Silvia
(un grazie a mia sorella Federica, che ha fatto le foto delle "opere" in casa
io ero troppo stanca! sono stata impegnata venerdì sera/notte
e sabato mattina per sistemare i pezzi...)
 magari... se guardate qui... capite anche il significato;-)

(in sottofondo: "Celestial terrestrial commuters" di John McLaughlin & Mahavishnu Orchestra *thankS to 7!!!)

martedì 11 settembre 2007

IO CHE HO INCONTRATO CHUCK PALAHNIUK

POSTUMI SO CHIC
{a causa di un dannato pc}

06 Settembre 2007, Giovedì h. 22.28


Non sono una sua fan. Non sono una sua fan sfegatata: questo intendevo. Sono una che ha letto qualcosa di lui, ne è rimasta colpita, ha un lavoro che la sta distruggendo, ha colto al balzo quest’opportunità per incontrarlo al Festivaletteratura di Mantova. Lui è Chuck Palahniuk (pronuncia PALONIC, non PALANIUC). È uno scrittore statunitense. Per alcuni un genio, per altri un emerito sconosciuto. Se vi dicessi “Fight Club”? Sì, bravi! Il film con Brad Pitt ed Edward Norton. Quello delle botte, delle saponette fatte col grasso da liposuzione, dell’appartamento arredato Ikea, delle persone che simulano di avere un cancro per poter far parte di un gruppo. Ecco: è lui l’autore.
Prima di quel libro, completato in sei settimane durante le quali ha partecipato ogni sera a una festa, ne aveva scritto un altro (“Invisible Monsters”). Due anni sottratti alla sua vita esclusivamente per scrivere. E gli pesava farlo. Due anni in cui si ripeteva “farai un sacco di soldi, sarà un successo”. E invece è stato rifiutato da varie case editrici. Pubblicato tre anni più tardi.
“Fight Club” l’ha scritto divertendosi. Senza pensare al dopo. Al fatto che sarebbe diventato un cult e che ne avrebbero tratto un film costato 63 milioni di dollari! Soddisfatto del film? Lo scrittore dice di sì “con tutti i soldi che ci hanno speso” e sorride.
Chuck è magro, alto, rasato calvo, con un bel sorriso. Dalla fila di mezzo in cui ero seduta continuavo a guardarmi in giro. Ho pensato potesse essersi nascosto tra di noi, con indosso un paio di occhiali scuri, che all’improvviso si alzasse e facesse un “ingresso SHOCK” tra duecento “ahhhhhhhhhhhhhhhh”. Invece no. Dopo venti minuti d’attesa, in cui qualcuno applaudiva l’ingresso di ogni uomo singolo che entrava, è arrivato. Da dietro una telecamera di spalle, con al seguito intervistatore e traduttore.
Quando è entrato nel Giardino della Cavallerizza (a Palazzo Ducale) il cuore sembrava volermi uscire dal reggiseno a quadrettini che sbucava dal vestito, e mi mancava l’aria. My God! Chuck Palahniuk!
Non ho appuntato nulla sei ore fa, durante la conferenza. Ma al risveglio stamattina ero emozionata come i bimbi che devono andare in gita. Ripeto: non sono una sua fan. Sono una che vorrebbe scrivere, scrivere davvero, e crede lui sia un potenziale maestro. E ora lo avevo davanti.
Ho letto solo due libri suoi: “Cavie” (ho impiegato un sacco di mesi, non mi è piaciuto e, a detta dell’intervistatore, ha una delle più belle copertine in commercio) e “Soffocare” (letto in tre giorni, di brutto tempo in Sardegna. Eccessivo, secondo me, nel voler raccontare tutto, ma con un gran colpo di scena). Ma a volte “ti innamori” senza bisogno di troppi perché.
Lo temevo, un po’.

La prima volta che ho visto il suo volto d’angelo sulla quarta di copertina di “Cavie”, mi son detta “mioddio, questo è pazzo!”. E ora era qui. Quasi timido. Un po’ distante dalla scrivania/microfono, come se fosse in secondo piano, come se così facendo tu potessi non notarlo. Gli hanno chiesto perché il pesce rosso di “Cavie” muore fuori scena. Lui ha detto gli animali non chiedono amore. Siamo noi che glielo diamo, incondizionatamente. E proprio perché non chiedono nulla, non si meritano gli facciamo nulla. Forse per questo ci sconvolgiamo così tanto quando vediamo animali morti in televisione. Più che le persone.
Per lui scrivere è divertimento, e in più ci guadagna pure un sacco di soldi. E ha riso. Chuck ride un sacco. È un uomo divertente, schietto, educato. Gli hanno fatto qualche domanda sul suo modo di scrivere. Lui ha sottolineato il suo modo di valorizzare, di dare un nome preciso, di rendere ben identificabili “cose banali”. Come una saponetta. Come Il Fight Club (tu hai mai saputo dell’esistenza dei Fight Club? Eppure, dopo Palahniuk, se ne senti parlare, ripensi a QUEL Fight Club). Come i codici in aereo, come i termini medici (Soffocare).
I suoi libri nascono dal vissuto, da dialoghi, da documentazioni. “Rabbia” (Rant), il suo ultimo romanzo, è un libro orale, più persone dicono la loro su una cosa che è accaduta. Magari senza nemmeno un filo logico. Magari senza nemmeno incastrarsi bene. Magari poi quella cosa nemmeno è successa davvero.
Dice di far molto caso alle persone, ai loro dialoghi. E quando qualcuno gli racconta qualcosa, ci pensa un po’ prima di cancellarlo dalla mente, perché potrebbe scriverci un racconto.
Chuck ha chiesto se c’erano domande. Per ogni domanda avrebbe regalato una busta. Il pubblico, duecento persone sui 25-30 anni, di cui una decina sui 40-50 e una coppia sottobraccetto di nonni (di Chuck?), non ha reagito. Lui ha ripetuto l’offerta dicendo che nella busta c’era un indirizzo e-mail a cui spedire una domanda, lui avrebbe risposto e inviato un regalo. È stato in quel momento che una trentina di persone (compreso il mio accompagnatore) si sono fiondate verso di lui.
“Ah ah ah” ha riso. “Something like this has never happened to me before. It’s the first time!” Ha detto che aveva solo dieci buste e ha scelto un ragazzo/una ragazza/un ragazzo/una ragazza fino a esaurimento. Non ricordo le domande dal pubblico. Ricordo le due a cui non ha risposto: “ho notato una somiglianza tra il suo libro e bla bla bla… lei cosa mi dice?” – e lui – “I don’t know this book” e c’è stata una risata collettiva e una standing ovation di applausi. Poi ha aggiunto che c’è la gente che va al college e scrive in modo forbito delle cazzate e c’è la gente che “vive”, che, magari, come lui viene dal giornalismo e scrive senza filtri di cose vere a cui nessuno presta attenzione.
Un’altra ragazza ha citato la prefazione di una giornalista italiana in un giornale e bla bla bla – lui di nuovo – “sorry but I don’t know” e il pubblico ha applaudito. A una signora che ha esordito con “innanzitutto grazie per i libri che hai scritto…” ha risposto “innanzitutto grazie per essere qui oggi…”
Quando è uscito in piazza per gli autografi, io avevo il mio “Soffocare” e una penna viola coi brillantini con una testa di struzzo con piume viola e collettino peloso (tipo soffione) come tappo, come cadeau per lui. Ho atteso seduta nel giardino, avevo troppo male alle gambe per uscire e farmi la fila. Antoine è rientrato dopo quindici minuti (ha detto che non gli andava di farmi attendere ancora, è passato davanti, ha allungato il braccio e lui ha firmato) con la scritta “Ciao Illary Chuck Palahniuck”, dicendomi che non sapeva se si scrivesse con la “H” o con la “Y”.
Sono uscita, ho costeggiato la fila sottobraccio ad Antoine, con la penna in mano, sono arrivata davanti, ho detto al traduttore “It’s a present for Chuck”. Lui l’ha presa, gli ha bussato sulla spalla, stava firmando, gliela ha fatta vedere e mi ha indicata. Chuck ha piegato la testa nella mia direzione.
“Chuck it’s for you” sono solo riuscita a dirgli.
Lui mi ha fatto un sorriso grande, come i bambini “Thank’S”.
“Thank’s. Bye!” col mio pugnetto apri/chiudi tipo miss mondo e Antoine che gli diceva “Lei è Ilary!” alludendo alla firma.
Sono strana. Sono felice.
Sono le 23.55, vado a letto.





(immagine: http://www.festivaletteratura.it )
(song: where is my mind , Pixies)

un grazie grande ad Anto, my Dark Angel

lunedì 10 settembre 2007

10 settembre 2007: (my fiancèe's birthday)
I've a Dream today...
(B I S O G N A C L I C C A R C I !)


un grazie grande a tutti quelli che avevano votato la mia favola...
non sono stata LA "ripescata"

ci riproverò...
questa volta, però, ho in progetto un romanzo breve
da scrivere con la complicità di un amico

(dormo un po'...
vi farò sapere qualcosa nel 2008;-)

martedì 24 luglio 2007

Uscita d'emergenza

uscita d’emergenza

That I have only you in my brain
Et mon esprit n'a pas d'autres
Reasons to exist
Et  je rêve tes mains
Your skin
Tes lèvres
And we that mixed up us
Adultères
(we are perhaps sinning towards God? Towards who? I don’t know its eyes)
Dans ce moment il ne m'intéresse pas
I’m exploding
Et mille horloges dérangent des mes tranquilles
With theirs tic-tac/ tic-tac/tic-tac/tic-tac
Métronomes devenus foux
That don’t menage to
Poursuivre mes/TES secousses
Of adrenalin
Et idiot rires d'embarras
And thrills
Tu fait moi noyer et tu redonne moi le souffle
And I have you like lymphe vital
Dans mes os dans mes bras dans ma bouche
And dragonflies hidden in the stomach
Pour dessiner beaucoup des petites “double”
That wake me up in the night
Et elles me font sourir
(and I’m afraid)
Et si je l’étale
The hypothetical?
Si j’étais un délire?
[IO]
If were a delirium?
[TU]
Si était une cage?
[CHI]
I steal your lips one moment
Massacre.

Unpick from your front from your fingers from your stomach
Tous désirs pour moi
And give me like a gift
Je suis une vie contradiction
Even if you saw me that I’m so beautiful
Et dans cet moment je ne veux pas penser au prince charmant
I don’t want to think shitty pricipes
Que si nous nous devons heurter
And make BUM! It’s because we are something special
Et pourquoi it doit etre comme ça
And I don’t want to think to other
Que toi. 



(ti ho incastrato dentro di me senza chiederti permesso. Avevo paura di perderti. Mi sono illusa così di averti più che posso. Dimmi te se vuoi cambiare location ;-)
sabato 21 luglio 2007 h. 17.04.
ho finito mezz’ora fa di farmi il silkepil. E già mi manchi. Pazzia? (me lo dirai quando arrivi)

(chanson: oggi sono io, Mina)





)



importante...
click HERE and HERE (shhhhhhh)

Commenti
19:00, 24 luglio, 2007

You're drilling somebody's soul.
What a lucky soul!

Ce que ne change pas
dans la vie
est le courage de chanter l'emotion.

Don't stop.
Never.
That lucky soul will be the music.

Tu serais les mots.

I'm dancing.
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