Ebbene sì! ce l'ho fatta!
Anche se, ho avuto giorni davvero terribili, a causa di 'sto tempo
(tanto che, in un paio di occasioni non riuscivo a
reggermi in piedi, ho dovuto chiedere la malattia e stare UN'INTERA
GIORNATA! SDRAIATA SUL DIVANO! Senza riuscire a dormire e rendendo pazza
anche la mia famiglia) mi sono fatta di ionoforesi e... a Perugia ci sono stata!
Ho incontrato le altre "Women at Work"
(nella foto: partiamo da sinistra!)
Costanza Bondi, autrice nonchè creatrice e curatrice del gruppo "Women@work" (che avevo già sentito telefonicamente il giorno prima, mentre ero in giro per Perugia con Andreina - la mia carrozzina. Che
sì. Lo ammetto. Mi vergogno a farmici vedere seduta sopra. Tutti che ti
guardano e bla bla bla. Però era l'unico modo che avevo. Per andare in
giro e non affaticarmi troppo. E poi il tempo era bruttissimo e, Andreina - che ho chiamato così perchè, prima, era della nonna di Michi, il Guillame del mio racconto - mi ha tolta dall'impigrimento che avrei avuto nella stanza dell'albergo).
la spigliatissima,
Rossella Boriosi.
l'inglese
Chris Kinniburgh.
la non-amante del marrone
Cristiana Iannotta.
la poetessa nascente
Lolita Rinforzi.
l'affabile
Cinzia Sposato.
(l'uomo accanto a me, nella foto, è l'editore
Jean Luc Bertoni)
la tenera
Giulia Basile.
e infine, oltre che autrice, collaboratrice di Costanza,
Viviana Picchiarelli.
la presentazione si è svolta nel Foyer del Teatro Morlacchi, di Perugia. Mio papà, che mi ha accompagnata, con mia mamma, ha fatto alcune foto:
(io sono quella un po' SVAMP-ita- che alza il collo! Viviana è quella "bella professional" che guarda dritta nella macchina fotografica)
(qui, io e Cinzia ci stiamo confrontando, prima che inizi la presentazione)
(eccomi! ispirata... da che cosa, non lo so...)
(tra Cinzia, Giulia e Viviana)
in questa foto, i più attenti, potranno notare l'ombretto color oro con i brillantini, che ho messo per l'occasione, essendo il dress code MARRONE+ORO, come la stupenda copertina, disegnata dal piccolo Alessandro Antonelli
A volte, io SEMBRO spavalda. In realtà sono abbastanza timida. E, se con le autrici
ho parlato tranquillamente, quando l'editore ha detto "ora ogni autrice
ci spiegherà come è nato il suo racconto" io continuavo a pensare
"Ilaria non farti andare via la voce! Non imbarazzarti! fai uscire la voce!"
Ed erano TUTTE molto meno inibite di me. Molto professionali e spigliate, elencavano le loro collaborazioni, i loro successi. Io non ho raccontato nulla. Del fatto che scrivo da un bel po' d'anni. Che ho scritto con vari pseudonimi (lunatica, lunatica2, ilariathequeen, revengedoll, violet, Viola Rossi, Ilaria Pamio - che è poi il mio vero nome! - e, dal 2010 scrivo con il nick Lila Ria). Mi sono limitata a dire che "il mio racconto è autobiografico.
Sono molto felice perchè è il mio primo racconto ironico e si discosta
molto dal genere che scrivo (un po' pulp, un po' truce) o dalla poesia. E
poi è un libro di racconti tutti al femminile. Quindi contentezza
doppia. E... basta" (ecco, magari il BASTA potevo evitarlo :))).
Poi... -
poco prima che l'attore (Fred Lepic - Frediano Picchiotti, che è stato bravissimo! Ha letto il mio racconto senza conoscermi, ma catapultandosi in pieno, nelle sensazioni che provavo quando lo scrissi) ne leggesse un pezzetto - Costanza mi ha chiesto se mi andava di raccontare qualcosadel mio racconto. Sinceramente avrei preferito evitare. Però... è un racconto a cui tengo molto e, quindi... mi son "fatta forza!" (è che io non sono un'attrice: mi
imbarazza parlare al microfono! E ho spiegato che mi trovavo a una sagra
e la signora milanese seduta al tavolo con me, guardando le unghie
smaltate mie e di mia sorella, sentenziava che i colori scuri li usano
le persone malate. Io quando mi alzai dal tavolo chiesi una mano a mia
sorella, per camminare. Perchè io ho realmente una malattia. Il resto...
scopritelo leggendolo sull'antologia!"
Altro, in questo momento, non lo ricordo. So solo che sono contenta! Dell'esperienza che ho vissuto. Contenta di aver fatto parte di un'antologia TUTTA AL FEMMINILE (non so quanti dei miei amici/conoscenti lo sanno: ma io, in quinta superiore portai una tesina che parlava dei
diritti della donna. Credo, nella forza e nella combattività che hanno le donne). Contenta di aver conosciuto le altre autrici, Fred Lepic e
Sandro Allegrini, collaboratore de "Il Corriere dell'Umbria" che ci ha dedicato questo articolo:
G R A Z I E!!
Alle Women@work,
per avermi fatto vivere questa bella esperienza (nell'incantevole Perugia)
Buoni propositi per il futuro? SVEGLIARMI!!!! la prossima volta, sarò certamente più disinvolta...