Era la mia prima volta alla Ubik, una libreria molto bella e moderna, situata dove, fino a poco tempo fa, c'era "La casa del disco".
Appena io e il mio accompagnatore siamo arrivati, un gentile signore, vedendoci un pochino in difficoltà, ci è venuto in soccorso nel varcare l'ingresso. All'interno, una delle sorridenti e giovani libraie, ci ha riferito che l'autore era già presente al piano superiore e siamo stati aiutati da delle persone a raggiungere la sala.
Quando ci siamo accomodati in prima fila, mi sono voltata e ho iniziato a guardarmi intorno alla ricerca di Francesco Muzzopappa. Non avevo mai letto nessun suo libro, non ne avevo mai sentito parlare, non avevo nemmeno ben presente quale fosse il suo viso.
Da un po' di tempo mi appariva nella bacheca fb la copertina colorata del suo libro, legata ad alcuni eventi - tra cui lo Spritz Letterario di Marianna Bonelli.
Quando nella home di fb mi è apparso l'evento di Varese, ho pensato che fosse una bella occasione conoscere di persona "lo scrittore di cui tutti parlavano".
In libreria, il mio sguardo si è fissato un po' più a lungo sul ragazzo con la barba seduto sull'unica poltrona, qualche fila dietro di me.
(nell'immagine - rubata dalla pagina fb della libreria Ubik - c'è il signore con la barba grigia e gli occhialetti che mi ha dato una mano a entrare e il ragazzo con la barba sull'unica poltrona)
Poi il mio amico ha googolato il nome dell'autore e ci siamo accorti che... no. Francesco non era il ragazzo barbuto, ma quello in piedi, in fondo in fondo alla sala.
Sul tavolino rotondo davanti a noi, oltre a varie copie di "Dente per dente", una di "Affari di famiglia" e una di "Una posizione scomoda", c'era un pacchetto di Gocciole. Quelle del Mulino Bianco.
L'autore, nell'avvicinarsi alla sua postazione, mi ha fatto l'occhiolino, per salutarmi. Beh, è abbastanza semplice riconoscermi. Siamo in poche ad avere una carrozzina fuxia.
Accanto a lui, si è seduta l'intevistatrice Ambretta Sampietro.
Lei la conoscevo già, di nome. Organizza diversi eventi a Varese e, anni fa, mandai alla sua attenzione un mio racconto "La morte dell'ereditiera" per il concorso "Giallo sui laghi". Non l'ho riconosciuta immediatamente, perché dal vivo ha un viso molto meno austero, di come mi era apparsa in foto.
(Ambretta Sampietro e Francesco Muzzopappa - foto rubata dalla pagina fb di Ubik Varese)
Dopo aver saputo dell'evento, mi sono documentata in rete e, un po' di cose che sono state dette all'inizio, già le conoscevo. Sapevo anche di cosa parlava il libro e che era, per la maggior parte, ambientato a Varese - città in cui abita Carmen, la pazientissima fidanzata di Francesco.
Muzzupappa, che nella vita è uno tra i più conosciuti e apprezzati copywriter, con "Dente per dente" pubblicato da Fazi - mica da uno qualsiasi! - è al suo terzo romanzo umoristico.
Durante la presentazione ci ha ricordato la differenza che passa tra comicità e umorismo, citando Pirandello.
La comicità è una risata "immediata e di pancia". L'umorismo è "qualcosa di più". E' quanto spinge a un sorriso misto di riflessione e simpatia umana: è una forma più sottile di comicità, basata sull'osservazione di aspetti insoliti e bizzarri della realtà che ne consentono una comprensione più ampia e profonda.
<<Vedo una vecchia signora, coi capelli ritinti, tutti unti non si sa di qual orribile manteca, e poi tutta goffamente imbellettata e parata d'abiti giovanili. Mi metto a ridere. "Avverto" che quella vecchia signora è il contrario di ciò che una rispettabile signora dovrebbe essere. Posso così, a prima giunta e superficialmente, arrestarmi a questa espressione comica. Il comico è appunto un "avvertimento del contrario". Ma se ora interviene in me la riflessione, e mi suggerisce che quella vecchia signora non prova forse piacere a pararsi così come un pappagallo, ma che forse ne soffre e lo fa soltanto perché pietosamente, s'inganna che, parata così, nascondendo le rughe e le canizie, riesca a trattenere a sé l'amore del marito molto più giovane di lei, ecco che io non posso più riderne come prima, perché appunto la riflessione, lavorando in me, mi ha fatto andar oltre a quel primo avvertimento, o piuttosto, più addentro: da quel primo avvertimento del contrario mi ha fatto passare a questo sentimento del contrario. Ed è tutta qui la differenza tra il comico e l'umoristico.>> [Luigi Pirandello, Saggio sull'umorismo, 1908]Ho cercato di osservarlo con attenzione, ma Francesco, a parte avere un tono di voce molto delicato e un viso gentile con un sorriso aperto, non ha alcun tick, che io possa evidenziare.
Ci ha raccontato che i suoi libri sono stati molto apprezzati in Francia, che "Una posizione scomoda" presto diventerà un film, mentre "Affari di famiglia" potrebbe essere portato a teatro.
La sala in cui si è svolta la presentazione era colma di persone e, alle mie spalle, qualcuno rideva rumorosamente.
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Le Gocciole: avevano un loro motivo per esserci. Francesco ne parla in uno dei suoi due romanzi, che non ho ancora letto, e, prima del momento autografi, dediche e "volevo conoscerti di persona perchè sono un amico di Carmen", ci sono state gentilmente offerte.
E io sono tornata al 1992.
"Dente per dente", ora l'ho letto. Giovedì, venerdì notte e questo sabato che ho trascorso a casa sul divano con la mia amica copertina.
Devo dire che, all'inizio, non mi ha presa.
Non so se perchè già conoscevo i fatti, ma le primissime pagine non mi coinvolgevano - giovedì notte.
Dalla pagina 38, in corrispondenza del capitolo "la sacra famiglia", qualcosa in me è cambiato!
Da quel punto, la lettura mi ha catturata come fosse una ventosa.
Sono entrata nei panni di Leo e ho iniziato a ridere, da sola, nel letto, di notte.
Le frasi BEST OF secondo me, sono state:
[P. 42]
"Accanto a lei, sua madre starà convogliando tutte le forze cerebrali perché mi venga un infarto. Glielo leggo nello sguardo fiammeggiante che si posa sulle mie dita fantasma che invece la salutano. ... Verrà il giorno in cui cambierà idea... E mi sorriderà. E a Malpensa atterreranno gli unicorni."
[P. 45] Lazzaro
[P. 117]
"Trascorro la notte in garage a martellare il bagagliaio della Panda per riparare la pesante ammaccatura, un lavoro che dal carrozziere potrebbe costarmi quel rene che invece vorrei tenere per pagare un bravo avvocato nel caso venissi sbattuto in carcere per incendi dolosi e fusioni di madonne."
[P. 134]
"Nella mia visione mistica dell'universo, tendo a scindere il momento della creazione in due momenti separati e ben distinti: il primo, in cui immagino Dio utilizzare l'argilla per creare uomini e animali, e il secondo, in cui, in mancanza d'argilla, deve aver usato dello sterco, perché chiunque abbia insegnato quella parola alla bestia non può avere altra provenienza."
[P. 147]
"Allora Sonia.
No, Sonia no. Non mi piace.
Samantha col th.
Piuttosto voto Forza Italia."
[P.152]
Ho cercato su google questo figo pazzesco, col nome di Devin Amstrom
[P. 161]
"In attesa che uno psichiatra ci si avvicini per chiedere se ci serve una dose di Roipnol, una ragazza del gruppo, incuriosita dal freak che mi porto appresso, ci si accosta ancheggiando."
Io penso che far ridere sia molto più difficile che far piangere.
Far ridere con intelligenza è ancora più difficile.
Grazie a Francesco,
perché nel tuo libro, oltre all'ironia, ho trovato molta umanità e disperazione. Dì alla tua mamma che i capelli non erano al top, ma sei scusato, perché c'era la pioggia ;-)
P.s. se ci troveremo al Twiggy, salutami.
Grazie a Ambretta,
per la dolcezza con cui l'ha presentato.
Grazie ai ragazzi della Ubik,
(ricordo solo il nome di Luca) e i ragazzi che c'erano "nei pressi" che mi hanno dato una mano.
Grazie a Federica e P.,
che mi hanno accompagnata, nonostante fossi isterica, per la pioggia.
Grazie a Marianna,
per avermi caldamente consigliato l'evento. Speriamo di incontrarci presto di persona.