martedì 11 settembre 2007

IO CHE HO INCONTRATO CHUCK PALAHNIUK

POSTUMI SO CHIC
{a causa di un dannato pc}

06 Settembre 2007, Giovedì h. 22.28


Non sono una sua fan. Non sono una sua fan sfegatata: questo intendevo. Sono una che ha letto qualcosa di lui, ne è rimasta colpita, ha un lavoro che la sta distruggendo, ha colto al balzo quest’opportunità per incontrarlo al Festivaletteratura di Mantova. Lui è Chuck Palahniuk (pronuncia PALONIC, non PALANIUC). È uno scrittore statunitense. Per alcuni un genio, per altri un emerito sconosciuto. Se vi dicessi “Fight Club”? Sì, bravi! Il film con Brad Pitt ed Edward Norton. Quello delle botte, delle saponette fatte col grasso da liposuzione, dell’appartamento arredato Ikea, delle persone che simulano di avere un cancro per poter far parte di un gruppo. Ecco: è lui l’autore.
Prima di quel libro, completato in sei settimane durante le quali ha partecipato ogni sera a una festa, ne aveva scritto un altro (“Invisible Monsters”). Due anni sottratti alla sua vita esclusivamente per scrivere. E gli pesava farlo. Due anni in cui si ripeteva “farai un sacco di soldi, sarà un successo”. E invece è stato rifiutato da varie case editrici. Pubblicato tre anni più tardi.
“Fight Club” l’ha scritto divertendosi. Senza pensare al dopo. Al fatto che sarebbe diventato un cult e che ne avrebbero tratto un film costato 63 milioni di dollari! Soddisfatto del film? Lo scrittore dice di sì “con tutti i soldi che ci hanno speso” e sorride.
Chuck è magro, alto, rasato calvo, con un bel sorriso. Dalla fila di mezzo in cui ero seduta continuavo a guardarmi in giro. Ho pensato potesse essersi nascosto tra di noi, con indosso un paio di occhiali scuri, che all’improvviso si alzasse e facesse un “ingresso SHOCK” tra duecento “ahhhhhhhhhhhhhhhh”. Invece no. Dopo venti minuti d’attesa, in cui qualcuno applaudiva l’ingresso di ogni uomo singolo che entrava, è arrivato. Da dietro una telecamera di spalle, con al seguito intervistatore e traduttore.
Quando è entrato nel Giardino della Cavallerizza (a Palazzo Ducale) il cuore sembrava volermi uscire dal reggiseno a quadrettini che sbucava dal vestito, e mi mancava l’aria. My God! Chuck Palahniuk!
Non ho appuntato nulla sei ore fa, durante la conferenza. Ma al risveglio stamattina ero emozionata come i bimbi che devono andare in gita. Ripeto: non sono una sua fan. Sono una che vorrebbe scrivere, scrivere davvero, e crede lui sia un potenziale maestro. E ora lo avevo davanti.
Ho letto solo due libri suoi: “Cavie” (ho impiegato un sacco di mesi, non mi è piaciuto e, a detta dell’intervistatore, ha una delle più belle copertine in commercio) e “Soffocare” (letto in tre giorni, di brutto tempo in Sardegna. Eccessivo, secondo me, nel voler raccontare tutto, ma con un gran colpo di scena). Ma a volte “ti innamori” senza bisogno di troppi perché.
Lo temevo, un po’.

La prima volta che ho visto il suo volto d’angelo sulla quarta di copertina di “Cavie”, mi son detta “mioddio, questo è pazzo!”. E ora era qui. Quasi timido. Un po’ distante dalla scrivania/microfono, come se fosse in secondo piano, come se così facendo tu potessi non notarlo. Gli hanno chiesto perché il pesce rosso di “Cavie” muore fuori scena. Lui ha detto gli animali non chiedono amore. Siamo noi che glielo diamo, incondizionatamente. E proprio perché non chiedono nulla, non si meritano gli facciamo nulla. Forse per questo ci sconvolgiamo così tanto quando vediamo animali morti in televisione. Più che le persone.
Per lui scrivere è divertimento, e in più ci guadagna pure un sacco di soldi. E ha riso. Chuck ride un sacco. È un uomo divertente, schietto, educato. Gli hanno fatto qualche domanda sul suo modo di scrivere. Lui ha sottolineato il suo modo di valorizzare, di dare un nome preciso, di rendere ben identificabili “cose banali”. Come una saponetta. Come Il Fight Club (tu hai mai saputo dell’esistenza dei Fight Club? Eppure, dopo Palahniuk, se ne senti parlare, ripensi a QUEL Fight Club). Come i codici in aereo, come i termini medici (Soffocare).
I suoi libri nascono dal vissuto, da dialoghi, da documentazioni. “Rabbia” (Rant), il suo ultimo romanzo, è un libro orale, più persone dicono la loro su una cosa che è accaduta. Magari senza nemmeno un filo logico. Magari senza nemmeno incastrarsi bene. Magari poi quella cosa nemmeno è successa davvero.
Dice di far molto caso alle persone, ai loro dialoghi. E quando qualcuno gli racconta qualcosa, ci pensa un po’ prima di cancellarlo dalla mente, perché potrebbe scriverci un racconto.
Chuck ha chiesto se c’erano domande. Per ogni domanda avrebbe regalato una busta. Il pubblico, duecento persone sui 25-30 anni, di cui una decina sui 40-50 e una coppia sottobraccetto di nonni (di Chuck?), non ha reagito. Lui ha ripetuto l’offerta dicendo che nella busta c’era un indirizzo e-mail a cui spedire una domanda, lui avrebbe risposto e inviato un regalo. È stato in quel momento che una trentina di persone (compreso il mio accompagnatore) si sono fiondate verso di lui.
“Ah ah ah” ha riso. “Something like this has never happened to me before. It’s the first time!” Ha detto che aveva solo dieci buste e ha scelto un ragazzo/una ragazza/un ragazzo/una ragazza fino a esaurimento. Non ricordo le domande dal pubblico. Ricordo le due a cui non ha risposto: “ho notato una somiglianza tra il suo libro e bla bla bla… lei cosa mi dice?” – e lui – “I don’t know this book” e c’è stata una risata collettiva e una standing ovation di applausi. Poi ha aggiunto che c’è la gente che va al college e scrive in modo forbito delle cazzate e c’è la gente che “vive”, che, magari, come lui viene dal giornalismo e scrive senza filtri di cose vere a cui nessuno presta attenzione.
Un’altra ragazza ha citato la prefazione di una giornalista italiana in un giornale e bla bla bla – lui di nuovo – “sorry but I don’t know” e il pubblico ha applaudito. A una signora che ha esordito con “innanzitutto grazie per i libri che hai scritto…” ha risposto “innanzitutto grazie per essere qui oggi…”
Quando è uscito in piazza per gli autografi, io avevo il mio “Soffocare” e una penna viola coi brillantini con una testa di struzzo con piume viola e collettino peloso (tipo soffione) come tappo, come cadeau per lui. Ho atteso seduta nel giardino, avevo troppo male alle gambe per uscire e farmi la fila. Antoine è rientrato dopo quindici minuti (ha detto che non gli andava di farmi attendere ancora, è passato davanti, ha allungato il braccio e lui ha firmato) con la scritta “Ciao Illary Chuck Palahniuck”, dicendomi che non sapeva se si scrivesse con la “H” o con la “Y”.
Sono uscita, ho costeggiato la fila sottobraccio ad Antoine, con la penna in mano, sono arrivata davanti, ho detto al traduttore “It’s a present for Chuck”. Lui l’ha presa, gli ha bussato sulla spalla, stava firmando, gliela ha fatta vedere e mi ha indicata. Chuck ha piegato la testa nella mia direzione.
“Chuck it’s for you” sono solo riuscita a dirgli.
Lui mi ha fatto un sorriso grande, come i bambini “Thank’S”.
“Thank’s. Bye!” col mio pugnetto apri/chiudi tipo miss mondo e Antoine che gli diceva “Lei è Ilary!” alludendo alla firma.
Sono strana. Sono felice.
Sono le 23.55, vado a letto.





(immagine: http://www.festivaletteratura.it )
(song: where is my mind , Pixies)

un grazie grande ad Anto, my Dark Angel

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono "lukesleeper" ed ho risposto al tuo commento su Chuck nel blog degli Sleepers... :-)

L.

#35
19:51, 27 settembre, 2007

g r a z i e
t e s o r o

#34
19:42, 27 settembre, 2007

Ciao Ila mia bella,
ho linkato il mio blog nel commento precedente perche' per me e' una cosa seria,
e diffonderlo da te (potevo, vero?), stravisitata come sei, puo' solo essere utile alla causa...

grazie biondina


#33
19:37, 27 settembre, 2007

http://pastizu.blogspot.com/2007/09/e-noi.html


#32
20:53, 26 settembre, 2007

Ciao bellissima...ho dei problemi con msn ma appena li risolvo mi piacerebbe chiaccherare con te ancora. Un bacio
Anemona

#31
08:52, 26 settembre, 2007

il mio scrittore preferito, senza alcun dubbio, bel post!
saluti
ReginaPazzia

#30
06:03, 26 settembre, 2007

Buongiorno!
Franco61

#29
01:54, 25 settembre, 2007

Manchi da un bel po!
Un bacione e buonanotte
Aleks


#28
23:09, 20 settembre, 2007

Passo solo a dire. GoodBye. Open Until 29 September 'o7.
ImperfectFleur

#27
22:22, 19 settembre, 2007

:-))))

Anemona
#26
19:15, 18 settembre, 2007

sarebbe l'ora di dipingere.
dream1980

#25
01:23, 18 settembre, 2007

Semplicemente appena comprato!
Un bacione e Buonanotte
Aleks

#24
12:06, 17 settembre, 2007

ero innamorato di Creamy.
:)
darkfables
#23
21:55, 16 settembre, 2007

Curiosissimo di leggere il prossimo... ormai già nelle librerie!
Sono rimasto spento tutto il giorno...
mi sono ripreso solo ora.
Un bacione... ma torno a dormire subito.
Buonanotte
Aleks


#22
14:47, 16 settembre, 2007

nn ho mai letto nulla di suo ma me ne parlano bene....magari prossimamente....^_^
un bacione cara
rezzie

#21
19:14, 15 settembre, 2007

[mò abbiamo coniato il nuovo chiuda qua e passo la:P]
Morfea77

#20
18:53, 15 settembre, 2007

[mmmmm lassamo sta da quando non lo fo io;)...che poi oggi quel post mè venuto fuori in un attimo di acidume...uahauahuaha...giuro:)...ahhh io so con ste extention bluette:)]
Morfea77

#19
16:43, 15 settembre, 2007

Anch'io voglio conoscere uno scrittoreee! :D

(Mi mancavano i tuoi post! Bentornata! )
IlaLuna84

#18
10:44, 14 settembre, 2007

mitica ilaria!!!!!! smak
zop

Anonimo ha detto...

#17
01:14, 14 settembre, 2007

Il tuo tocco ti distingue.. qualsiasi fatto ordinario o meno diventa personale... good night moon
goodnightmoon88

#16
15:03, 13 settembre, 2007

Bella?
Uhmmmm...
Hai risolto con il pc?

B.B.
babeintoyland

#15
01:31, 13 settembre, 2007

Non ringraziarmi è sempre un piacere...
...la mia personalissima classifica, che taglia fuori Portland Souvenir e La scimmia pensa...
Soffocare e Survivor
Fight Club
Ninna Nanna
Invisible Monster
Cavie

Bacione e passa una notte serena
Aleks

#14
01:17, 13 settembre, 2007

[mmm prima o poi le parole non avranno più voglia di venire fuori...e come sono nata morirò]
Morfea77

#13
23:01, 12 settembre, 2007

onestamente non sapevo nulla di questo scrittore ma quando hai notato the Fight club ho capito... peccato che non abbia mai visto il film. Comunque preferisco leggere il libro :) magari lo farò e ti dirò la mia opinione, nel frattempo in bocca al lupo per la tua impresa
Maluna

#12
12:42, 12 settembre, 2007

Cazzo... che post fantastico: un reportage racconto. Pefetto per un giornale. Che lo legge è con te e con Chuk, il che non è male.
LoVe LoVe LoVe Monse
Monserrat

#11
11:28, 12 settembre, 2007

chi non ne ha bisogno?
darkfables

#10
11:07, 12 settembre, 2007

allora sei tornata.
dream1980

#9
10:54, 12 settembre, 2007

a mio parere uno dei pochi che sa scrivere.

bel post.

scelta non a caso della song!
:)


PS: chi è lui? come chi è? E' Morfeo! il signore dei sogni!!!
darkfables

#8
09:23, 12 settembre, 2007

Il mio Chuck.... ti invidio tantissimo, lo sai. Grazie per aver fatto in modo che fossi anch'io lì, comunque*
MissMacabrette

#7
02:05, 12 settembre, 2007

Dio mio ti invidio nel migliore dei sensi. Adoro Palahniuk... letteralmente!
classifica dei suoi libri a tuo parere?
Un bacione e notte dolce
Aleks

#6
22:15, 11 settembre, 2007

Non è necessario essere fan per essere presi dal fascino di una persona importante e sopratutto con tanto carisma.
Sono un po invidioso eheheh, visto che lavoro tra i libri e qui bazzicano pochi (niente) scrittori internazionali
Un salutissimo :)
Franco61

#5
21:33, 11 settembre, 2007

[=)))))))*]
Morfea77

#4
21:26, 11 settembre, 2007

[se sente si;)...prova prova riuscita darling]
Morfea77

#3
21:16, 11 settembre, 2007

[basta che un me svieni se succede :P]
Morfea77

#2
21:12, 11 settembre, 2007

[eravamo ad un soffio d'ali...sigh]
Morfea77

#1
20:27, 11 settembre, 2007

[pensa...io ero a mantova il giorno dopo...solo dopo aver avuto tra le mani il giornale di mantova ho saputo di chuck...che io adoro...il destino non ha fatto incontrare due angeli...]
Morfea77