Paris est une chambre rose
un cendrier bondé de mégots
à côté de mon nez
au réveil.
un cendrier bondé de mégots
à côté de mon nez
au réveil.
Paris est une moi avec des cheveux violets
assise sur un canapé dans la hall
et une fille italienne que me regarde
et dit à son ami "guarda!
una vera aubergine francese!"
Paris est La Chia
qui entre la porte
et me demande "prendiamo un taxi?"
et moi, je regarde la fille, qui rougit.
Paris est la tour Eiffel
nous qui montons en file indienne
et Daniele que pour me plaisanter
il va battre
contre le cul d'une Française.
Paris sommes nous
avec la cigarette allumée
près d’un vas dans Le Louvre
et un agent de police qu'il se rapproche.
Paris est une voix rocailleuse le matin au téléphone
la crêpe avec nutella à midi
les kilomètres sur les genoux
nos derrières sur les bancs des Champs Elysées.
Paris sont Lucia et Nancy
que font les idiotes
dans una main
de ciment.
Paris est la Montmarte
qui je n’ai pas vu
les tableaux, les impressionnistes, l'odeur des rues
et les clochards à qui donner un franc comme rire.
Paris c’est le nouveau millénaire
le Moulin Rouge
Pigalle et le métro
et un blond inconnu immortalisé
dans une polaroid.
assise sur un canapé dans la hall
et une fille italienne que me regarde
et dit à son ami "guarda!
una vera aubergine francese!"
Paris est La Chia
qui entre la porte
et me demande "prendiamo un taxi?"
et moi, je regarde la fille, qui rougit.
Paris est la tour Eiffel
nous qui montons en file indienne
et Daniele que pour me plaisanter
il va battre
contre le cul d'une Française.
Paris sommes nous
avec la cigarette allumée
près d’un vas dans Le Louvre
et un agent de police qu'il se rapproche.
Paris est une voix rocailleuse le matin au téléphone
la crêpe avec nutella à midi
les kilomètres sur les genoux
nos derrières sur les bancs des Champs Elysées.
Paris sont Lucia et Nancy
que font les idiotes
dans una main
de ciment.
Paris est la Montmarte
qui je n’ai pas vu
les tableaux, les impressionnistes, l'odeur des rues
et les clochards à qui donner un franc comme rire.
Paris c’est le nouveau millénaire
le Moulin Rouge
Pigalle et le métro
et un blond inconnu immortalisé
dans une polaroid.
Parigi è una stanza rosa
un posacenere zeppo di cicche
sotto il mio naso
al risveglio.
un posacenere zeppo di cicche
sotto il mio naso
al risveglio.
Parigi è una me coi capelli viola
seduta su un divanetto nella hall
e una ragazza italiana che mi fissa
dice all'amico "guarda!
una vera aubergine francese!"
Parigi è La Chia
che entra dal portone
e mi chiede "prendiamo un taxi?"
e me che guardo la ragazza, che arrossisce.
Parigi è la tour Eiffel
noi che saliamo in fila
e Daniele che per sfottermi
va a sbattere
contro il culo di una francese.
Parigi siamo noi due
colla sigaretta accesa
accanto a un vaso dentro il Louvre
e un agent de police che ci si avvicina.
Parigi è una voce rauca la mattina al telefono
la crêpe alla nutella a mezzogiorno
i chilometri sulle ginocchia
i nostri sederi sulle panchine degli Champs Elysées.
Parigi sono Lucia e Nancy
che fanno le pirla
dentro una mano
di cemento.
Parigi è la Montmartre
che non ho visto
i quadri, gli impressionisti, l'odore delle strade
e i clochards a cui dare un franco come niente.
Parigi è il nuovo millennio
le Moulin Rouge
Pigalle e le métro
e uno sconosciuto biondo immortalato
in una polaroid.
seduta su un divanetto nella hall
e una ragazza italiana che mi fissa
dice all'amico "guarda!
una vera aubergine francese!"
Parigi è La Chia
che entra dal portone
e mi chiede "prendiamo un taxi?"
e me che guardo la ragazza, che arrossisce.
Parigi è la tour Eiffel
noi che saliamo in fila
e Daniele che per sfottermi
va a sbattere
contro il culo di una francese.
Parigi siamo noi due
colla sigaretta accesa
accanto a un vaso dentro il Louvre
e un agent de police che ci si avvicina.
Parigi è una voce rauca la mattina al telefono
la crêpe alla nutella a mezzogiorno
i chilometri sulle ginocchia
i nostri sederi sulle panchine degli Champs Elysées.
Parigi sono Lucia e Nancy
che fanno le pirla
dentro una mano
di cemento.
Parigi è la Montmartre
che non ho visto
i quadri, gli impressionisti, l'odore delle strade
e i clochards a cui dare un franco come niente.
Parigi è il nuovo millennio
le Moulin Rouge
Pigalle e le métro
e uno sconosciuto biondo immortalato
in una polaroid.
6 commenti:
..grazie di aver spolverato tra i ricordi che condividiamo nella bacheca della vita mailov :-))
mi piace (y)
la mauvaise réputation :))) -confesso- ho iniziato a leggere il post in francese, con poco profitto e poi la versione economica facilita.
Bello, molto bello vien voglia di andarci e ....respirare il Mondo
saluti Indu'
Che carino Indù... Che passi ancora (dopo tutti questi anni)
Il francese che scrivo io, mica è perfetto. Credo sia pieno di errori... E' un francese così (di pancia) un po' come viene.
Anche io ho voglia di tornare a Parigi. Ma aspetto d'innamorarmi. Non mi va di "spracarla" con un amico preso "dal mazzo"
(in una giornata claustrofobica come questa...sarebbe favoloso "respirare il mondo" :))
bisous... LilaRia
Be', sì, è un francese di pancia... ma in fondo Daniele è andato a sbattere contro il sedere d'una signora francese, ^__^ per cui tu puoi permetterti anche di non scrivere in maniera perfetta in francese. Ma è vero che a Parigi ci sono flic a ogni angolo di strada? Ricordo che quando ci sono stato io li si rinosceva lontani un miglio. ;-)
bisous
beppe
Dovrei ritornare a Parigi, sai? non me li ricordo i flic... sorry...
(me li ricordo a Londra! li avevo anche fotografati!)
- bella l'immagine di un ragazzo di 20 anni che va a sbattere contro il didietro di una, vero? :) -
grazie Beppe!!
Marie Carpin
bravo merveileuse Lila tu es une vrai poetesse continu je suis ravi de voir comme le Francais deviens pour toi une deuxieme langue avec cette intelligence tu iras loin bravo continu A tu passer un sejour a Paris? pleins d'affectueux bisous oncle et tante
23 maggio alle ore 22.41
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