(in love)
che se solo nulla si fosse smosso
lei sarebbe ancora nei ricordi sfocati
seduta a un tavolino dans l'après midi
a mischiare cointreau e bravo al gusto arancia
tra un oro. e l'altro
e forse nessuno di noi**
avrebbe visto le sue dita tamburellare
sul bustino rosa confetto
per tenere la voce
per paura si perdesse
prima di pronunciare quel suo "si" per.tutta.la.vita
chi l'avrebbe pensato?
si è sposata. l-e-i
(che diceva sarò l'ultima a sposarmi)
si è sposata!
e tra gli invitati
era un ping pong di occhi umidi
ed occhi sorridenti
che smisero, poi, di tremare
a bordo piscina,
tra manicaretti e verdure
all'interno attendevano i tavoli
apparecchiati coi nomi di libri
(che alla fine qualcuno
"i tre moschettieri" di Dumas rubò)
e seduti in tondo al Ramada
dissapori di due anni svanirono
-forse perchè mi abbracciò lui per primo-
tra un bianco e un rosso
e uno stupido chiedermi "quanti
sono passati tra le tue cosce in questi anni?"
sai... non so... dopo dueannidinulla, non credo sia ancora facile giocare
ma questa, è un'altra storia)
in sonori "evviva gli sposi"
e unsaid phrases da censura
scritte dietro bigliettini della robur
intanto, laggiù in fondo
the violet brother
le fece una dedica al microfono
e i fiocchetti sui drappeggi
sembravano svolazzare
adornandola come una fatina
al suo passaggio tra amici&parenti
e tempo fa
ci chiedevamo quando saremmo (ri)uscite
ad incontrarci per una cioccolata
e ridere easy in pink
con stupidi chiwawa da soffocare al guinzaglio
quando vestivamo entrambe in rosa
e lei era felice. radiosa
e io, sorridevo)
nasi occhi labbra, guance inseriti nel dipinto da Geko
la song: Fidelity-Regina Spektor (grazie a 7!)