giovedì 29 maggio 2008

Blanche desidera morirE

Finalmente si è addormentata. Una guancia appiccicaticcia su un cuscino di lacrime. Domani si sveglierà con gli occhi gonfi e s’inventerà di avere una qualche allergia: ai pollini, ai pioppi, a una crema per il viso. E’ crollata senza accorgersene. Il cellulare rimasto acceso vicino al seno lampeggia. Qualcuno le ha mandato un sms. Uno dei due/dei tre/dei quattro di cui è eternamente innamorata. Uno di quelli che non la merita, ma lei ci cade, inesorabilmente. Crede valga la pena di vivere solo se ti lasci trasportare dalle passioni, senza perderne una chance. In caso contrario,la vita non ha senso.
Blanche oggi potrebbe morire. Stanotte, pardon. Non ha mai imparato a gestire i sentimenti. Senza pensare a nulla si sente inesistente, ma quando le accadono troppe cose belle insieme vorrebbe mollare. Le è capitato un colloquio per un lavoro importante che ha affrontato egregiamente. Il ragazzo dagli occhi blu le ha strizzato l'occhio e non ha capito più niente. Una casa editrice l’ha contattata. Si è sentita tutto l'amore del mondo addosso. Ora si sente soffocare. Vorrebbe abbandonarsi, farla finita. Ha fatto un rewind nella memoria e pensa che Paris, l'ha vista e non realizzerà mai il suo capriccio di avere una storia lesbo. Quindi può anche spegnersi ora.
STOP! Lasciatela stare vuole solo dormire. Lasciatela andare. Blanche è rimasta prigioniera nel tunnel di una vita fatta di costrizioni. E come gli animali lasciati vivere in cattività, ora che è libera e ha visto la Luce fuori da quel tunnel si sente smarrita, quasi ubriaca. portatela via.
oltre i sogni se possibile.

(song: Meg - Distante)

venerdì 23 maggio 2008

Temo di essere Ordinaria








"Temo di essere ordinaria
Una come tutti gli altri
Giacere qui
E morire immersa nel dolore
Alla deriva dei giorni
Perché tutto quello che ho detto
E tutto quello che ho fatto è passato e morto
Proprio come tutte le cose
Che devono per forza finire
E i grandi amori
Che un giorno dovranno separarsi
Conoscevo la distanza per il sole
Conoscevo l'eco che è l'amore
Conoscevo i segreti delle tue spine
Conoscevo il vuoto della gioventù
Conoscevo la solitudine del cuore
Conoscevo i mormorii dell'anima
E il mondo è disegnato nelle tue mani
E il mondo è dipinto sul tuo cuore
E il mondo così difficile da capire
E' il mondo senza il quale non puoi vivere
E conoscevo il silenzio del mondo
E conoscevo il silenzio del mondo"

ho sbagliato. per l'ennesima volta. a fidarmi. a caso. di chi non meritava. ho chiuso il vecchio blog (lilaria.splinder.com). mio compagno da circa tre anni. oltre 20000 visite. ma preferisco. ricominciare da zero. ricontattare chi so che merita. ripartire da capo. sarò una bambina. può darsi io lo sia. ma certe cose mi fanno male dentro. quindi sbatto la porta. ricomincio da capo. come nella vita del resto.
spero troverò un template altrettanto bello. magari anche di più. spero piano piano di avere una nuova casa. e di trovarmici bene. come era stato per The Dreamers

(on air: Muzzle- The Smashing Pumpkins)

sabato 3 maggio 2008


e rimane
solo un velo sottile
dopo tutta quella pioggia
una ragnatela leggera
nell'angolo buio
che basta soffiare
oppure dormire
e vola via

(song: Portishead-Roads)

giovedì 24 aprile 2008

fuoritempo


fuoritempo

lancette di orologi rotti
e puzzles scheggiati
ti penso senza risposte
obsoleti ciao stretti attorno

alla gola

(stanotte, alle 2. nel cellulare
canzone: SOGNI RISPLENDONO - Tiziano Ferro, je l'adore, +Linea 77)

giovedì 17 aprile 2008

L'appartamento

L'appartamento

A Livi(d)o
-e a tutti quelli che vivono serate
in appartamenti-

Quella sera c’era una festa
in un vecchio condominio
salimmo due piani
di scale
e sulla soglia mi accolse
con una felpa gialla Natalia
brasiliana morosa di un amico
Sulla sinistra
una stanza
con tre tavoli diversi
a ferro di cavallo
e piatti e posate
su ogni lato
per accomodare un sacco di persone
quante
non ricordo

Aperitivo con sangria
e un balconcino
a rischio
strage
un metro per cinquanta centimetri
unica chance per fumare
fumavo
Seduto di fronte a me
a tavola l'avvocato
e un paio di amici
e Augusto* che ai tempi
ci provava
promettendomi vodka
pour la prochaine fois
forse
Seduti la
feijoada dal pentolone
ad ogni piatto curioso
per la novità
La coinquilina bionda
tutta in tiro
l’altra sbudriga mora
con la coroncina
e la bacchetta magica
le tette grandi che urlava ILARIA
e io ridevo un sacco
con la musica brasiliana sotto
che ormai ci dava la nausea
Uscii
per andare à la toilette
notai una porta dischiusa
c'era la Bionda con altra gente
ammassata
amici che non erano venuti a cena
ma solo a salutare
e fumo sopra le loro teste
e risa
e gambe accavallate
Due stanze
un’allegria straordinaria
come in un film
di Ozpetek

(*nome di fantasia... la persona esiste davvero)

grazie a:
LUPO (per avermi ricordato il nome del piatto)
NATALIA (per la gioia che trasmette, che ricordo a tre anni di distanza)
GLI AMICI DI QUELLA SERA (che secondo me, ve la ricordate ancora pure voi!)
PIETRO (perchè leggere il suo libro, le feste negli appartamenti, mi ha ricordato di questa festa)

(la song: REMEDIOS - GABRIELLA FERRI, Saturno Contro soundtrack)

domenica 6 aprile 2008

CML


Cml mi perseguita
tra le pagine di un libro
nelle scene di un film
unica donna
sulla terra
e io vorrei stare tranquilla
questo week end
che ho aghi nelle ossa delle mani
spine sui polsi
sangue che sgorga
all’attaccatura delle ali
strappate
Cml non sa nemmeno che
io esisto
e dovrei lasciarmi scivolare
via tutto
la mia assurda gelosia
la febbre
che cola sudore
e non riesco nemmeno
a scrivere
Cml per me era una bambola
di lei avevo scritto
del suo cuore
ferito dietro la stoffa
ora esiste
ed è dentro di me
come un virus

giovedì 3 aprile 2008

(sogno della notte tra il 1 e il 2 aprile)


prato.jpg

c’era un prato immenso
verde di quel verde brillante
all’inglese
e c’erano mille persone
o forse di più
tuttecomefosseropermano
a formare un cerchio grande come il mondo
o forse solo un gigantesco girogirogirotondo
e tutti correvano
veloci
ordinati. correvo anche io.
tra mia nonna Terry, l’Antoine e Arianna
e c’era un senso di libertà nell’aria
che nemmeno immagini
e io correvo. veloce.
e poi dicevo mimancailfiato
ti pare? il fiato…

(ma te, che ne sai
prendilo così: it’s just a Dream)