domenica 25 gennaio 2015

Insorgi - una settimana dopo - IL REPORTAGE

Dicono che chi scriva sul blog la domenica, sia uno sfigato. Perchè se scrivi la domenica, vuol dire che non hai una vita sociale. E poi, mentre in settimana la gente (in orario ufficio) spazia favorevolmente da un sito all'altro e ti legge, tu sfigata che scrivi la domenica non sarai letta da nessuno - molto bene!

Ecco: io in settimana ho un lavoro, e mi concentro su quello. La scrittura per me è una passione, non un passatempo e ho bisogno di dedicarci del tempo. Di avere la mente sgombra, da tutto il resto. Quindi, facciamo che fregandomene dell'etichetta di sfigata, scrivo la domenica.

 Sette giorni fa, c'è stato un evento speciale a Case Nuove. Ve ne avevo parlato qui (CLICK!!!!)




Non voglio farvi un reportage descrittivo, su quale fosse il senso della performace. Voglio solo mostrarvi, attraverso materiale raccolto sul web (fb), alcuni momenti.
Al termine dei video e delle foto, ci sarà uno speciale "dietro le quinte" (prima e dopo la performance) e, conclusivo, l'articolo tratto da "La Prealpina" di lunedì 19 Gennaio 2015.

Tutto è partito così:

(video di Jimmy Pasin)






E ora il reportage fotografico

(Jimmy Pasin)

 (Ottavia Mantovani)












 (Jimmy Pasin)




 (Massimo Squillario)

 (Luca Dellantonio)

(Anna Cannuzz Canavesi)

*le foto sono state scattate dalle persone, presenti all'evento, citate tra parentesi*


IL DIETRO LE QUINTE

PRIMA DELLA PERFORMANCE

Una domenica mattina decisamente diversa dalle altre. Io mi sono svegliata alle 9.30 (stranamente presto per una con i miei bio-ritmi, che sono quelli di quando avevo 26 anni e avevo bisogno di restare a letto fino alle 11.30, post seratona, anche se ora non faccio più serate) mia sorella Federica, Arianna e mio padre erano già a Case Nuove per sistemare la location. I programmi erano: papà ore 11.00 si dedica al vin brulè e poi ore 12.30 con Arianna, Federica e gli altri collaboratori vengono a casa nostra per un piccolo brunch.
Io avrei aiutato mia mamma con la preparazione delle varie cibarie.
Ore 12.00 mio nipote Vinicio era arrivato da noi e, alla vista dei saccottini reclamava il cibo. Ore 12.30 delle 10 persone che attendavamo, non era ancora arrivato nessuno!
Vinicio ha iniziato a mangiare da solo in cucina, mentre le 10/12 persone arrivate poi (c'era Valentina, Arianna, c'era Angela, Roberto, Mirko, c'era La Vale, Anna, Mattia, Gianandrea,Cesare e poi non ricordo chi) intorno alle 13.40, si sono cibate in soli 20 minuti! Tempo record, poveri. Roba che io in 20 minuti faccio tre morsi e stop. Sono poi ritornate sul luogo, per prepararsi all'inizio.
L'incredibile Cesare è anche riuscito a impilare tutti i piattini quadrati, facendo un po' di ordine.
Nostro padre si è cibato di un saccottino al volo, poi si è armato dei pentoloni (prestatici da non ricordo chi) delle spezie, delle bucce di limone, dei litri di vino ed è andato a preparasi al suo arduo compito.
Io, mia mamma, Vinicio, l'altra nonna e la zia di Vinicio siamo partite tardi da casa. E siamo arrivati - vergognosamente - alle 15.10. Fortuna che il tutto è iniziato un pochino più tardi rispetto all'orario prestabilito.
Sul luogo, c'erano un bel po' di persone, credo oltre cinquanta. Ci è stata consegnata una mascherina e, chi voleva, poteva indossarla e insorgere.

AL TERMINE DELLA PERFORMANCE

Ci sono stati molti applausi. Mia sorella Federica è riuscita a liberarsi dall'emozione e a fare un nitido discorso di ringraziamento.
Dopo il discorso del Sindaco Guido Colombo, la maggior parte delle persone si sono recate nella saletta comunale. Appena entrato venivi invaso, oltre che dal calore, dal profumo di vin brulè che aveva impregnato la stanza.
Io ammetto di non averlo assaggiato, ma diverse persone mi hanno confermato che era buono. Il nostro nipotino Vinicio era seduto dietro i tavolini, che erano stati uniti a formare una gran tavolata e rivestiti con una tovaglia riportante la forma di Case Nuove (simile a una pistola).
"Zia Iaia! Ma quanti amici ha la zia Fede? Prima quelli a casa, poi questi qua..."
"La zia Fede ha tanti amici, che l'hanno aiutata per questa festa".
"E' proprio una festa, ci sono anche le torte e la gazzosa".
Anche qualcun'altro, oltre a mio nipote, mi ha detto che sembrava un po' una festa. 

L'importante è che Federica ci sia riuscita!
ed è il caso di dirlo "B R A V A Fede! Impresa riuscita!!!!"

Ah, il giorno dopo hanno scritto un articolo. Su "La Prealpina"


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